Lola e Sara tornarono dopo l'ora di pranzo. Non notarono nulla poiché avevo pulito e profumato tutta casa. Si misero subito a studiare, permettendo a me di andare in camera mia.
Maria non sarebbe rientrata da lavoro prima delle quattro.
Mi distesi sul letto e afferrai la scatolina argentata che avevo sotto il cuscino.
iniziai a giocarci, lanciandola e riprendendola.
Al suo interno vi era una delle mie creazioni ... Una pillola molto particolare che avevo creato quando andai in America. Avevo circa sette anni quando la completai definitivamente...
Mi persi nei ricordi di quel periodo e quando decisi di alzarmi erano già le sei.
Andai a farmi una doccia, decidendo sotto il getto dell'acqua cosa indossare.
Gonna blu corta a pieghe con fantasia scozzese; maglietta nera a maniche corte strappata sul fianco destro; anfibi in pelle nera con borchie e giacca in pelle blu. Mi guardai allo specchio, mettendo anche una cintura con delle catene pendenti e dei guanti in pelle nera senta dita. Ora l'unico problema era il fiocco ...
Lo presi e accorciai le code, poi afferrai due miei fermagli con dei teschi raffigurati e glieli infilai a forza, trasformandolo in un perfetto fermaglio. Lo misi in testa e una volta che terminai di truccarmi andai in cucina dalle altre.
-Sei fantastica! Dove vai?-
-Accompagno Leo ad una festa-
-Wooow! La nostra piccola Moon che va ad un appuntamento!- Maria mi venne addosso abbracciandomi, mentre le mie cugine ridevano allegre.
-La matita nera ti sta benissimo, ma perchè non ti sei scurita anche le labbra?-
-Il lucidalabbra andrà bene Maria-
Sentimmo il rombo del motore di una moto per me inconfondibile. Presi il cellulare, i soldi e salutai le ragazze.
Leo stava appoggiato alla moto con un ghigno stampato in faccia.
-Che hai da ridere?-
-Avrei scommesso la moto che ti saresti messa tutto tranne qualcosa di elegante, per questo mi sono dovuto adattare-
Fece un giro su se stesso, mostrandomi i suoi vestiti. Jeans stretti strappati, maglietta nera con dei teschi bianchi e azzurri, stivaletti e giubbotto in pelle neri e un fantastico collare nero con due borchie al centro che tenevano ferma una croce gotica molto elaborata che gli cadeva perfettamente sulle clavicole.
-Ti piace?-
-Stai benissimo Leo-
-Grazie, anche se non è il mio stile ...-
Si girò un momento, prendendo una scatolina da sopra la moto.
Me la porse ed io, dopo uno sguardo scettico la aprii. Dentro un collare identico al suo. Lo guardai, vedendo il suo ghigno diventare un felice sorriso. Prese il collare e me lo allacciò.
-Ora possiamo andare-
Salimmo sulla moto ed ebbi appena il tempo di ringraziarlo che sfrecciammo lontani.
Il locale era distante e arrivammo dopo un quarto d'ora. Entrammo e subito tutti ci fissarono.
Osservai svelta l'abbigliamento generale, notando che solo pochi erano eleganti; gli altri erano per lo più casual.
Diversi ragazzi si avvicinarono a Leo per salutarlo e per accoglierci.
-Quindi è questa la ragazzina di cui mi hai parlato?-
-Si si, non è fantastica?-
-Sei proprio cotto amico!-
Li sentii ridere senza capire cosa dicessero. Alcune ragazze si avvicinarono a me per presentarsi.
-Ciao! Sono Lucy, mentre loro sono Fran e Dora-
-Lucy è inutile, il suo nome non te lo dirà mai, non lo so nemmeno io!- intervenne scherzoso Leo.
Le ragazze risero insieme e poi domandarono come potevano chiamarmi.
-O "ragazza strana"- disse Leo beccandosi una gomitata allo stomaco.
-O Moon-
-Moon va benissimo, mi chiamano tutti così ...- aggiunsi lesta per chiudere il discorso.
Leo mi presentò a tutti i suoi amici e presto mi ritrovai sommersa dalle domande. Appena mi fu possibile mi rifugiai nel retro, dove un piccolo e curato giardino brillava sotto la luna.
Mi sdraiai su una panchina e presi le auricolari dalla tasca, accesi musica sul cellulare e guardai il cielo. Mi rilassai così tanto da non rendermi conto del tempo che passava.
Fu la mano di Leo a riportarmi sulla Terra. Mi carezzó il viso freddo con dolcezza, facendomi sedere.
-Sapevo di trovati qui ... La gente a te non piace!-
-Già ... Mi dispiace che tu abbia scelto me per accompagnarti, non sono adatta a queste cose-
-Ma che dici? Io volevo te e basta, della festa non mi importa ... Sei fredda-
Il ragazzo mi abbracciò riscaldandomi, mentre continuava ad accarezzarmi il viso.
-Leo ... Io so dove vuoi arrivare, l'ho capito da un pezzo-
-Lo immaginavo, sei un genio no?!-
Sospirai annuendo. Lui mi voltó verso di lui ma, al contrario di quanto avesse voluto, mi diede un leggero bacio sulla guancia.
-Per ora mi accontento, ma sappi che riusciró nel mio intento-
Si alzò e mi tese la mano.
-Ti riaccompagno, si è fatto tardi-
Salutammo tutti velocemente e salimmo sulla moto.
+Perché il mio cuore sembra non battere ...? Sono fredda fuori e fredda dentro. Chiunque avrebbe pagato per avere le attenzioni che Leandro da a me ma ... Io, anche se felice, non sento null'altro ... La mia voce è incolore, mai arrabbiata, mai esultante, sempre calma e distante, addirittura glaciale.
Le mie emozioni sono congelate sotto strati e strati di ghiaccio. Solo due volte ho provato qualcosa di forte, due volte che ho adorato perchè ho sentito la me che si cela sotto il ghiaccio...+
-Ehi Moon, ti sei addormentata? Siamo arrivati-
-Grazie Leo della serata- dissi scendendo velocemente.
Lui mi scompiglio i capelli e poi mi salutò dicendo che il giorno dopo mi avrebbe aspettata, come tutte mattine, da Daisy.
Entrata in casa un brivido mi percorse la schiena. Velocemente controllai che le ragazze fossero tutte nei loro letti e poi andai in camera mia.
Non mi svestii ma mi infilai sotto le coperte, nascondendo sotto il cuscino la scatolina argentata.
Passarono trenta minuti al massimo, prima che dei sussurri mi destassero dal mio stato di dormiveglia.
-Entriamo-
La finestra si aprii, facendo entrare tre ombre, tre ragazzi.
Uno a passo svelto andò nelle altre stanze, suoni sordi seguirono il suo ingresso.
Sapevo chi erano, ma non sentivo paura o timore.
La Casa Stregata dell'autrice
Povera Arianna ... Un ghiacciolo che cammina ... Per ora ;) Nel prossimo gli amati Killer faranno il loro ingresso e ci sarà una ... Ehm ... Una cosa che farà la protagonista che li lascerá increduli, ma non anticipo altro.Prossimo aggiornamento: 31/12
A presto! ^e p i
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The Kill (CreepyPasta)
FanfictionDal Cap."Ti senti triste?Giochiamo insieme!": [...]il sangue uscí a pressione e mi sporcó il viso e i vestiti che ero stata attenta a non macchiare prima. La sensazione del sangue addosso ...