Capitolo 9

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Tutti nella stanza sussultarono alla vista di loro sorella che per la prima volta dopo un anno aveva perso il controllo... la maggior parte dei fratelli erano consapevoli che quella volta, se non fosse stato per l'intervento di Cinque, sarebbero morti nell'istante in cui il potere di Vanya frantumò la Luna in mille pezzi.

<<Merda>> esclamò Diego nel sentire il suono di un vetro frantumarsi insieme a tutte le mensole traballare.
<<Dobbiamo uscire di qui!>> Affermò Luther afferrando istantaneamente il polso di Allison, quest'ultima ovviamente protesta
<<E lasciarla qui? Assolutamente no!>>

Intanto Reginald osservava la scena consapevole che qualcosa di grosso era accaduto di cui lui non era ancora a conoscenza, qualcosa aveva cambiato gli eventi... qualcosa aveva stravolto la linea temporale originale.
Reginald si girò verso il bambino di tredici anni poco distante da lui, l'unico in grado di manipolare il tempo, l'unico in grado di destabilizzare la linea temporale.

Questo non andava bene

Questo non era previsto

E mentre il caos inondava per la seconda volta la casa Hargreeves, Reginald pensava attentamente a come salvare la situazione, Numero Sette era ormai fuori controllo e irrecuperabile, non poteva rinchiuderla sarebbe stato un suicidio, tanto meno sedarla.

L'unico modo era farla rinsalire naturalmente,
così il vecchio consapevole della vicinanza che c'era tra numero Sette e numero Cinquee da bambini, prima che quest'ultimo sparisse si avvicinò lentamente al ragazzo.

Reginald non era stupido, sapeva che probabilmente Cinque ora come ora era l'ultimo dei suoi fratelli ad essere in grado di gestire la situazione data la mancanza dei suoi ricordi, tuttavia numero Sette ricordava e questo era un vantaggio e numero Cinque anche senza i suoi ricordi rimaneva comunque il ragazzo che ha integrato Sette più di tutti gli altri (tralasciando Ben).

Così lo spinse leggermente avanti invitandolo ad avvicinarsi a lei

<<Che cosa?>> Fu più un esclamazione che una domanda, Cinque osservava Reginald con un misto di sorpresa, confusione e odio mentre cadde proprio di fronte a sua sorella che lo osservò dall'alto al basso.

La scena per un momento si fermò come se il tempo si fosse bloccato in un istante.
I fratelli si girarono verso Vanya e Cinque mentre assistevano allo spintone che Reginald aveva dato al ragazzo.

Da fuori poteva sembrare un gesto meschino, illogico e irrazionale ma c'era una possibilità del 70% che il suo piano funzionasse.

<<Tu brutto pezzo di merda!>> Urlò Diego trattenuto da Luther e Klaus, anche se la sua voce era poco udibile coperta dal tonfo che i pezzi di muro facevano una volta caduti.

<<Dobbiamo andrcene da qui...non c'è più tempo!>> Urlò Klaus vedendo la casa cadere in mille pezzi.

Allison tuttavia non demorde affiancandosi a Cinque che intanto aveva cercato di calmare sua sorella il meglio possibile e un po' aveva funzionato.

Le pareti pian piano avevano smesso di crollare interrottamente anche se la casa era ancora instabile e i mobili non smettevano di muoversi.

<<Vanya va tutto bene, cerca di tranquillizzarti...non sei più sola...hai capito? Non sei più sola, ci siamo noi insieme a te, i tuoi fratelli.>> Disse con voce rauca mentre Cinque la osservava non sapendo che altro fare

Quando Allison ebbe un idea.

Il ricordo di Cinque che l'anno scorso faceva rinsalire Vanya con il solo contatto delle loro mani gli balenò la mente.

<<Cinque prendile la mano!>> Urlò successivamente Allison cercando di farsi sentire dalla confusione che loro sorella stava ancora creando.
<<Che cosa?>> Chiese Cinque confuso non capendo come un semplice tocco potesse aiutare Vanya.
<<Tu fallo e basta!>> Esclamò l'altra, poteva sentire la sua gola bruciare...non era raccomandato usare questo tono di voce ma non aveva scelta.

Così Cinque confuso si avvicinò pian piano a Vanya pensando che lo scaraventasse al muro subito dopo... sorprendente non è stato così, poteva vedere il suo sguardo penetrante puntato su di lui assieme a quello dei suoi fratelli e suo "padre".

Così lentamente gli prese la mano, un tocco delicato eppure pieno di supporto e determinazione.





Improvvisamente tutto smise di tremare.









Corri Ragazzo Corri 2- Ricordi in frantumi TUADove le storie prendono vita. Scoprilo ora