22 : The Deep Scar

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Hazel's POV

"Uno dei tuoi compagni sarà la tua morte." La sua voce echeggia nelle mie orecchie, all'infinito. Come se mi volesse punirmi senza fine.

"Che cosa?" Le chiedo. Il mio respiro è rigido e senti i polmoni così tesi.

"C-cosa stai dicendo?" Chiedo di nuovo per la seconda volta.

Fa un sospiro. "So che mi hai sentito perfettamente, Hazel."

"M-ma non può essere. Entrambi mi amano! Non mi farebbero del male." Esclamo. Guardo ovunque tranne lei. Nella mia testa, tutte le voci bisbigliano insieme, viziosamente.

Poi mi prende il viso, chiedendomi di guardarla dritto negli occhi. E lo faccio. "Che ci credi o no, uno di loro ti ucciderà, senza che lui se ne renda conto. Voglio aiutarti di più, Hazel. Ma queste sono le uniche cose che so dei tuoi compagni. Non riesco a capire quale, ma ho bisogno che tu stia attenta." Dice con voce severa, significa che è seria su questa cosa, anche se so già che questa faccenda è una cosa seria.

Deglutisco ma riesco ad annuire.

"M-ma è vero? È vero che sei mia madre?" Le chiedo, anche se la mia voce è molto lenta mentre guardo in basso.

Mi inclina il mento. "Sì, Hazel. Sono tua madre. Mi dispiace per il ritardo, ma ho le mie ragioni. Potrebbe essere imbarazzante e potrebbe richiedere del tempo, ma spero che tu possa sopportarmi come tua madre. So che non potrei mai paragonarmi a tua "mamma" nel mondo reale e farò del mio meglio per aiutarti, come dovrebbe fare una madre." Mi tiene entrambe le mani tra le sue.

"Ti amo, Hazel. Da quando eri una bambina, ti ho guardata. Mi dispiace non poter essere la madre perfetta. Sento davvero tanto la tua perdita. Ero così sola prima di questo, ma ora finalmente posso comunicare con te. Non esistono parole per descrivere quanto io sia felice... Vorrei che mi chiamassi 'mamma'." Dice. Le sue labbra si curvano per sorridere delicatamente.

Espiro profondamente. Questo è così complicato ma devo lavorare su me stessa e diventare più matura. Devo gestirlo e credo di poter immaginare tutto questo misterioso e segreto che mi circondava.

"Va bene, mi piace chiamarti mamma, mamma." Emetto una debole risatina quando vedo il suo viso scintillare di gioia quando la chiamo mamma.

Senza alcuna risposta, mi abbraccia. "Grazie, Hazel. Grazie per avermi dato una possibilità." Dice. Sento che sta tremando mentre mormora quelle parole. La tiro indietro delicatamente nel tentativo di calmarla. Non riesco a credere di essere così calma su questa questione.

"Ma mamma, ho qualcosa da chiederti." Dico. L'abbraccio e la guardo dritta negli occhi. Mi esorta a continuare senza parlare.

"Che dire...." Mi interrompo e mi mordicchio le labbra. "E papà?" Sento la lingua che si contorce quando faccio quella domanda scomoda su mio padre.

Lei sorride alla mia domanda. "Tuo padre è un uomo eccezionale, tesoro." Dice.

"Ma dov'è?" Chiedo. Se la mamma è qui, anche lui dovrebbe essere qui.

"Tuo padre è ancora vivo, Hazel. Ecco perché non è qui." Dice la mamma, rispondendo alla domanda che mi è rimasta in mente.

Faccio un sussulto acuto. "Papà... è ancora vivo? Ma poi... Mamma, che mi dici di te? Non potresti essere..." Mi interrompo senza finire. No, non posso dirlo. Ho appena incontrato la mia vera madre e lei non può essere... morta.

"Hazel." Mi accarezza le guance. "Mi dispiace ma.... sono morta." Mi fa un debole sorriso. C'è tristezza dietro nei suoi occhi.

"Come ...? E chi sono esattamente papà e mamma?" Ho chiesto, alzando un po' voce. Non sono riuscita a farne a meno. Ecco, saprò la verità oltre tutto questo sogno.

I Have Two MatesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora