21 : The Death Of You

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Hazel's POV

Mi stropiccio lentamente gli occhi e distendo il mio corpo angusto.  L'ultima cosa che ricordo è Xander che mi abbracciava, sul mio letto e abbiamo dormito sonni tranquilli.  O potrei essere solo io.  E stato così confortante stare appoggiata al suo torace duro mentre il persistente profumo virile mi galleggiava nel naso, dandomi una sensazione inspiegabile.  Era la mia droga.  Ma che ne dico di Ian?  Lo amo?  Non conosco la risposta.  Credo che lo amo, ma poi, tutte quelle cose che mi tengono ossessionata, ricordandomi di quello che mi ha fatto.  Se non fosse per l'assenza di Rachel non mi avrebbe mai vista come la sua compagna.  E ora l'incomprensione di Xander aggiunge un'altro ai miei problemi.  Pensava che fossi innamorato di Ian e avrà pensato che lo avrei rifiutato. 

"Hazel." Echeggia all'improvviso una voce femminile.

Senza perdere tempo, apro gli occhi e cerco la voce.  È buio, il che mi fa rabbrividire per la freddezza nell'oscurità.  L'aria mi fa venire un brivido e perché comunque indosso questi abiti sottili?  Abbasso lo sguardo su di me.  Indosso una camicia da notte bianca.  La camicia è di seta e liscia come una piuma.  Mi volto e mi giro per trovare la voce, ma invano. 

"Vieni fuori." Ordino a chiunque fosse quella voce. 

Ma ricevo solo una debole voce che ride come risposta.  Come se mi stesse prendendo in giro per essere qui, brividi e incertezza è ciò che c'è in me. 

"Ho detto, vieni fuori." Ordino di nuovo attraverso i miei denti stretti.  Poi, improvvisamente una piccola scintilla vola intorno a me.  Penserei che siano lucciole ma non può essere. 

Perché questo è un sogno. 

Di nuovo quel sogno.

Le scintille crescono e crescono fino a formare un corpo umano.  Dalla funzione, immagino che sia una donna.  Ma chi?  È la stessa che era apparsa nel mio sogno la sera prima? 

"Tu chi sei?"  Borbotto inconsciamente. Sento che ridacchia dolcemente come se le mie parole la solleticassero. 

"Hai già dimenticato la mia voce?" Mi chiede.  Ora la sua forma è completa e lei è in piedi davanti a me.  Non riesco a fare a meno di ansimare per il suo aspetto. 

Ha il mio stesso colore di capelli rossi, la mia stessa altezza ma un'espressione facciale diversa dalla mia, è di una bellezza elegante e matura con gli occhi grigio scuro sul viso. 

Merda. 

Potrebbe essere vero che sia mia madre.

Tutto in lei somiglia a me, tranne quegli occhi grigi.  I miei occhi sono verde smeraldo. 

"I tuoi occhi sono simili a quelli di tuo padre." Dice, come se stesse leggendo la mia mente.  Le mie sopracciglia si sollevano incuriosite. 

Quindi ho anche 'papà'? 

"Aspetta." Incrocio le braccia con fermezza. I miei occhi la fissano. 

"Questo è solo un sogno, giusto? Questo non è reale. Voglio dire, ah, non ti conosco nemmeno e anche se è vero, perché adesso? Per tutto questo tempo, perché adesso?" Chiedo, sento che i miei occhi stanno per  lacrimare.  La mia voce trema perché non posso negare la sensazione nervosa di cosa sarebbe successo se tutto ciò fosse vero? 

Oggi sono troppo emotiva.

Si avvicina a me.  Le sue mani desiderano raggiungermi ma io mi allontano dal suo tocco. Un'espressione ferita si riflette nei suoi occhi e sensi di colpa iniziano a scatenarsi dentro di me. 

"Mi dispiace ma questo è troppo per me." Mi mordo le labbra per trattenermi dal piangere. Guardo dritto nei suoi occhi.  Lei annuisce in risposta e mi fa un caldo sorriso, come per confortarmi.

"Tutto è un disastro. Ho due compagni nel mondo reale. Il primo è Ian. Mi ha quasi respinta perché aveva già scelto una donna. Ma quando la sua donna è scappata, solo allora ha iniziato a notarmi. Non potevo - Non posso fare a meno di pensare che sono la sua seconda scelta. Poi ho incontrato Xander. Xander è il lupo mannaro più bello che abbia mai incontrato. È così gentile e così dolce. Ma è una canaglia. Tutti dicono che un ladro è pericoloso ma so che non lo è. Penso di amare Xander ma il mio cuore continua a ricordarmi di Ian. Sono così confusa con tutto questo. È come se fossi bloccata con queste scelte. Non posso nemmeno starci insieme. Non potrei..." Mi asciugo le lacrime che già scorrono sulle mie guance come un fiume.  Le lacrime non si fermano.  Mi sento così imbarazzata di me stessa.  Ero una ragazza forte.  Non ho mai pianto davanti a nessuno.  Ogni problema l'ho potuto gestire con facilità.  Ma ora, non più. 

Sono una patetica lupa che non riesce nemmeno a fare la sua scelta. 

"Shhh..." All'improvviso, sento un corpo caldo premuto sul mio.  È lei.  Le sue mani mi accarezzano delicatamente la testa e mi sfiorano dolcemente la schiena mentre mi canticchia una dolce ninna nanna all'orecchio.  È strano, ma riesco a calmarmi tra le sue braccia.  Il suo odore è così rinfrescante, dandomi una bella sensazione all'interno.  Cautamente, restituisco il suo abbraccio. 

"Hazel, ho bisogno che tu ti calmi e ascolti questo." La sento dire. Interrompe il nostro abbraccio e mi prende per mano.

Inspiro profondamente e tento di calmarmi.  Dopo un po' inspirando ed espirando, inizio a calmarmi.

"Sì..." Espiro. 

Mi sfiora lentamente la mano.  Poi mette il suo viso di fronte al mio, espira profondamente, come se sia gravata da qualcosa. 

"Uno dei tuoi compagni è... sarà la tua morte."

I Have Two MatesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora