13- La Rabbia

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Amor's Pov inizio:

È notte, e la mia testa non mi lascia risposare. Ancora vedo le immagini di Berlino di qualche giorno fa che trema.
La paura di nuovo prende il sopravvento, inizio ad agitarmi. Il cuore batte così veloce, che ho paura che mi può uscire dal petto.
Faccio un sospiro, e cerco di calmarmi e poco dopo tutto scompare.
Questa non è la prima volta che succede. Sono giorni che vado avanti così, da quanto è successo tutto ciò.
Sembra che da quel momento qualcosa è cambiato dentro di me.
Prima non mi importava un bel niente di Berlino.
Per me poteva anche morire, e non mi avrebbe fregato un bel niente, anzi sarei stata pure contenta.
Ma ora.... ho quasi sempre paura che possa accadere di nuovo a Berlino, quando non ci sono io.
E se non c'e nessuno? Se può accadere di notte mentre tutti dormano? come  facevano ad accorgersene di Berlino?
Mi misi la testa tra le ginocchia.
Forse ero diventata pazza.
L'amor di prima non avrebbe mai pensato una cosa del genere.
Mi ero imbevuta per caso il cervello? che cosa mi stava succedendo?.
Guardai l'orologio e mancavano 10 minuti alle 3 e dato che ormai non riuscivo più a dormire mi alzai definitivamente da lì per andare a camminare. Magari mi avrebbe concigliato il sonno.

Fine Amor's Pov:

Stavo camminando, per i corridoi e già la mia testa sembrava meno pensante di prima, Il silenzio mi aiutava anche a non pensare.
Non avevo idea di dove stavo andando, le mie gambe si muovavano da sole come telecomadate.
Be' non mi dispiaceva affatto farmi una passeggiata, tanto il tempo c'e la avevo.
Dopo aver camminato per un po' le mie Gambe si fermarono al improvviso. Feci un strattone in avanti ma poi ritornai dritta.
<<Hey! si può sapere cosa vi ha preso? non potevate avvertirmi che vi fermavate? stavo quasi perdendo l'equilibrio!>>
Parlai con tono seccato, guardando  le mie gambe, e gli feci un discorsetto come se c'era qualcuno davanti a me.
Sbuffai.
<<Bè almeno già che siamo qui  guardiamo dove mi avete portato>>
Alzai lo sguardo e rimasi un attimo ferma.
La porta era quella dello studio di Berlino.
Il cuore iniziò a battermi forte e le gambe gli iniziarono a tremare.
<<Ok va bene Emh... Forse non è il caso di entrare, se qualcuno mi vede... potrebbe pensare male>>
Mi girai pronta ad andarmene, ma la curiosità, e la preoccupazione era troppo forte. Dovevo assicurarmi che Berlino stava bene.
<<Amor fregatene di quello che diranno gli altri, non stai facendo nulla di male. E poi darai solo una controllata e poi ritornerai di sotto>>.
Mi avvicinai alla porta, e lentamente l'apri senza fare rumore.
Entrai, e dentro alla stanza non c'era nessuno. La sedia era vuota, e lo studio di Berlino era esattamente come l'avavo lasciato io prima di andare via.
Un attimo di delusione si face spazio dentro di me non vedendolo, il mio animo si fece triste, il mio cuore che fino a un attimo prima batteva forte, ora ritornò alla normalità.
Feci un sospiro.
<<Be' cosa ti aspettavi Amor di incontrarlo? ti sei fatta prendere dalle emozioni come ogni volta, e così sei rimasta ferita>>
la mia coscienza rimbombava nella mia testa.
Come non darli torto.
Mi girai triste verso la porta. Stavo per andarmene ma qualcosa attirò la mia attenzione.
Sul divano con una bottiglia di vino rosso in mano c'era Berlino che dormiva beatamente.
Feci un sorriso per la scena buffa davanti ai miei occhi.
Mi avvicini lentamente senza svegliare Berlino e presi la bottiglia da per terra, e la spostai via per non dare fastidio.
Lo guardai ancora, e mi guardai intorno per trovare se c'era una coperta per coprirlo.
Non volevo c'erto che si amalasse! ci mancava solo quello.
La trovai e la misi sul suo corpo lentamente.
Berlino aprì gli occhi di scatto sentendo che qualcuno lo aveva toccato.
Mi guardò. I suoi occhi cambiarono espressione, sembrava arrabbiato.
<<Berlino ti ho->>
Berlino si alzò di scatto e mi buttò per terra e si mise su di me bloccandomi, mettendomi le braccia in alto.
<<Chi sei? cosa vuoi da me?
come hai fatto a trovarmi? vuoi per caso uccidermi?>>
lo guardai sconvolta senza capire. Come era possibile che non mi aveva riconosciuto? ero io Amor.
<<Ber..lino  so..no io Amor>>
Balbettai un po' per lo spavento
Berlino mi guardò un attimo spaesato, come se era appena uscito da una sorta di trance
<<Amor oh mio Dio sei tu>>
Berlino si spostò alzandosi e io mi trovai ancora per terra con le mani alzate.
Berlino mi aiutò ad alzarmi da per terra
<<Io... pensavo che eri.. un altra persona.
Mi dispiace molto per quello che è successo, e per averti spaventato>>.
Amor mi guardò senza dire nulla
<<Be'... ora io devo andare... non vorrei che qualcuno si svegliasse e mi vede. Non vorrei che pensasse male>>
Mi allontanai da Berlino ancora scossa e uscì da lì veloce.
Berlino non riuscì a replicare nulla che ero già uscita dalla stanza.
Appena fuori feci un sospiro.
Perché  aveva fatto così? che cosa gli aveva preso?
Riniziai a camminare lungo il corridoio e arrivai all'altrio dove tutti i miei compagni dormivano.
Mi misi nel mio sacco a pelo e mi addormentai poco dopo distrutta.

Arrivò Il mattino dopo, e come già lo immaginavo, feci molto fatica ad alzarmi, ma lo feci  con controvoglia.
Mi misi in fila per la colazione come ogni volta.
<<Buongiorno Amor! ecco la colazione>>
Nairobi parlò sempre con la sua vivacità, e mi diede una tazza di caffè e una brioche.
<<Grazie mille Nairobi>>
Presi la tazza di caffè e la bevvì tutto d'un un sorso.
<<Non hai una bella cera Amor.
hai fatto fatica a dormire?>>
<<Non me ne parlare! è stata una nottataccia Nairobi>>
<<Mi dispiace molto Amor posso... fare qualcosa per te?>>
<<Tranquilla passerà... grazie del pensiero>>
Gli feci un sorriso e me ne andai>>

Apri la porta dello studio di Berlino, con il fiatone.
Avevo corso, ero in ritardo.
<<Scusami Tanto Berlino del ritardo>>
Berlino aveva lo sguardo fisso su di me.
Non disse nulla
<<Amor stai bene? non hai un bel colorito stamattina>>
Il suo tono era calmo ma serio
Feci un sospiro.
Managgia! si vedeva cosi tanto? spero solo che questo non creerà problemi.
Abbassai gli occhi non guardandolo <<Sto Bene, nulla di così preoccupante>>
Gli parlai anche io con tono calmo, ma ero molto distaccata, quasi  fredda.
Mi avvicinai all mio studio, con passo svelto, ma Berlino si alzò e mi si mise davanti
<<Amor che hai?>>
<<Non ho nulla Berlino>>
Ancora non lo guardavo
<<È per quello che è successo ieri?>>
Alzai gli occhi e lo guardai, con sguardo ferito
Aveva fatto centro.
<<Amor mi dispiace io...>>
<<Non hai nulla da spiegami Berlino! e ora se vuoi scusarmi devo iniziare a lavorare, ho già perso troppo tempo>>
Spostai Berlino e mi misi al mio posto di lavoro.
La giornata non era iniziata per niente bene

Le ore passarono, e anche se la stanchezza si faceva sentire per le poche ore di sonno, la rabbia era ancora dentro di me, per quello che era successo ieri.
diciamo che era meglio se Berlino mi stava lontano, o era peggio per lui.
Chiusi il Quaderno con il conteggio con forza.
<<Io ho finito per oggi Berlino>>
Berlino alzò gli occhi per vedere.
Mi alzai dalla sedia pronta per andare via.
<<Aspetta Amor>>
Mi girai verso di lui
<<Berlino non sono in vena di parlare oggi>>
Dissi con tono seccato
<<Amor ti posso spiegare->>
<<Non c'è nulla da spiegare Berlino!
Non voglio sentire un bel niente di quello che detto, né ora né mai!
mi hai tratto malissimo!  e ora vieni qui da me, come se non fosse successo niente!
la mia voce si alzò
Sei... sei un vero Bastardo Berlino!>>
Mi venne un groppo in gola
E... se provi solo a toccarmi ho farmi del male, ti giuro che con me non solo hai chiuso definitivamente ma mi hai dimostrato che sei la peggiore persona che ho mai incontrato in tutta la mia vita, io... non ne posso più di questo tuo comportamento Berlino>>
La voce mi si alzò, e il mio groppo si trasformarono in lacrime
Berlino si avvicinò a me senza dire nulla. E mi mise una mano per asciugarmi una lacrima
<<Non mi toccare Berlino>>
Mi spostai da lui e uscì dallo studio chiedendo la porta dietro di me.

Angolo Autrice:

Eccomi di nuovo qui!!! scusate per il lungo ritardo, 😭😭😭😭
ma ho avuto dei nuovi cambiamenti, e ho dovuto abituarmi! ma non mi sono dimentica di voi! ❤❤❤
spero che il capitolo via sia piaciuto! alla prossima
~Ambra Holmes.

Odi et amo~ Berlino Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora