29) Un patto

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Dopo aver visto Rey chiudere gli occhi e cadere nel sonno, Ren decise di andarsene. Sia chiaro, non voleva assolutamente lasciarla lì incustodita, dormiente nel buio e nel freddo delle prigioni, ma...doveva farlo.

Ne valeva della poca sanità mentale che gli era rimasta dopo la cattura della ragazza.

Le sollevò le coperte fino a coprirle quasi interamente la testa, poi, facendo attenzione a non essere colto con le mani nel sacco, uscì, chiudendo la porta dietro di lui. Era l'unico a poter andare e venire liberamente da lì, per sicurezza non aveva lasciato il codice dello sblocco della porta a nessuno, nemmeno ad Hux.

Attraversò i corridoi della Starkiller correndo, fino a raggiungere i suoi alloggi; non vedeva l'ora di buttarsi nel letto e dormire, riusciva a malapena a tenere gli occhi aperti. Entrò, si tolse la maschera, parte dell'uniforme e la spada laser, poi si lanciò a peso morto sul letto.

Quella era stata una giornata davvero...faticosa.

Non aveva fatto altro che reprimere i suoi sentimenti e l'incoerente voglia di saltare addosso a Rey, per baciarla naturalmente...

Non avrebbe mai resistito ad un'altra giornata così, era peggio di essere torturato!

Si distese sul letto come se stesse facendo un'angelo nella neve, soffocando il volto nel cuscino, poi chiuse gli occhi e grugnì, sperando in tutti i modi di riuscire ad addormentarsi...magari avrebbe sognato Rey: quando era sotto di lui senza sensi, quando la reggeva in grembo durante il trasporto da Takodana alla Starkiller, quando gli si era avvicinata così tanto da poter quasi toccare la sua maschera con le labbra.

Pensò a quello mentre il mondo dei sogni lo trascinava con lui.

Sarebbe riuscito a dormire finalmente.
Sarebbe riuscito a dormire...se qualcosa non lo avesse disturbato.

Si alzò frettolosamente dal letto, per poi cliccare sul fastidioso bottoncino rosso luccicante che lampeggiava davanti a lui. Lo premette con forza, tre o quattro volte per la rabbia, poi il messaggio gli comparve davanti.

Era Snoke: richiedeva la sua presenza nella sala comunicazioni il più presto possibile...

Sospirò, poi si appoggiò con i palmi delle mani stese sul tavolo per non cadere a terra.

Una volta, una santissima volta in cui riusciva ad addormentarsi, Snoke doveva rovinargli tutto!

Si alzò di colpo, sbuffando rumorosamente, poi, dopo essersi reso un minimo presentabile, si avviò verso la sala conferenze. Durante il tragitto, però, sentì uno strano sentimento. Era ansia, mista con qualcosa di familiare...la Forza.

Perché la Forza avrebbe dovuto attaccarlo in quel modo?

Forse Rey c'entrava qualcosa?

Non riusciva davvero a spiegarselo.

Provò a rassicurarsi, auto convincendosi che la loro conversazione coinvolgesse solo Luke Skywalker, ma qualcosa gli diceva il contrario. Come se la Forza non volesse farlo entrare nella stanza...

Si fermò davanti al portone per prendere un bel respiro, poi, con il cuore in gola, avanzò. Inutile dire che se ne pentì immediatamente.

Appena entrato venne sbalzato in aria da Snoke, la testa protesa indietro, il busto orizzontale, compresso con così tanta forza da sembrare schiacciato da un AT-AT, le braccia e le gambe tese, tirate da lacci invisibili verso parti opposte. Trattenne a malapena un grido di dolore.

Non doveva essere debole, almeno non davanti a lui.

-Cosa stai combinando con la mercante di rottami- Chiese, sputando malamente il grado della ragazza -Ti avevo ordinato di convertirla al lato oscuro, non di corteggiarla!-

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 17, 2020 ⏰

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REYLO: Non Possum Vivere Sine TeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora