11) "Cambiamenti"

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La strana figura nera difronte a lui si avvicinò lentamente verso la luce.

Pian piano l'ombra diventò concreta e rivelò un semplice ragazzo con una maschera: Kylo Ren pensò Poe con disprezzo, ricordandosi della sua famiglia.

L'imponente figura lo scrutò poi, pian piano, si avvicinò a lui e, con voce tutt'altro che umana, disse:

-É un piacere avere il miglior pilota della resistenza a bordo, comodo?- Ma Poe non rispose.

-Quante stelle daresti al nostro servizio, ricordati che non siamo abituati ad avere ospiti, anzi, non siamo abituati a farli sopravvivere!-

Ma ancora il pilota non rispose.

-Volevo prima provare a fare "comunicazione" tra due "amici", ma tu non mi dai scelta! Dov'è la mappa?!-

Urlò infuriato.

-Non lo so e comunque non te lo direi; Ah, e riferisci al tuo capo che il servizio è da zero stelle e che ho perso ore della mia vita con un branco di idioti vestiti di bianco!- Rispose con calma.

-Non fare lo spiritoso con me, non ti servirà a niente!-

-Tu dici?-  Rispose con superiorità e schernì il pilota.

Subito Kylo Ren si avvicinò al ragazzo e lo fissò negli occhi.

A primo sguardo gli ricordarono Rey, la ragazza a cui tanto teneva.

Ricordava il loro colore e di come cambiava: al buio erano di un marrone scuro, grandi e intensi; al sole erano verdi, pieni di speranza e giocosità, ma anche sexy.

Li guardò e non poté che scendergli una lacrima che solo lui poteva vedere a causa della maschera.

Pensò a quanto teneva a lei, ma anche a quanto, per il suo bene, doveva starle lontano.

A questi pensieri le lacrime continuarono a rifare e scendere dal suo volto, senza mai fermarsi.

Non poteva restare lì, prima o  poi Poe lo avrebbe scoperto.

Subito corse verso la porta e la chiuse bruscamente dietro di sé.

Il pilota, invece, sconvolto dallo strano comportamento di Kylo Ren, rimase perplesso, con in viso una faccia da ebete sorpreso.

Passarono le ore e di Ren, per fortuna e non del pilota, non c'era traccia.

Certo, il ragazzo non voleva il "mostro" con lui,a se fosse rimasto ancora lì sarebbe impazzito.

Mentre pensava la porta si aprì e rivelò la solita figura.

A sua sorpresa però non era nascosta da niente, era solo un ragazzo normale, dai capelli corvini e gli occhi scuri.

I due si fissarono per poco, finché il re non si avvicinò.

-Allora questo s-sei.......- Balbettò Poe.

-Sì, sono io-  Rispose Kylo come imbarazzato.

-Andiamo- Continuò lui.

-E dove scusami?-

-Seguimi,  fai quello che ti dico, ma soprattutto stai zitto!-

- Lo so ma...-

-Ti faccio scappare-

-Cosa? Perché?-

-Lascia stare, è......complicato-

-Ok, non ti preoccupare-

Così Kylo "ammanettò" Poe e lo portò verso l'hangar.

Nei corridoi i due recitarono, e anche molto bene, la parte del cattivo burbero del buono che urla per avere la libertà.

Dopo aver superato intere flotte di assaltatori Kylo tirò, con forza e all'improvviso, Poe in un piccolo sgabuzzino nascosto.

-Hey, ma che è uno stupro!? No perché io non ho certi gusti, mi piacciono le ragazze!-

-Ma che dici, ci stiamo solo nascondendo! Certo che voi della resistenza vi fate proprio delle strane idee!-

-Parlano gli intelligenti!-

-Senti, già sto rischiando molto per liberarti, quindi sei pregato di portare rispetto! Sai, non capita molte volte di essere liberati da Kylo Ren-

-Ok, scusa-

-Andiamo-

Dopo aver attraversato molti corridoi e incroci i due arrivarono all'hangar pieno di tic-tac, da cui Poe sarebbe scappato.

Istantaneamente Kylo trascinò il pilota in un piccolo corridoio buio scordato dall'interesse dell'intera base e con voce bassa disse:

-Allora, io stopperò il sistema per pochi secondi enti approfitterai di quel tempo per scappare. È tutto chiaro?-

-Sì-

-Pronto?-

-Ah, ma lo facciamo ora?-

-E quando sennò?-

-Allora sì, sono pronto!-

Spiegato e chiarito il piano, i due si separarono ed andarono alle loro postazioni.

Infine, quando Poe vide spegnersi i sistemi della nave, come gli aveva detto Kylo Ren corse velocemente verso il caccia-tie.

A metà della strada che lo separava dalla libertà si sentì tirare per un braccio in modo forte e deciso.

Immediatamente si girò di scatto e, in mezzo all'oscurità e alle luci d'emergenza che lampeggiavano e emettevano un continuo"bip", vide......

REYLO: Non Possum Vivere Sine TeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora