Capitolo 17

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Cinque prese posto nella sedia di fronte ad Hazel.

<<Vuoi un po' di torta, un caffè o non so...>>

Chiese l'uomo mentre Cinque si preparò a rispondere.

<<Un caffè mi piacerebbe.>>

Affermò il ragazzo, mentre si guardava attorno...era una bella casa, semplice e piccola ma molto accogliente.

<<Fammi indovinare... caffè nero.>>

Rispose Agnes con un piccolo sorriso divertito frugando dentro gli sportelli.

<<Vedo che hai imparato.>>

Disse Cinque con uno sguardo compiaciuto, mentre Agnes  sorrise con un luccichio divertito negli occhi.

<<Se ti serve il bagno per lavarti e cambiarti si trova oltre il corridoio alla tua destra.>>

Disse Hazel mentre finiva di bere l'ultimo goccio di Caffè.
Cinque annuì preparandosi per andare a farsi una doccia veloce, aveva sangue praticamente ovunque e iniziava a dargli fastidio.

<<Prima di andare potrei sapere cosa ti è successo?>>

Chiese Hazel con cautela, sapendo quanto la situazione potesse essere delicata. Cinque sarà anche l'assassino più forte di tutto il continuum spazio-temporale ma prima di questo è anche un essere umano... può essere fragile come un essere umano e l'ha visto nel suo sguardo più di una volta.

La faccia di Cinque si pietrificò istantaneamente nei ricordi dei giorni passati nelle mani della Commissione.

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<<Non ti farò uscire di qui finché non imparerai le buone maniere C1>>

<<Fottiti!>> Urlò Cinque pronto per la prossima scossa, Handler sorrise e schiacciò il pulsante.

Poteva sentire l'elettricità avere un contatto violento ma fugace con il suo corpo mentre si contorceva per il dolore, durò all'incirca quindici secondi anche se per Cinque sembrava non passare mai.

<<Ragazzi a quanto pare il nostro agente non ha ancora imparato la lezione. Ormai penso sappiate cosa fare.>> Esclamò Handler con una strana allegria sul volto, Cinque la osservò...

Puttana

Sei agenti della commissione si avvicinarono cautamente a lui, Cinque provò a dimenarsi nella sedia in cui era stato strettamente legato ma senza successo, purtroppo dopo l'ultima volta hanno aumentato le misure di sicurezza.

Perché sì... Cinque è riuscito a scappare e tramortire più di dieci agenti della Commissione e tutto questo sarà successo come minimo quattro volte.

"Incompetenti" pensava ad ogni sua fuga prima di essere catturato nuovamente, purtroppo con ancora il sedativo presente nel suo corpo non riuscì ad andare molto lontano.

Al suo risveglio c'erano sempre della sorprese per lui, cioè in realtà più torture ma sta volta Cinque intuì che ci sarebbero andati piuttosto pesanti.

Gli agenti della Commissione si avvicinarono a lui con coltellini appuntiti...molto appuntiti e altri attrezzi come aghi, forbici ecc...

Cinque capì che questo avrebbe fatto più male del solito, così stanco lasciò andare la sua mente in profondità trascinata dalla droga che i bastardi gli avevano appena iniettato.
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<<-que ci sei?>> Chiese Hazel preoccupato mente passava la sua mano davanti allo sguardo perso del ragazzo che al suo contatto si riprese.

<<Oh...umh.. si, si ci sono>> rispose Cinque con uno sguardo agghiacciante mentre Hazel gli scambiava un'espressione di commiserazione.

Gli altri non dovevano provare pena per lui...lo odiava.

<<Sai cosa...vado a darmi una sciacquata.>> Detto questo silenziosamente Cinque si diresse in bagno mentre Hazel lo guardò taciturno.

Venti minuti dopo il ragazzo uscì dal bagno, con ancora i vestiti sporchi ma almeno si era dato una pulita.

<<Bene penso sia il caso che vada...i miei fratelli saranno sicuramente in pensiero per me.>> Affermò Cinque dirigendosi alla porta.

<<Oh ho visto tuo fratello Klaus aggirarsi per queste strade più o meno un'ora fa, poco prima che entrassi nel locale.>> Disse Agnes

<<Mi starà cercando, non è che potresti prestarmi un telefono così lo chiamo?>> Chiese il ragazzo mentre la donna annuì gentilmente porgendogli il suo telefono.

Cinque non ha nemmeno il tempo di mettere il telefono all'orecchio che Klaus ha già risposto

-pronto?  

Il suo tono di voce risulta piuttosto preoccupato e con una certa fretta di riattaccare.

-Klaus.

-Cinque finalmente dove sei?

-A casa di Hazel raggiungimi lì.

Detto questo non da nemmeno il tempo a Klaus di rispondere che Cinque subito riattacca.

Non c'è voluto molto d'attesa, anche se per Cinque quei dieci minuti sono sembrati un'eternità...l'idea di rivedere Klaus dopo quello che ha fatto, dopo la loro discussione avvenuta un anno fa? Onestamente non sa quanto tempo sia realmente passato, per lui molto più di un anno eppure con Klaus non aveva mai chiarito e il solo pensiero di tirare fuori la conversione lo innervosiva e non poco.

Dovrei far finta di nulla?

O parlarne?

I suoi pensieri vengono subìto interrotti nel momento in cui Cinque sentì il campanello suonare.

Cazzo è già arrivato.

Il ragazzo si diresse verso la porta e aprendola trovò il voltò preoccupato di suo fratello.

<<Klau...>> Non fa nemmeno in tempo nel finire di dire il suo nome che Klaus lo avvolge in un abbraccio.
Cinque solitamente odia gli abbracci ma stranamente per la prima volta in vita sua lo trova confortevole.

<<Forza andiamo a casa, i nostri fratelli ci stanno aspettando.>> Disse klaus, così i due dopo aver salutato Hazel e Agnes escono dall'abitazione.













Corri Ragazzo Corri 2- Ricordi in frantumi TUADove le storie prendono vita. Scoprilo ora