Vanya e Allison camminavano per la strada vicino al bar dove si erano date appuntamento con Cinque.
<<Sono ancora le nove ma io direi di entrare, fa decisamente troppo caldo fuori.>> Affermò Vanya aprendo la porta del bar.
<<Gli hai detto a Cinque quale bar?>> Chiese Allison entrando dentro il locale, si guardò attorno accigliata.
Non c'era un'anima viva se non la commessa
<<Gli ho scritto un messaggio.>>
<<Vanya questo non dovrebbe essere uno dei bar più rinomati della città? Perché non c'è nessuno?>> Chiese Allison prendendo posto.
<<Onestamente non saprei... è strano.>>
Vennero interrotte dalla commessa che li raggiunse con un taccuino in mano e un sorriso decisamente falso sul viso.
<<Volete ordinare?>> Chiese
<<In realtà stiamo aspettando un'altra persona ma grazie comunque.>> Gli sorrise Allison.
La commessa annuì per tornare dietro il bancone, in cucina.
<<Hai parlato con lui?>> Chiese Allison a Vanya, la sua espressione cambiò, sembrava preoccupata.
La musicista fece un cenno con la testa
<<Sì gli ho parlato, ma non era molto lucido, so che ci sta male però...pensa di essere un mostro.>>Allison l'ascolto attenta, sapeva che suo fratello non era proprio normale, non che lei lo fosse, o qualsiasi altro membro della sua strana famiglia. Solo...la sua storia l'aveva abbastanza sconvolta.
<<Deve essere orribile.>> Commento l'attrice, Vanya stava per parlare di nuovo prima di essere interrotta dalla commessa.
Con se aveva una piccola ciotola di biscotti
<<Mentre aspettate mangiate questi, offerti dalla casa.>>
Allison e Vanya sorrisero alla commessa e assaggiarono un biscotto.
<<Sono veramente buoni, quasi quasi mi faccio dare la ricetta.>> Esclamò Vanya, Allison sorrise di gusto mangiando un altro biscotto.
<<Quindi...stavamo dicendo?>> Chiese Vanya un po' confusa e frastornata.
<<Oh io...io non ricordo.>> Rispose Allison presa da una stanchezza improvvisa.Non riuscirono a scambiare un'altra parola che entrambe caddero con la testa sul tavolo addormentate...intanto la commessa dietro di loro sorrideva crudelmente.
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Diego camminava per fare ritorno a casa frustato, aveva avuto una discussione accesa con Eudora e come se non bastasse la polizia l'aveva cacciato di nuovo.
A quanto pare non era concesso entrare dentro le case della gente a caccia di ladri senza un mandato.
Questo era umiliante, non è che stesse facendo qualcosa di male no? Voleva solo aiutare, molti suoi colleghi passavo il loro tempo a non fare nulla anche se era il loro turno di lavoro. Lui che lavorava anche durante le pause veniva punito e cacciato per questo? È ingiusto!
La sua attenzione venne interrotta da una voce
<<Aiuto!>>
Diego si guardò attorno, sembrava la voce di una ragazza.
<<Qualcuno mi aiuti!>>
Diego entrò in un vicolo, sembrava che la voce provenisse da lì...ma quando arrivò alla fine del vicolo non c'era traccia della ragazza.
Diego si guardò intorno prima di sentire dei passi dietro di lui, qualcosa di pesante colpirlo alla testa dopo di che il buio totale.
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Luther aveva appena accompagnato Claire a scuola, Allison gli aveva chiesto di farlo dato che doveva andare a bere un caffè con Vanya e Cinque.
Luther si sentì nuovamente in colpa nel pensare a suo fratello e a come l'aveva trattato la sera prima... pensava di essere cambiato ma a quanto c'erano ancora molte cose che andavano migliorate.
Era seduto su una panchina al parco, c'erano molte persone in giro, genitori, bambini e nonni.
Luther rifletteva sulla sua vita, si perché in questi due anni finalmente ne aveva una e non era schiavo del volere del padre.
Aveva una fidanzata e una nipotina, i suoi fratelli erano sempre al suo fianco ed era riuscito a trovare un lavoro part-time.
Tutto andava bene eppure continuava a sentirsi vuoto e triste soprattutto dall'arrivo di Cinque dopo che l'aveva dato per morto.
Luther venne distratto da una strana onda d'urto, alzò lo sguardo per vedere il tempo intorno a lui congelato.
Sì alzò frettolosamente guardandosi intorno prima di sentire un pizzico al collo, dopodiché il nulla.
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<<Forza Klaus un altro po'.>>
Ben stava incitando suo fratello nel manifestare Dave oltre i suoi normali dieci minuti.
<<Ci sto provando, solo...sono stanco.>> Disse klaus, Dave era di fronte a lui circondato da un alone azzurro.
<<Forza sei a sedici minuti, arriva almeno fino a venti.>> Affermò il suo ragazzo
Klaus prese un bel respiro e continuò, poteva sentire il sudore sulla sua fronte e la luce azzurra sulle sue mani farsi meno intensa.
Ben improvvisamente gli diede uno sguardo spaventato e sconvolto.
<<Klaus dietro di te!>>
Il medium si girò troppo tardi, venne afferrato brutalmente e qualcuno gli mise uno strano fazzoletto in bocca.
Perse coscienza dopo pochi secondi.
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Cinque fece ritorno a casa di Diego, saranno state le 9:15 tra un quarto d'ora aveva l'incontro con Vanya e Allison.
Era un po' nervoso dopo quello che è successo la scorsa notte ma sa che è una cosa stupida e va superata.
Il ragazzo si sciacquò la faccia e si preparò un'altra tazza di caffè...okay in teoria doveva prenderlo con Vanya e Allison tra meno di venti minuti...però si sentiva veramente nervoso e stressato, una tazza in più non fa mai male.
Venne interrotto poiché qualcuno stava bussando alla porta.
Sì alzò sbuffando e afferrò un coltello da cucina... Non si sa mai.
Così dopo essersi avvicinato e aver aperto la porta con cautela si accigliò...non c'era nessuno fuori.
Cinque vide un biglietto lasciato proprio sotto la porta, così lo prese, i suoi occhi si spalancarono dopo aver visto il contenuto del messaggio.
" Incontriamoci stasera alle undici a yonge street 494...abbiamo la tua famiglia."
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Corri Ragazzo Corri 2- Ricordi in frantumi TUA
FanfictionAttenzione: questa storia è il sequel di "Corri Ragazzo Corri" quindi prima della lettura è consigliato leggere il primo libro. ------------------------------------------------ Poteva già immaginare...il volto di Cinque che si rilassava mentre lasci...