17) Il sogno 2

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"Come faceva ad essere lì, cosa ci faceva lì" furono i primi pensieri che attraversarono velocemente la mente di Rey.

Lo scrutò con il cuore in gola e le farfalle nello stomaco: indossava una specie di "abito" bianco, completamente bianco, molto comodo all'apparenza, con piccoli lacci di cuoio marrone all'estremità per decorarlo.

Pian piano il giovane ragazzo si avvicinò a lei, sempre continuando a fissarla negli occhi.

Quando le loro teste arrivarono così vicine, in modo che uno potesse sentire il respiro veloce e affannato dell'altra, la ragazza diventò rossa in viso.

- Ben...- Sussurrò piano lei, forse aspettandosi una risposta o una spiegazione a tutto quello, ma nessuna delle due arrivò mai.

Prima che la ragazza potesse tirargli uno schiaffo Ben fece combaciare le loro labbra; quelle carnose di lui unite a quelle fini di lei in una danza piena d'amore.

Fu un bacio lungo, passionale, che tolse il fiato ad entrambi: ormai era più che chiaro che i due si amassero, si desiderassero, si volessero per covare insieme il loro amore.

Sfortunatamente gli attimi più belli che Rey avesse mai vissuto nella sua vita durarono poco.

Ad un certo punto sentì un'ondata di gelo invaderle la pelle.

Aprì gli occhi e non vide più il ragazzo che tanto amava, ma una figura mascherata, vestita completamente in nero, con una spada laser protesa davanti alla sua testa.

Si voltò per cercare Ben, ma non vide nessuno; era sola con quell'essere in mezzo ad una distesa di alberi completamente ricoperti di neve.

Neanche il tempo di rendersi conto del luogo in cui si trovasse che la figura oscura parlò:

- Tu morirai!- Urlò con un lieve tono di risentimento, attraverso una voce bassa e metallica.

Immediatamente, impaurita, Rey si spostò da lui con un urlo; "chi era, come era arrivata lì e dove era finito Ben", si chiese mentre provava a stare il più lontano possibile da quell'essere.

In pochi secondi la strana creatura si fiondò su di lei; dopo una schivata, sfortunatamente, riuscì a ferirla ad un braccio.

Un urlo strozzato mosse tutto l'ambiente circostante.

Ma la figura davanti a lei se ne fregò altamente del suo dolore.

Neanche il tempo di riprendere fiato che l'essere protese la spada laser rossa (vi ricorda qualcuno) verso Rey e, con un gesto veloce, le tagliò la testa, facendola rotolare per tutta la stanza, fino a fermarsi in una pozza di sangue, con accanto il corpo senza vita della ragazza.

REYLO: Non Possum Vivere Sine TeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora