40 : Q & A session

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Hazel's POV

"Andiamo al fiume. Continueremo lì." Dice Ian mentre mi trascina verso la foresta. 

"Puoi mutare?"  Chiede, un po' troppo attento.  Forse si è reso conto che questo problema è un po' duro per me. Ma scrollo le spalle. 

"Fammelo chiedere al mio lupo." Gli dico.  Lui annuisce e aspetta.

'Yo ragazza, puoi mutare?' Aspetto la sua risposta. 

La sento ringhiare prima di arrendersi.  'Non posso.  Merda'. Impreca. 

Sospiro.  Forse ora è solo una lupa mannara arrugginita. 

'Hey!'  Abbaia. 

Rido.  Poi, guardo Ian e gli faccio un sorriso di scuse.  "Mi dispiace. Non possiamo." 

Scuote rapidamente la testa.  "Ehi, non è colpa tua."  Mi da una pacca sulla testa. 

Sorrido al suo gesto. 

"Va bene se non puoi perché è la mia vittoria."  Improvvisamente sorride con il suo stile da cattivo ragazzo.

Alzo un sopracciglio.  "E perché?"

"Perché ..." Mi rinforzo quando faccio un passo per chiudere la distanza tra di noi, ma è troppo veloce per riuscire ad evitare la sue mani quando mi raggiungono e mi prendono in stile da sposa. 

Rido e tento di coprirmi la faccia arrossata. 

"Molto Twilight, eh?" Dico sarcasticamente.  Lui sorrise.

"Edward Cullen al suo servizio, signorina." 

Mi acciglio.  "E questo mi rende Bella Swan? Ugh, no. Che schifo." Alzo gli occhi al cielo prima di ridere istericamente. 

Quindi, Edwa-no, intendo dire che Ian mi porta sulla riva del fiume senza troppi problemi.  Sono contenta di non essere pesante, altrimenti piangerei a morte e questa sarebbe la fine di questa storia.

Mi mette giù senza ulteriori indugi, e chiudiamo insieme gli occhi. 

Per un momento, c'è solo silenzio tra noi.  Né lui né io parliamo.  Anche il nostro respiro è a malapena udibile e il suono dell'acqua del fiume che scorre giù è cristallino per le nostre orecchie. E il cuore che mi pompa vigorosamente dentro non mi aiuta. 

Aspetto che inizi. 

Lo vedo fare un respiro profondo prima di rilasciarlo lentamente.  "Prima di tutto.." Inizia.  "Voglio sapere dei tuoi sogni."

Chiudo la bocca alla sua prima domanda. Accidenti, anche la prima domanda è difficile. Sospettavo che prima o poi si sarebbe reso conto che i miei sogni sono inquietanti.

Faccio lo stesso di lui. Faccio un respiro profondo e lo rilascio.  "Uh, okay... I miei sogni riguardano... mia madre."  Mi fermo per un attimo.  "Non ricordo quando sono iniziati i sogni. Penso che sia successo quando ho scoperto di avere due compagni." 

Ian mi guarda negli occhi.  "Hai... un'altra madre?"  Chiede. 

"Oh, no, no. Non so se quello che dice sia la verità o no, ma posso vedere che la donna nel mio sogno ha i miei stessi tratti. Ad esempio, i suoi capelli e le sue caratteristiche. Ho solo pensato che sia la mia madre biologica. Inoltre, mia madre adottiva mi ha detto che sono stata adottata." Dico. 

Ian annuisce.  "Allora, cosa fate nei tuoi sogni?" Pone la domanda. 

Sollevo il sopracciglio.  "Niente, parliamo soltanto."

"E parlate di..?" Ne è chiaramente curioso. 

Sospiro.  "Molte cose. Riguardo alla mia razza, a mio padre e ai miei compagni." 

"Cosa la tua razza?"  Si abbraccia, mostrando i suoi muscoli tesi. 

Sebbene mi distraggo lì per un secondo, riesco a controllare i miei ormoni da lupa.  "La mia razza è... mezza demone." 

Gli occhi di Ian si spalancano.  "Demone?"  Chiede incredulo.

Sorrido goffamente.  "Uhm, sì. Mio padre. È un demone e il culmine della storia è..." Inspiro profondamente e chiudo gli occhi.  "Luivuoleuccidermi." Sbotto.  Forse troppo in fretta per permettere a Ian di capirlo, ma con mia sorpresa, improvvisamente sbatte il pugno contro l'albero, facendo sparpagliare le schegge dappertutto. 

"LUI COSA ?!" Urla furiosamente. 

Faccio un passo indietro con attenzione.  "Uh..." Borbotto tra me e me perché non so cos'altro fare. 

Si protende verso di me e improvvisamente mi prende tra le sue braccia.  Mi arrendo e aspetto che sia calmo. 

"Vuole... ucciderti?"  Chiede a bassa voce.  Annuisco tra le sue braccia. 

"Sei sicura?"

Scrollo le spalle. "Non lo so." 

"Perché?"  Chiede.

Scrollo le spalle e scuoto la testa.  "Ancora non so il perché, ma lo scoprirò presto." 

Lui annuisce e lentamente mi lascia andare. 

Mi allontano da lui, ma sfortunatamente il mio piede si incaglia in una roccia e cado, ma non troppo malamente perché riesco a trattenermi con entrambe le mani. 

"Ahi, dannazione." Borbotto tra me e me. Mi strofino le mani nel tentativo di rimuovere lo sporco ma all'improvviso faccio una smorfia mentre il sangue scorre sul palmo della mano destra. 

Qualcosa poi mi balena in mente.

'Il tuo sangue... dai loro potere.  Abbastanza per uccidere i demoni...'

I miei occhi si spalancano per l'orrore mentre gli alberi improvvisamente frusciano e il vento diventa troppo forte per i miei gusti.

Rapidamente, mi preparo per la creatura che si sta avvicinando ma quando la sagoma diviene chiara, so chi è...

Piagnucolo. 

"Xander." Mi stringo il petto.

I Have Two MatesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora