NINE

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"Hazza!"

Louis si gettò letteralmente su di me, abbracciandomi.
"Mi hai fatto prendere un infarto"

Ricambiai l'abbraccio un po' esitante, e fui sicuro che sarei svenuto per la seconda volta in poche ore.

Ad un tratto si spostò.

"Ci... ci hai fatto prendere un infarto." si corresse.
Prese a sistemarsi la maglietta, che si era stropicciata un po' dopo il nostro abbraccio.

"Grazie Lou..." dissi cercando un contatto visivo.

Contatto visivo che lui evitava totalmente.

"Era scontato... non potevo lasciarti morire su quel divano." disse, un po' sulla difensiva.
"Mi hai anche portato in braccio. Non era necessario che lo facessi, ma hai preferito farlo. Grazie davvero." dissi ancora.

"Lo avrei fatto con chiunque." disse sedendosi, e uscendo il cellulare dalla sua tasca.

Lo avete sentito?
Beh, se la risposta è 'no' fa niente, altrimenti sappiate che era il mio cuore che ha fatto 'crack'.

Ed ecco che era ritornato 'il Louis' freddo.

Cominciò ad ignorarmi totalmente, e continuavo a non capirne il motivo.

"Hey! Ben svegliato ricciolino!" disse l'infermiera, spuntando da una porta.

Vidi Lou irrigidirsi al soprannome che mi aveva dato l'infermiera.

Era davvero una bella donna.

Le rivolsi un sorriso.

"Come ti senti?" chiese lei avvicinandosi.
"Un po' debole." dissi.

"Hai la febbre. Ed una brutta intossicazione alimentare."
"Oh, ehm... dovrò prendere delle medicine?" chiesi.

"Beh, sì, dovrei prescriverti una ricetta e mandarti in farmacia, ma ci penserò io."

Aprì uno sportellino in alto, e cominciò a cercare tra le diverse scatoline.
"Eccole! Devi prenderne due al giorno, mattina e sera, per tre giorni, se la situazione non cambia, torna qui." disse lei, porgendomi la piccola scatola.

"Adesso se non ti dispiace vorrei fare un'ulteriore controllo prima di mandarti via." continuò poi.
"Oh, certo." dissi.

"Bene, togli la maglia e siediti sul lettino." disse prendendo degli strumenti strani.

Mi girai verso il muro, potevo percepire lo sguardo di Louis inchiodato sulla mia schiena, ciò mi causò dei brividi lungo tutto il corpo.

Presi coraggio e mi voltai verso Lou, e come calcolato, i suoi occhi erano puntati sul mio corpo.

Cominciò a guardarmi dritto negli occhi, mantenendo il contatto visivo che tanto evitava.

Sembrava mi stesse sfidando.

O qualcosa del genere.

Qualunque cosa fosse, era molto intensa.

L'infermiera stava armeggiando con alcuni attrezzi da lavoro e sembrava parecchio distratta.
Afferrai i lembi della mia maglietta e la sfilai lentamente.

Non avevo un fisico tonico o muscoloso, ma me la cavavo.

Louis evidentemente perse la sfida, perché passo dai miei occhi, al mio corpo.

Mi sembrò di vederlo in difficoltà, e decisi di mettere in atto una scena piuttosto ridicola.

E addio dignità.

Feci scivolare lentamente la mia maglietta sul pavimento.
"Ops..."

Vidi Louis pronunciare in silenzio qualcosa come 'bastardo'.
Ghignai tra me e me.

They Don't Know About Us|| Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora