Dibattito

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Tutti stanno discutendo se firmare o no gli accordi. Io penso che firmerò. Da un lato non voglio che qualcuno decida per me, ma dall'altro se qualcosa dovesse andare storto la mia colpa sarebbe minore, si sa che in quei casi ci rimettono sempre di più le persone ai vertici. C'è anche da dire che non vorrei mettermi contro le Nazioni Unite, sembrano una istituzione importante.
<<Io ho un' equazione>> interrompe le discussioni Visione <<Da quando il signor Stark si è presentato al mondo come Iron Man il numero di persone con abilità sovraumane è cresciuto a livello esponenziale. Nello stesso periodo il numero di eventi apocalittici è cresciuto con un tasso commisurato>> Un motivo in più a supporto della mia scelta. In più se anche Visione, che non dovrebbe essere guidato dalle emozioni, è a favore degli accordi, firmare sarà  sicuramente la scelta migliore.
<<Vuoi dire che è colpa nostra?>> chiede Steve, smettendo di leggere il trattato.
<<Potrebbe esserci un rapporto causa-effetto>> replica diplomaticamente Visione <<La nostra forza può attrarre minacce. Le minacce provocano conflitti. I conflitti>> spiega <<generano catastrofi. Una sorveglianza è un'idea che non possiamo non considerare>>
<<Tony>> Natasha richiama l'attenzione dell'Avenger, sdraiato sul divano. Lui scosta la mano dal volto per guardarla << Sei curiosamente silenzioso e poco logorroico>> constata.
<<Perché ha già deciso cosa fare>> spiega Steve.
<<Oh, mi conosci bene>> dice lui mettendosi seduto <<Il fatto è che sto lottando con un'emicrania elettromagnetica. Capito, Capitano? Sono dolorante, sofferente>> continua lui, andando al lavabo per prendersi un bicchiere d'acqua. Intanto ci proietta un video dove si vede l'immagine di un ragazzo <<Oh, lui è Charles Spencer, a proposito>> ci informa. Inizia a raccontare la storia di Charles e scopriamo che è morto a Sokovia mentre noi combattevano contro Ultron. C'erano così tanti morti quel giorno, impossibile salvarli tutti. Finché però non li conosci è come se non ti toccasse molto, ma ora...
<<Non c'è nessuna decisione da prendere>> dice infine Tony appoggiando sul bancone il bicchiere, ora vuoto <<Dobbiamo essere rimessi in riga, in qualunque modo. Io ci sto. Se non ci mettono un freno siamo senza confini e non siamo migliori dei cattivi>> Beh aspetta, va bene tutto ma non abbiamo iniziato noi. Noi abbiamo solo cercato di limitare i danni, questo ovviamente non vuol dire che anche noi non abbiamo rotto qualcosa, ma quelli sono stati danni collaterali.
<<Dobbiamo assumerci le responsabilità delle nostre azioni, questo documento sposta solo la colpa>> replica Steve <<Le Nazioni Unite sono gestite da persone con obiettivi, gli obiettivi cambiano>>
<<Questo è un bene, per questo sono qui>> controbatte Tony <<Quando ho capito di cosa erano capaci le mie armi nelle mani sbagliate ho chiuso>>
<<Tony, tu hai deciso di farlo>> obietta Steve. Sembra di essere a un dibattito <<Se firmiamo rinunciamo al nostro diritto di decidere. Se ci mandassero in un luogo dove non riteniamo giusto andare? Se noi volessimo andare in un luogo e ce lo impedissero? Forse non siamo perfetti, ma le mani più sicure rimangono le nostre>> Su questo sono d'accordo, ma ci sono sempre più pro che contro di questi accordi.
<<Se noi adesso non accettassimo>> replica ancora Tony <<s'imporranno più avanti! E non sarà bello>>
<<Forse Tony ha ragione>> lo sostiene tutto a un tratto Natasha <<Dobbiamo valutare la situazione. I nostri errori sono di dominio pubblico. Dobbiamo riguadagnare la loro fiducia>>
<<Fermi tutti>> intima Tony stupito << ho sentito male o mi hai dato ragione?>> le chiede.
<<Owh, posso ritrattare?>> chiede lei, già pentita.
<<No no no, impossibile. Grazie. Caso chiuso, ho vinto>> sentenzia lui.
Un cellulare squilla. Steve lo afferra e legge quello che immagino sia un messaggio. Poi si alza di scatto e se ne va, senza dirci il motivo.

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