Una nuova casa?

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<<E ora che facciamo?>> chiede Greta preoccupata. A un certo punto si sentono le sirene della polizia in lontananza. Oh my God! Giuro che non ho fatto niente di male, io ne sono sempre stata fuori. Ognuno inizia a scappare in direzioni diverse. Io e Greta seguiamo Natasha, la più vicina a noi. Quest'ultima ferma dietro un muro, dopo aver corso un bel po'.
<<Cosa state facendo?>> ci chiede, appoggiano le mani alle ginocchia per riprendere fiato. Oh cazzo, ecco lo sapevo: non le piace essere seguita, si sentirà intralciata... E mo che dico?!
<<Beh ecco, noi... Non sappiamo dove andare>> cerco di giustificarci.
<<E perché seguite proprio me?!>>
<<Eri la più vicina...>>
<<Se proprio dovete seguirmi, fate in modo di non farvi riconoscere>> E fa per immettersi in una strada molto affollata.
<<Non sarebbe meglio andare in vie più tranquille?>> domanda Greta.
<<Il modo migliore per passare inosservati è camminare alla luce del sole>> spiega lei, per poi mettersi un paio d'occhiali da sole e svoltare l'angolo. Va beh, se lo dice lei... Cerchiamo di sembrare naturali e rilassati. Faccio un profondo respiro e riprendo a camminare. Guardo per terra, per non incrociare gli sguardi delle persone. Alzo lo sguardo solo ogni tanto per non perdere di vista Natasha. Lei cammina a passo tranquillo, a testa alta. Ogni tanto gira lo sguardo di lato, per vedere le vetrine dei negozi, come se stesse facendo shopping.
<<Ciao, mamma>> sento la voce di Greta. Mi giro a sinistra e la vedo che parla al cellulare. Deve essere preoccupata per sua madre.
<<Si, si, sto bene. Io non ho partecipato>>
<<Come li hanno arrestati?!>> Chi hanno arrestato?!
<<No, no, io sto bene, te l'ho detto. Sono qui per strada... Tu, piuttosto, come stai? Come vanno le cure?>>
<<Ah, è fantastico! Speriamo continui così>> Quindi sembra che stia bene, meno male.
<<Ora ti saluto, ciao, mami >>
<<Anche io ti voglio bene, ciao>>
Appena attacca le chiedo chi hanno arrestato. Lei mi dice che sembra che Tony abbia chiamato la polizia per far arrestare quelli del gruppo di Cap.
<<Oddio! Non pensavo arrivasse a tanto. Ma quindi sono in prigione?>>
<<A quanto pare si>> Cavolo, qui ha esagerato, secondo me. Come puoi far arrestare quelli con cui fino a poco fa combattevi al fianco?! Poi le chiedo anche se quindi sua madre sta bene e lei mi dice che le cure sembrano funzionare. Che bella notizia!
<<E se Tony la mandasse via dall'ospedale ? Dato che non mi sono schierata dalla sua parte...>>
<<No, non è da Tony>> interviene Natasha, continuando a camminare avanti a noi, senza voltarsi.
<<Invece far arrestare i suoi colleghi si>> commento io. A questo punto lei si blocca. Si gira e mi guarda dritta negli occhi.
<<Ha perso i suoi genitori quando era un ragazzo, sa cosa si prova>> chiarisce lei. Ah, ora ha già più senso. Ma comunque questo non cambia come la penso riguardo al fatto che ha fatto arrestare gli altri. Riprendiamo a camminare in silenzio.
<<Tu cosa farai adesso?>> chiedo a Greta dopo un po'. Perché io non so proprio dove andare. Magari mi può dare qualche idea.
<<Non lo so>> Fantastico. <<probabilmente dovrei cercare un lavoro con cui mantenermi. Tu?>>
<<Immagino che dovrei fare la stessa cosa, anche se non so chi assumerebbe mai una che non ha formazione scolastica...>> Finirò sotto un ponte.
Natasha si blocca e si gira verso di noi <<Potreste... stare con me>> ci propone.

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