I Have Two Mates

42 : Dull

Hazel's POV

Il giorno dopo, vado a scuola come al solito, ma non presto nemmeno attenzione a nulla.  Mi sento così vuota e noiosa.  Non ricordo nemmeno perché diavolo sono voluta andare a scuola.  Ora sembra tutto vuoto.  È ora di pranzo ma non ho voglia di mangiare, quindi vado in giro nel cortile della scuola che conduce alla foresta.  Inspiro l'odore della foresta e debolmente, sento l'odore di lui. 

Chiudo gli occhi e sento le mie emozioni.  Non c'è bisogno di essere emo adesso. 

All'improvviso, qualcuno mi afferra da dietro e mentre mi volto, scioccata, vedo Dianne sorridermi con i suoi denti bianchi.

Alzo gli occhi mentalmente.  "Mi hai spaventata da morire." 

Scrolla le spalle. "Beh, non hai prestato attenzione." 

Cambiando argomento, le chiedo: "Allora, come va?" 

Eppure, scrolla di nuovo le spalle.  "Non molto, ma la mia offerta per il tuo allenamento è ancora valida. Sei sicura di volerla rifiutare?" 

Scrollo le spalle e sospiro.  "Perché sei così fissata su questo comunque?" Chiedo.

"Beh, solo perché.. Non pensi che sia bello avere un gene di demone? Voglio dire, puoi controllare il fuoco e quello è forte, ragazza!" Solleva il pugno verso l'alto con gli occhi che brillano intensamente.  È così eccitata come se è lei quella con il gene di demone. Vorrei anche io essere come lei, ma poi ricordo che questo gene di demone è la ragione di tutti i problemi che ho avuto fino ad ora. 

Sospiro, un sospiro davvero lungo. 

"Alloooora....?" Sul suo viso appare un sorriso davvero inquietante. 

Alzo gli occhi al cielo. 

"Va bene, facciamolo." 

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Sto iniziando a rimpiangere la mia decisione ora.  Ho accettato perché pensavo che tutte queste cose pratiche avrebbero almeno distratto la mia mente e ha funzionato, ma ora la mia mente è confusa invece. 

"Ricominciamo. Forse è perché non sei abbastanza concentrato." Dice Dianne mentre mi prende la mano e mi fa alzare in piedi.

Mi piego con il corpo.  "Non funziona, Dianne. E sono stanca!"  Sollevo entrambe le mani in aria frustrata. 

"No! Riproviamo! Per l'ultima volta! Per favore, per favore, per favore." Mette su una faccia da cucciolo mentre tiene le mani a mo di preghiera chiedendomelo. 

Socchiudo gli occhi su di lei.  "Bene, ma questa è l'ultima. Dopo basta, capito?"  Dianne sorride felicemente mentre io le rispondo con il mio sguardo lampante. 

"Okay, questa volta ci proveremo." Dianne si siede a terra.  Mi accovaccio accanto a lei. 

"Dammi la mano." Allunga la mano.  Sollevo un sopracciglio, ma le poso comunque la mia mano sopra la sua. 

"Immagina il calore e l'intensità del fuoco." Inizia lei.

Aggrottò le sopracciglia. "Wow, fantastico. Come se sapessi come brucia." Il sarcasmo mi esce di bocca. 

"Fallo e basta." Dice, abbracciandosi. 

Alzo entrambe le mani verso l'alto, alzo gli occhi e sospiro, chiedendomi perché ho fatto così male a gestire questa stronzata... questo dimostra quanto sono frustrata in questo momento. 

"Questa è l'ultima volta. Se non dovesse succedere nulla di nuovo, ho finito!"  Urlo. 

Lei risponde: "Sì, sì, qualunque cosa."