Non so proprio cosa mi aspettassi. Anzi, lo so: volevo trovare i miei genitori. Evidentemente mi aspettavo troppo. Che stupida. Ho solo voglia di piangere, non mi importa se la gente mi vede. È normale. Solo cerca di non strillare, che cazzo! No, no, no, non essere così dura con te stessa! Ma me lo merito, sono stata proprio un'ingenua. E le lacrime iniziano a scendere calde e copiose. Ormai è sera, farei bene a ritornare nella mia casa in affitto, ma in realtà ho solo voglia di vagabondare nell'oscurità, dove nessuno mi può vedere. Come ho potuto anche solo pensare di riuscire a trovarli senza la benché minima traccia?! Che poi, anche se la mia matrigna fosse stata ancora viva, dubito che mi avrebbe aiutata dicendomi dove si trovassero i miei genitori. E in ogni caso le sue informazioni avrebbero potuto essere vecchie, loro avrebbero potuto traslocare... Poi chi sono io per entrare così a caso nella vita di due persone?! Oramai si saranno sistemati, avranno una loro stabilità... Ma è così sbagliato voler incontrare i propri genitori?! Non penso sia una cosa indispensabile per capire chi tu sia, perché non dipendi da loro, ma è un arricchimento personale, un sostegno nei momenti di difficoltà. Come questo. Chi c'è qui con me adesso, infatti? Nessuno. Sono sola. Nessuno è qui a confortarmi. E in questo silenzio, interrotto solo dai miei singhiozzi, a un certo punto sento delle urla. Dalla voce sembra una ragazza, e in difficoltà. Metto da parte i miei problemi e corro verso quei richiami di aiuto. Provengono da un vicolo cieco e buio. Mi affaccio cautamente dall'angolo, per vedere cosa succede. C'è un uomo grassoccio con un completo beige che sta puntando addosso alla ragazza una pistola.
<<Come hai osato parlare?! Dovevi stare zitta!>> urla l'uomo.
<<Tu non hai capito!>> ribatte lei, piangendo spaventata <<Mi avete reso un mostro!!>> In che senso? Non mi sembra brutta, anzi...
<<E pensi che me ne importi qualcosa? Hai fatto un grande errore, e ora ne paghi le conseguenze>>
<<No, ti prego! Ritirerò le accuse>> lo supplica lei.
<<Ormai è troppo tardi, verranno a fare i controlli, abbiamo chiuso qui. Non prima però di esserci vendicati>> Sta per premere il grilletto! Faccio crescere i miei capelli e lo afferro, sbattendolo dall'altra parte della strada. Ho agito tardi, però. Il proiettile era già partito. Mi precipito dalla ragazza, per vedere se posso fare qualcosa. Lei però non sembra ferita, ma appare diversa. Mi avvicino per vederla meglio.
<<Stai bene?>> le chiedo. Mamma mia! Il suo corpo... è come... un'albero?! La sua pelle è diventata corteccia e su di essa vi sono anche dei ramoscelli con delle foglioline. La ragazza sembra stordita. Esamino il suo corpo per vedere se ha ferite e trovo incastrata nella corteccia la pallottola, in corrispondenza del cuore. Wow, qualunque cosa sia stato a renderla cosi deve proprio ringraziarla, non so se sarei riuscita a salvarla...
<<Chi sei?>> le chiedo, aiutandola a rialzarsi.
<<Mi chiamo Greta, Greta Müller>> dice lei, massaggiandosi la testa.
<<Piacere, Greta. Io sono Kristen Jung >>
<<Kristen Jung? Io ho già sentito questo nome... Tu sei una degli Avengers!>> Ora sembra che si sia ripresa...
<<Si, ma non è questo il punto. Cosa voleva quell'uomo da te? E come mai il tuo corpo è diventato...>>
<<Perché?! Cos'è diventato il mio corpo?!>> esclama lei, e immediatamente si guarda le braccia. Quindi ancora lei non sa... ?!
<<Aaah!!>> urla <<Oddio cos'ho?! Sono un mostro!!>>
<<Questo "mostro" ti ha salvato la vita...>> le faccio notare, indicandole il proiettile. Lei abbassa lo sguardo verso il mio dito e quando vede il proiettile si porta la mano alla bocca, incredula. Si blocca e sposta la mando dietro la schiena, come cercando un posto per sedersi. Non trovandolo rimane in piedi, come paralizzata. Le tolgo il proiettile dalla corteccia e le chiedo se le fa male.
<<No>> risponde dopo un po'.
<<Cosa è successo dopo che mi ha sparato?>> mi chiede a un certo punto.
<<Te lo racconterò mentre torniamo a casa. Andiamo>> Lei fa strada e incominciamo a incamminarci. Mentre andiamo noto che piano piano il suo corpo sta ritornando normale. Non so se lo faccia lei o se sia una cosa incontrollata, ma non penso sia importante, non adesso. L'unica cosa che importa ora è che lei stia bene e, almeno fisicamente, direi di si.
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A New Friend
Ciencia FicciónOra Kristen fa parte degli Avengers, ma riuscirà a vederli come la sua famiglia? E come la vedono loro? Un'altra ragazza si unisce al gruppo, sarà l'amica che non ha mai avuto? E in tutto questo deve decidere da che parte stare, se seguire gli Accor...