-E che assassina ...-Mi tirai immediatamente su, davanti ai ragazzi ancora seduti a terra. Rex era appena entrato nella stanza, il solito ghigno stampato in viso e gli occhi curiosi che scrutavano gli altri. Pareva soddisfatto della prova.
-Oh Moon, ti prego, continua il racconto ... Di ai tuoi amici che mostro sei, raccontagli di ogni uomo, donna e ragazzino che hai brutalmente ucciso per rabbia. La realtà é che tu sei nata per essere un'assassina-
-Non ho mai negato ciò che sono diventata, ma é stata colpa tua e di questo dannato istituto!-
Rex avanzò nella stanza, in chiaro cenno di sfida. Jeff e Toby si tirarono su, sorreggendo Leo dalle braccia. Un peso morto ci avrebbe rallentati, ma non lo avrei abbandonato ...
-Mi chiedo come possiate ancora stare dalla parte di questa ragazza ..-
-É piuttosto semplice, noi ci somigliamo. Certo, non abbiamo poteri sovraumani o un'intelligenza fuori dalla norma, soprattutto Jeff, ma possiamo capirla-
Sorvolando sul commento, Jeff sorrise macabro, appoggiando una sua mano sulla mia spalla.
-Ti sei trovata degli assassini come amichetti, vero? Dopotutto, chi ti avrebbe accettata oltre loro? Hai le mani tinte di rosso, non hai più un'anima e grava su di te persino la morte di tua madre e-
-Basta! Tu non dovrai mai più nominare mia madre!- avanzai verso di lui, mantenendo il contatto visivo, riuscendo a zittirlo senza sforzi.
-Perché sei qui, sai che posso controllare chiunque e sai che ti userò per uscire-
-Davvero? Puoi davvero controllare chiunque? Vedi Moon, noi ci siamo stancati di andare a tentoni, tu non ci mostri il tuo potenziale e noi arranchiamo nel buio con le ricerche, come hai potuto ben vedere ... Quindi abbiamo pensato ad un metodo per farti arrabbiare davvero ... E farti compiere una strage simile a quella che tu, scommetto, sogni ancora la notte... Ah é vero, tu non sogni...-
I ragazzi, intanto, cercavano inutilmente di svegliare Leo. Il ragazzo era troppo provato per riprendere i sensi, andava curato e messo a riposo.
-Smettila di dire cose senza senso, non vi darò mai la piena conoscenza dei miei poteri-
Lui rise e questo porto a farmi delle domande ...
Aveva escogitato un piano.
-Parla! Hai escogitato un piano, non é vero?-
-Io non lo so-
Indignata, gli tirai un calcio allo stinco, facendolo piegare e brutalmente lo afferrai per i capelli, premendogli il palmo dell'altra mia mano in fronte.
Vidi ciò che aveva fatto il giorno prima, ma era tutto nella norma. Allora scavai più in profondità, cercando qualcosa che mi riguardasse e lo trovai.
Un enorme buco di memoria che copriva ben due giorni. I ricordi non erano semplicemente nascosti, ma cancellati come se non fossero mai esistiti. Unico lascito era la stessa voce di Rex che allo specchio si ripeteva l'ora in cui sarebbe dovuto entrare nella stanza bianca, dietro di lui un paio di luminosi occhi verdi.
-Dannazione!- uscita dalla sua testa non riuscii a controllare la rabbia e scaraventai Rex dall'altra parte della stanza.
Sentivo che una volta uscita da lì la situazione sarebbe precipitata, peggiorata in una maniera che forse, per la prima volta, non avrei saputo controllare.
Mi sentivo impotente.
Giungere a questa consapevolezza mi spiazzò. Ero in balia del destino, dell'ignoto. Nulla che io potessi prevedere. Sarebbe stato alla mia portata? Oppure avrei condotto gli altri ad un suicidio?
Divagavo, i pensieri, inafferrabili, avevano preso il controllo della mia mente.
-Non é possibile!- strinsi le dita contro il palmo fino a farlo sanguinare, non avevo idea di cosa fare.
Mi sentii trascinare indietro, finendo appoggiata al muro opposto a quello dove giaceva Rex, ormai svenuto. Toby e Jeff mi guardarono tranquilli, attendendo una mia decisione.
Li guardai attentamente, non c'era timore nei loro occhi, non c'era paura o rimprovero. Non capivo.
-Cosa volete eh? Questa volta non so cosa ci aspetta lì fuori, quindi se dovete andare, scappare, fatelo adesso. Non posso assicurare la vostra incolumità. Per quanto io sia potente, questa volta non so cosa il Centro abbia preparato per me-
Si guardarono un attimo prima di iniziare a ridere.
-Moon, credi davvero che ce ne andremo come se nulla fosse? Insomma, stiamo forse parlando dell'avventura più pazza e strampalata di sempre! Io resto-
-Su Arianna, meno dramma e più azione! Portaci fuori di qui, parcheggiamo il dolce biondino da qualche parte e facciamo una bella strage! E poi Slender ci frantuma le ossa se ti lasciamo fare tutto da sola!-
Jeff iniziò a incamminarsi verso la porta di uscita, seguito da Toby che ora aveva sulle spalle Leo.
Non c'era scelta, nessuna alternativa, bisognava uscire e tenersi pronti al peggio.
Mi incamminai verso i ragazzi, lanciando un'occhiata a Rex ... Mi avvicinai a lui e con una mano gli afferrai i capelli, strappandogliene qualcuno.
-So che sei sveglio, se mi supplichi ti lascerò vivere-
Lui aprii gli occhi appena e mi rispose con il solito sorriso sfacciato.
-Fai del tuo peggio mia cara assassina, non vorrei altro che questo da te-
-Come vuoi-
Strinsi forte la sua testa fra le dita e iniziai a sbatterla sul freddo muro. Una volta, due volte ... Tre volte. Iniziai a sentire il cranio frantumarsi sotto le mie spinte e vidi il sangue schizzare ovunque dietro di lui, seguito da liquidi vari e poi parti di cervello ormai diventato melma.
Rimase solo il suo volto intatto, fermo al momento in cui la sua più preziosa marionetta gli si era definitivamente rivoltata contro. Il suo ultimo, malato, desiderio.
-Andiamo- e senza voltarmi ancora mi incamminai nel corridoio bianco.
Pronta questa volta a chiudere la storia del Centro una volta per tutte.
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Non dubitate, The Kill avrà una sua fine, ci stiamo avvicinando, ormai penso gli ultimi due o tre capitoli al massimo.
Prendo un secondo per ringraziare chi ancora la legge da quando é iniziata, i nuovi e chi commenta e mi scrive sperando che io aggiorni in fretta.
Grazie e a presto.
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The Kill (CreepyPasta)
FanfictionDal Cap."Ti senti triste?Giochiamo insieme!": [...]il sangue uscí a pressione e mi sporcó il viso e i vestiti che ero stata attenta a non macchiare prima. La sensazione del sangue addosso ...