Cinque non era nervoso... di più.
Ha passato il suo tempo a leggere e rileggere lo stesso biglietto come minimo dieci volte di fila in cerca di indizi che indicassero che tutto quello scritto al suo interno fosse solo uno scherzo di cattivo gusto.
Purtroppo non è stato così.
Cinque doveva aspettarselo dopotutto, perché è stato così stupido?
Era alquanto ovvio che la Commissione avrebbe iniziato a usare soluzioni drastiche per eliminarlo, prendere di mira anche i suoi fratelli in caso il gioco si fosse fatto troppo duro beh...era una delle migliori per metterlo in difficoltà.Qualsiasi cosa per togliere di mezzo l'anomalia.
Cinque iniziò a muoversi avanti e indietro in cerca di un piano per uscirne vivi.
Ma attualmente aveva veramente poco su cui basarsi, ovviamente doveva andare preparato a tutto.
La Commissione può essere prevedibile nelle sue mosse ma anche cambiare le carte in tavola quando necessario.Cinque non sapeva nulla, se Handler si fosse presentata con o senza rinforzi, oppure un'imboscata.
Non sapeva se nel magazzino fossero presenti anche i suoi fratelli, così da tenerlo al guinzaglio ma dargli anche una via d'uscita più immediata ma rischiosa.
In questo momento aveva un'equazione piena di incognite e non aveva abbastanza numeri per risolverla.
Ma una cosa che sapeva di questa equazione era il risultato, ora doveva solo capire come arrivarci...un gioco da ragazzi, giusto?No. Era bello che morto.
Ma non ha importanza, avrebbe comunque lottato fino alla fine, doveva salvarli e farli uscire di lì...se poi lui sarebbe uscito con loro vivo o morto, o se non riuscisse proprio ad uscire beh... questo non ha importanza.
Non più.
Cinque frugò nella stanza di Diego in cerca dei suoi amati coltelli, o almeno quelli di riserva.
Prese un giubbotto anti proiettile e lo indossò insieme alla cintura con sei mini armi taglienti al suo interno.
Nascose due coltelli dietro l'orlo dei pantaloni e una pistola sulla caviglia.
Era pronto e munito fino al collo, non che bastasse...anzi se si fossero presentati con un sicario che mirava direttamente verso uno dei suoi fratelli beh... Il suo gioco sarebbe finito in fretta, cosa che Cinque sospettava.
Per questo gli serviva qualcosa di più strategico...qualcosa come...
Cinque spalancò gli occhi
Una bomba fumogena
Cinque non ne aveva una ora ma sapeva dove e come prenderla...forse avrebbe avuto abbastanza tempo per sostituire il semplice fumo con un gas stordente.
Dopotutto erano solo le due di pomeriggio, aveva tutto il tempo per organizzare e riuscire a salvare i suoi fratelli.
Cinque sorrise...
Forse c'era una possibilità.
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<<Delle bombe fumogene dici?>> Hazel inarcò la fronte incuriosito.
<<A cosa ti servirebbero scusa?>>
Il ragazzo alzò gli occhi al cielo, perché tutte queste domande? Non era un bambino che si divertiva a giocare col fumo.
<<Hazel ho 58 anni e...>>
<<Sì lo so, non ho mai affermato il contrario. Sono solo preoccupato okay? La Commissione si è fatta viva non è così?>>
Quella di Hazel era più un' affermazione che una domanda e Cinque capì...non lo stava trattando da bambino ma più come un amico.
Hazel era un suo amico ed è normale che si preoccupi per lui.
<<Sì...li hanno presi, tutti.>>
L'uomo sembrò capire subito e con un misto di sorpresa e preoccupazione mormorò un <<cazzo.>>
Per poi sospirare e tornare a parlare.
<<Senti ne dovrei avere giusto una, quindi ti conviene usarla nel momento giusto.>>
<<Vorrei renderle capaci anche di stordirli e...>>
<<E ho una cosa che fa proprio al caso tuo.>> Hazel lo interruppe e la sua espressione mutò da preoccupata a speranzosa.
<<Come ho fatto a non pensarci prima.>> Affermò l'uomo prima di sparire per il corridoio.
Cinque inarcò un sopracciglio e si girò per guardare Agnes, la donna gli rivolse un sorriso e sollevò le spalle.
<<Mio marito è un uomo pieno di risorse.>>
<<Aspetta...vi siete sposati?>> Chiese Cinque sorpreso.
<<Beh sì, non sappiamo quanto ci rimane da vivere dati i problemi che Hazel ha al lavoro...non abbiamo perso tempo.>>
Il ragazzo la guardò confuso, lui non avrebbe mai sposato una persona conosciuta da così poco tempo.
Ricorda ancora che prima di fidanzarsi ufficialmente con Dolores erano passati otto mesi e mezzo.Il ragazzo scacciò il pensiero, ora apparteneva al passato.
E il fatto che Agnes accettasse così tranquillamente la vecchia vita di Hazel lo lasciò ancora più perplesso.
Era tanto da digerire.
Cinque venne interrotto da un Hazel euforico.
<<Ecco qui.>>
L'uomo poggiò sul tavolino una piccola bomba, e una bottiglietta trasparente al suo fianco.
<<Cos'è questa?>> Chiese Cinque rivolgendosi alla piccola bottiglietta.
<<Contiene del gas, è stato creato dai migliori scienziati della commissione, ti permette di paralizzare la vittima per il massimo di quattro ore, attento alle quantità però...potrebbe uccidere. Oh e tieni anche questo...>>
Hazel gli porse un piccolo gancio di metallo.
<<Messo dentro al naso ti permetterà di non inalare il gas, sicuramente se ti fossi portato la maschera dietro avrebbero capito tutto.>>
Cinque guardò Hazel sorpreso
<<Come fai ad avere tutta questa roba?>>
L'uomo alzò le spalle e tranquillo disse
<<Le ho rubate in caso di un'emergenza.>>
Cinque annuì prima di riprendere a parlare.
<<La bomba...quanto è potente?>>
<<Non troppo, una decina di metri quindi ti conviene lanciarla in modo tale che i tuoi fratelli non vengano colpiti dal gas.>>
Cinque annuì, era difficile, perché non sapeva ancora cosa aspettarsi là fuori o come erano disposti gli agenti... tuttavia non era impossibile.
Dopotutto era stato creato appositamente per rendere le cose impossibili, possibili... Giusto?
Un sorriso accattivante si formò sul volto del ragazzo, così insieme ad Hazel iniziò a lavorare... riuscirà a rendere quella piccola bomba un'arma paralizzante.
Dio.. se si pentiranno per aver preso di mira i suoi fratelli... La sua famiglia.
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Corri Ragazzo Corri 2- Ricordi in frantumi TUA
FanfictionAttenzione: questa storia è il sequel di "Corri Ragazzo Corri" quindi prima della lettura è consigliato leggere il primo libro. ------------------------------------------------ Poteva già immaginare...il volto di Cinque che si rilassava mentre lasci...