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Il giorno dopo non ho alcuna voglia di andare a scuola, la minaccia di Max mi aveva intimorito e non avevo alcuna voglia di incontrarlo. Così mi nascosi sotto le coperte e spensi la sveglia.

Sentii la porta aprirsi e mia madre fece il suo ingresso.

- Alexandra! Ma cosa stai facendo? Devi andare a scuola su alzati.

Cercò di tirarmi via le coperte ed io le strinsi verso di me. Combattemmo per un po' quando finalmente lasciò la presa.

- Mi spieghi che cosa succede? Devi andare a scuola o...

- Mamma non ci vado oggi.

Dissi ferma. Rimase leggermente stupita. Non ho mai avuto tanta voglia di andare a scuola ma non ho mai saltato neanche un giorno di scuola se non per quelle settimane in cui ho le visite. Quelle volte che dico di non voler andare ( ovvero quasi mai) é perché è successo qualcosa.

Mi girai su un lato dandogli le spalle.

- Che significa che non vai a scuola?

- Quello che ho detto, mamma per favore lasciami da sola.

Mi si incrinò la voce e cominciai a singhiozzare. Lei mi abbracciò da dietro e cominciò ad accarezzarmi i capelli. Dopo qualche minuto si alzò ed uscii dalla mia stanza. Sentii la porta d'ingresso chiudersi e tirai un sospiro.

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Sono passati due giorni ed io ho passato quest'ultimi giorni chiusa in camera mia completamente terrorizzata all'idea di incontrare Max ma soprattutto Daniel. Ma non potevo continuare a nascondermi, e mia madre era parecchio preoccupata nel vedermi in quello stato. Temeva che ricadessi nello stesso buco di cinque anni fa, così faceva ogni tre ore avanti e indietro dall'ospedale per controllare che stessi bene.

Luke continuava a chiamarmi ma ogni volta gli attaccavo in faccia, non perché fossi arrabbiata con lui ma perché non avevo voglia di incontrare nessuno.

Purtroppo per me non posso continuare a scappare dalla realtà e quindi eccomi qui davanti al cancello di questo college orribile direi. Entrai un po' timorosa.

Sei ancora in tempo per scappare tranquilla.

Grazie lo so ma lo devo fare per mia madre, non se lo merita.

Presi un grosso respiro ed entrai in classe. Gli occhi azzurri di Daniel mi colpirono immediatamente cercai di non farci caso ma fu impossibile ignorarli, così mi girai verso di lui. I nostri occhi entrarono in contatto ed io cedetti facendo un minuscolo sorriso per poi sedermi per seguire le lezioni.

Passò una mezzora e sentii il telefono vibrare. cercai di prenderlo senza farmi notare.

King detto anche stalker:

Dobbiamo parlare, ci incontriamo dopo gli allenamenti al parcheggio dei professori.

D.

Scossi la testa per poi girarmi verso di lui che mi stava guardando con un mezzo sorriso ed io digitai velocemente rispondendogli.

Le lezioni finirono e mi ritrovai nel parcheggio seduta sul cofano della sua macchina ad ascoltare qualche canzone. Quando sentii dei passi da dietro tolsi una cuffietta e mi girai verso il proprietario di quel rumore. Ed eccolo li, più bello che mai anche se sudato a causa degli allenamenti.

- Hey

Sorrisi timidamente.

P.s. voglio ricordarvi che le vicende e i fatti sono stati frutto dell'immaginazione. Nessun personaggio, fatto e luogo corrispondono alla realtà

Kingdom 's QueenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora