Aggiustai il nodo alla cravatta, guardandomi allo specchio. Vidi dal riflessi che Kai continuava a portare indietro il mio ciuffo ribelle con l'aiuto del gel e del suo pettine da lui definito "fatato", ma nemmeno questo riuscì a farmi sorridere.
Perché eravamo costretti ad essere partecipi?
Sentii la voce di mio zio rimbombarmi nel cervello:È un compito che spetta a voi, ninja, soprattutto a te, nipote. Eravate amici, eravate una squadra. Onoratela. Anzi, onorateli.
Non volevo continuare a soffrire in quel modo: per questo dovevo rimanere in me ed affrontare ancora un altro ostacolo, visto che era l'ultimo. Quante cose avevo affrontato con la squadra? Cos'era tutta questa agitazione che mi scorreva nelle vene?
Scendemmo dall'auto, ognuno a braccetto con la propria ragazza, tranne me e Cole. Più ci sentivamo soli, più soli rimanevamo.La folla radunata davanti al palco si spartì, facendoci passare in mezzo a loro, con sguardi pieni di compassione. Quella gente aveva visto distruzione su distruzione: chissà quante persone avevano già perso. Mi feci coraggio, per loro, per la loro tenacia, ma soprattutto perché eravamo noi a dare speranza a quella gente. Nonostante le numerose battaglie, eravamo sempre usciti vincitori. Con molte perdite, le loro perite, ma continuavamo ad essere vincitori. In quel momento mi chiesi: ne è veramente valsa la pena? Salimmo le scale grazie alle quali ci ritrovammo sul palco, con le due bare al centro.
Passai accanto a quella di Layn e sbirciai solamente per un secondo l'interno. I capelli ricci erano stati pettinati, facendoli diventare boccolosi come non erano mai stati. A quanto pare erano stati anche tagliati da qualcuno capace, visto che ora erano scalati e non pari. Si erano accorciati ancora di più, ma almeno Layn non avrebbe ancora avuto addosso qualcosa che aveva creato suo padre. Il viso era stato ripulito dalla sporcizia e dei piccoli ritocchi col trucco facevano sembrare che quasi dormisse. La ferita era stata ripulita e il sangue non fuoriusciva più, infatti il vestito bianco con una piccola cinta sotto al seno non era sporco, ma candido. Come la sua anima.
Perché le persone migliori dovevano sempre fare questa fine? Distolsi lo sguardo e mi sedetti, guardandomi le punte delle scarpe nere eleganti che ero costretto a portare.
Se fossi stato a piedi nudi mi sarei sentito più stabile? Non credo, perché i miei piedi nudi erano Layn. (No non sono feticista, tranquilli.)Il sindaco iniziò a parlare di quanto tutti fossero stati coraggiosi, come al solito, e ci ringraziò per l'ennesima volta di aver salvato Ninjago City. Skylor si alzò e il sindaco si fece da parte. Non sapevo che avesse scritto un discorso da leggere, così ascoltai attentamente ogni singola parola.
"Dimentica il passato, goditi il presente, pensa al futuro", queste sono le parole che Layn ci ripeteva sempre. Lei riusciva a farlo...
Falso, non c'è mai riuscita. Eravamo noi ad aiutarla.
... dobbiamo vederla come un esempio, un eroina dal destino brutale, ma che rimane viva nei nostri cuori.
Era come una sorella, per qualcuno qualcosa in più, ma sicuramente non riusciremo mai a trovare un'altra come lei. Il suo sorriso, i suoi occhi che ti leggevano l'anima, il suo modo di fare, il suo carisma, la sua goffaggine...Le sue labbra, i suoi capelli, il modo in cui abbracciava, il suo odore...
Strinsi i pugni ricacciando le lacrime. Perché dovevano ricordarmelo?... sempre stata l'amica perfetta. Nonostante il suo passato brutale, grazie ad Ash e a tutte le altre persone che le sono state accanto era una ragazza d'oro che non riusciva nemmeno volendo a spaventare qualcuno...
Alzai lo sguardo. Falso, noi...
I miei pensieri furono interrotti dal discorso di Sky.... per questo non era forte, si lasciava controllare dalle emozioni troppo forti: la sensibilità porta a questo. Lei riusciva a farlo diventare un pregio, non un difetto. Ci siamo fidati ciecamente di lei fin dal primo istante."
Perché dovevamo mentire in quel modo?!
Mi alzai, facendo girare Sky di scatto per il rumore della sedia trascinata a terra, le andavi vicino e con lo sguardo gli chiesi di farsi da parte. Senza protestare, ripiegò il discorso e tornò a sedere vicino Kai, il quale subito le mise una mano intorno alle spalle. Incrociò il mio sguardo e annuì, dicendomi di fare la cosa giusta. Tornai a guardare le persone: in prima fila c'erano tutti i nostri compagni di classe, con i quali avevamo legato molto, poi Erika, mia madre, il sensei. Anche lui mi fece segno di parlare.«Molte cose dette da Skylor sono vere, ma altre sono false. Layn era la persona più sensibile di questo mondo, ma a mio parere anche la più forte. Ho passato talmente tante tragedie nella mia vita che non pensavo esistesse di peggio. E invece mi sbagliavo.» Mi appoggiai con le mani al leggio, smettendo ti tremare con la voce.
«Grazie ad Ash ho capito quanti sacrifici le persone fanno nella vita per far felici gli altri, e grazie a Layn ho capito che non bisogna giudicare chi sei solo perché i tuoi genitori sono due carogne. Io e lei ne siamo la prova vivente.» e con questa frase, parecchie persone, mia madre compresa, sorrisero. Tornai dritto col corpo, non appoggiandomi più al leggio e abbassai la testa, attento però a far sentire ciò che dovevo dire.
«Peccato che noi avevamo proprio fatto quest'errore. Avevamo il terrore di Layn, io soprattutto. Non volevo ripassare ciò che avevo già passato. Per questo le stavo così appiccicato: se riuscivo a farla fidare di me, non mi avrebbe mai fatto del male. Questo perché? Perché non mi sono fidato mai di Layn al 100%. Quando io ed il sensei scoprimmo che era il ninja d'argento, capii che le dovevo stare accanto, e la cosa mi spaventava ovviamente, ma non solo: mi faceva provare una scarica elettrica che partiva dalla punta dei piedi fino alle mie doppie punte. Lì capii che ero innamorato di Layn. Paura e amore la stessa cosa? E soprattutto: chi è il deficiente che si innamora della figlia di un fantasma che ti ha impossessato e usato? Beh, io. Figlio di Lord Montgomery Garmadon e nipote del Primo Maestro di Spinjitzu. Siate come lei: pieni di speranza e aspettativa dalla vita, nonostante il vostro passato sia più nero della tuta di Cole.»
E con questa punta di ironia, tornai a sedere, ricevendo una pacca da Cole, che mi sorrise.
«Hai veramente fatto la cosa giusta.» Annuii, ricambiandogli la pacca.
Avevo detto tutto ciò che dovevo dire, avevo perfino fatto sorridere qualcuno, ma perché non riuscivo a stare meglio?
Cole scattò in piedi. Voleva anche lui fare un discorso? Mise la mano in tasca, avvicinandosi alla bara di Layn. Tirò fuori un filo nero, con un ciondolo verde e nero...
La collana di Layn! Ce l'ha avuta Cole per tutto questo tempo?
Il corvino prese la collana fra le sue grandi mani e con gran cura la legò intorno al collo di Layn, dove doveva stare.
Un lungo silenzio seguì dopo, nel quale ognuno si contemplava le mani, cercando parole che nessuno trovò.------------------------------------------
"Il funerale"
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scusate tantissimo per la mia assenzaaaaaa
domani metterò il capitolo successivo, per farmi perdonare
Mi siete mancati tanto🥺Bye bye loves✨
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Destino Incontrollabile - ᴏʀɪɢɪɴᴀʟ
FanficLayn si era sempre reputata una ragazza normale, con una storia un po' sfigata, ma nient'altro. Ma soprattutto non pensava che cambiare scuola le avrebbe cambiato del tutto la vita.