Capitolo 28

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Cinque aprì lentamente gli occhi, tossendo violentemente... questo significa morire?
Poteva sentire la sua coscienza precipitare nel nulla, assieme ai suoi sensi.

Un bruciore al petto tuttavia lo tenne sveglio e cosciente, provò a deglutire il sapore ferroso che aveva bloccato in gola ma non fece altro che peggiorare le cose.

Tossì nuovamente prima di essere attirato da una voce, una voce che tutt'ora lo perseguita.

<<Oh bene! Sei ancora vivo.>> Affermò Handler con un certo entusiasmo, Cinque non poteva vedere bene la sua figura, ma poteva immaginare il suo volto...il suo sorriso.

<<Che fortuna. Hai potuto vedere come è andata a finire.>> Disse le ultime parole con una certa rabbia, il sorriso svanì e alzò la pistola per puntarla nuovamente verso il suo petto.

No...non poteva finire così.

Tutto questo per nulla?

Tutte le torture subite per morire...

Non è giusto.

Cinque poteva sentire la rabbia salire mentre si limitava ad osservare Handler con denti stretti.

Non che potesse fare altro.

Quando improvvisamente una frase rimbombò nella sua mente.

"Forse il tuo appetito è sproporzionato rispetto alle tue abilità."

Spoporzionato...

"Piccoli passi...secondi non decenni."

Gli occhi di Cinque si spalancarono, ha sempre corso per superare i propri limiti, per dimostrare a papà che poteva farcela.

Semplicemente è sempre stato troppo ingordo, cercando di padroneggiare qualcosa di imprevedibile come il tempo, tentando di divorarlo... andando a finire per essere divorato lui stesso.

Ha sempre corso quando forse doveva solo cercare di rallentare un po'...

Le mani di Cinque brillarono di un blu intenso e proprio quando Handler stava per premere il grilletto semplicemente...si fermò.

Ha sempre ritenuto che viaggiare nel tempo fosse faticoso, ma questo... questo lo era minimo dieci volte di più, non sa se è a causa della ferita da proiettile ma faceva male.

Andare indietro nel tempo è come prendere una manciata di sabbia da una clessidra mentre quello che stava facendo lui è più come... prendere un chicco alla volta...una sola parola per descriverlo...

Estenuante.

Handler abbassò la pistola e fece qualche passò indietro.

Il corpo di Cinque venne ricoperto dallo stesso blu che poco prima circondava le sue mani e in men che non si dica il dolore cessò.

Sentì il tempo riavvolgersi attorno a lui e in qualche modo anche il suo corpo ne stava facendo parte.

Sì rialzo iniziando a correre...  i suoi fratelli si rialzarono insieme a lui mentre i proiettili che un attimo prima avevano colpito i suoi fratelli abbandonarono il loro corpo per tornare nella pistola di Handler.

La donna fece qualche passò indietro prima di posizionarsi nuovamente atterra.

Il tempo si era resettato ad un attimo prima che la donna sparasse, Cinque continuò a correre teletrasportarsi dietro di lei.

Il ciclo temporale si sbloccò tornando alla normalità, Cinque si toccò lo stomaco e per sua grande sorpresa non c'era bla presenza di nessun proiettile.

Corri Ragazzo Corri 2- Ricordi in frantumi TUADove le storie prendono vita. Scoprilo ora