✨Capitolo 22✨

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Il mio corpo continuava ad essere scosso al ritmo dei singhiozzi, mentre continuavo a stringere il corpo di Ash ormai senza vita contro il mio. Io non potevo accettare di aver perso anche lui.

Sentivo che la battaglia stava continuando, peggio di prima a quanto pare, perché nonostante Morro fosse da solo, era molto più forte: aveva passato gli ultimi due anni ad allenarsi mentre mi rovinava la vita.
«PERCHÉ CI HAI AIUTATO IL GIORNO DI CHI NON C'È PIÙ E ORA FAI COSÌ?!» urlò Kai. Sentivo la sofferenza nella sua voce nell'aver perso un suo amico.
«Non mi avete nemmeno ringraziato per avervi aiutato» rispose mio padre.

Di cosa stavano parlando? Rimisi il corpo di Ash a terra, appoggiando piano la testa.
Chiusi i suoi occhi passando le mie dita sulle sue palpebre e per un attimo rimasi immobile, in ginocchio al suo fianco, a guardarlo. Se non fosse stato per la ferita, sembrava che stesse dormendo.

Alle mie spalle intanto sentivo ancora la conversazione.
«Non hai risposto alla domanda!»
«All'inizio pensavo di fare il bravo per far smettere a Wu di cercare Layn. MA NON HA FUNZIONATO! MI AVETE FATTO TORNARE IN QUEL REGNO DA SCHIFO! Ma ora... ora è tutto okay. Ninjago City sta morendo, tutti diventeranno fantasmi e sarò invincibile! MORIRETE!» urlò buttandosi contro Kai.

Non ebbe nemmeno il tempo di accorgersi che io lo avevo attorcigliato un tentacolo d'argento attorno al suo collo. Lo strinsi più forte che potevo, volando alla velocità della luce contro di lui e colpendogli più forte che potevo il ventre con una ginocchiata. Lui ovviamente usò il suo trucchetto "sono un fantasma più fantasma e posso attraversare le cose e non mi prendi hihihi" e si liberò, creando un vento che avrebbe dovuto farmi volare verso l'infinito ed oltre, ma così non fu. Ero talmente incazzata che poteva anche uccidermi: avrei ucciso lui prima. Rimasi attaccata al terreno usando anch'io l'aria, aiutandomi con due tentacoli d'argento alle mie caviglie. Nya si aggrappò a Jay con un braccio e con l'altro cercò di colpire Morro con l'acqua, ma a causa del vento forte tornò tutta indietro, rinfrescando Cole alle loro spalle.

«Avete PERSO! SIA LA BATTAGLIA CHE ASH! E TU LAYN HAI PERSO ANCHE TUO FIGLIO! VUOI PERDERE ANCHE TUTTI I TUOI AMICI? NON HO PROBLEMI A FARLO!» urlò mio padre, per poi accompagnare il tuo con una grossa risata.
Be', diciamo che il mio stato mentale non era dei migliori in quel periodo. C'è da aggiungere il trauma di aver perso sia mio figlio che Ash. E aggiungiamoci anche la paura di perdere tutti gli altri.
Fui inondata da tutte le emozioni e dalla mia bocca uscì un verso strozzato metà urlo e metà gemito, allontanandomi da mio padre.
Ero sempre stata la solita ragazza che si teneva tutto dentro: quelle poche volte che mi sfogavo piangevo silenziosamente fra le braccia di Ash. Ma Ash era morto. Non sarebbe più tornato da me.
Urlai talmente forte che il vento mi fece staccare da terra, con le diverse correnti d'aria calda e fredda che mi passavano fra i capelli, facendoli svolazzare. Piccole stelline d'argento si sollevarono dal terreno, volteggiandomi in testa e su tutto il corpo. Il vento fece crollare quasi tutta la casa nel quale mio padre mi aveva rinchiusa. Le macerie si frantumarono al suolo con rumori assordanti, facendo indietreggiare i miei amici. Mio padre invece si fece attraversare il corpo da una maceria, continuando ad avanzare verso di me. Scattammo allo stesso secondo e quando i nostri corpi si colpirono, scintille d'argento si infransero dentro a due folate che andavano in direzioni opposte, facendo volare tutti i detriti intorno a noi, creando un cratere grande quasi quanto il dojo. Con un tentacolo, scagliai lontano Morro, prendendolo alla sprovvista, ma invece di cadere, lui tornò da me, incollandomi a terra, facendomi sentire un suono sordo nelle orecchie.
Mi parve vedere gli altri correre verso di noi, ma sbatterono la faccia contro qualcosa di invisibile: mio padre poteva fare i campi di forza?
Mi prese il collo, stringendolo talmente forte da farmi spalancare la bocca e gemere.
«Non ho problemi ad uccidere anche te. Ormai ho vinto, non mi servi più.» Un dolore lancinante mi colpì il petto, togliendomi l'aria dai polmoni.
Usata, ecco quello che ero. Sono solamente stata usata. Possibile che fosse stato tutto una bugia? Quindi non mi ha mai voluto bene. Solo Ash era mio padre. Quanto sono stata stupida a voler bene a Morro? Avevo solo una frase in testa: non mi sei mai stato vicino.

Destino Incontrollabile - ᴏʀɪɢɪɴᴀʟDove le storie prendono vita. Scoprilo ora