Non sono mai in imbarazzo

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Driin- driin

Stupida sveglia!!
Il lunedì mattino arrivò troppo presto per i miei gusti. Dovrebbe essere illegale questo giorno!
Ahimè il weekend era finito ed io avevo fatto di tutto pur di evitare lo "stalker" non perché sono in imbarazzo eh! Sia chiaro.

Io Alexandra Twist non sono mai in imbarazzo!

Si , certo come no. Non ci crederebbe neanche un neonato, la verità è che morivo dalla vergogna per aver bevuto così tanto davanti a lui, e poi insomma abbiamo dormito insieme!! Non posso far finta di niente.

Sospirai e mi alzai dal letto mi cambiai velocemente mettendo i primi pantaloni che trovai nel armadio ed una felpa abbastanza calda. Presi lo zaino e mi catapultai fuori da casa.

L'aria gelida mi colpì il volto ed io mi strinsi nel mio capotto, infilai le mani nelle tasche e camminai verso l'inferno.

Ero quasi vicina al college quando in una via trovai la persona che evitavo da venerdì, mi nascosi dietro l'angolo e aspettai.

-si, no no tranquillo non sospettano nulla... si lo so... papà sto semplicemente andando a scuola... va bene, ci vediamo dopo.... si alla stessa ora... no non farò in ritardo.... ok ciao.

Attacco per poi sospirare , mi allontanai subito e entrai s scuola.
Ma di cosa parlava. Perché ho la sensazione che mi nasconda qualcosa?
E poi chi era al telefono?
Cazzo devo sapere.

Mi affrettai ad arrivare in classe e notando un posto vicino alla finestra mi ci fiondai. Mi sistemai pronta a prestare attenzione almeno per quella volta. Tempo cinque minuti ed il professore fece il suo ingresso.

- allora ragazzi oggi iniziamo Oscar Wilde.

disse per poi cominciare a spiegare.
~~~~~~~~~~~

Trovai un tavolo libero vicino alla vetrata e spingendo qualche ragazzino mi ci sedetti. Guardai il mio vassoio ed un conato di vomito mi sali. Ma lo rimandai giù e cominciai a mangiare quella che doveva essere una minestra. E mentre mi gustavo quella meravigliosa cosa (da notare l'ironia per favore) qualcuno mi picchettò la spalla. Notai un braccio leggermente tatuato e lo riconobbi all'istante.

- Hey

La sua voce uscì roca e sexy. Mi guardò per un po' poi prese la sedia e si sedé vicino a me. Feci finta di niente e continuai a mangiare, ignorandolo completamente. Anche perché non saprei cosa dirgli.

Magari potresti spiegargli perché sei scomparsa come se l'aveste appena fatto!

Oh stai zitta ti prego! Devo prima scoprirlo io come credi che possa spiegarlo? E poi perché ti do retta?

Mi sento stupida a parlare da sola. Lasciai perdere la vocina e continuai ad ignorarlo mentre il suo sorriso stava bruciando sulla mia pelle.

Lascialo perdere continua a far finta di niente. Mi imposi.

Uno, mangiai l'ultimo boccone.

Due, presi il tovagliolo e mi pulii la bocca.

Tre, presi la mela.

Quattro

- Cosa vuoi?

Gli urlai contro. Brava Ale era proprio questo quello che intendevi con l'ignorarlo! Non resistii , ma la sua reazione mi fece ancora di più incavolare. Sorrideva, si sorrideva vittorioso.

- E adesso perché ridi? Non hai qualcun'altra da importunare?

Il suo cazzo di sorriso perfetto si ampliò di più.

- No, e comunque adesso spiegami perché te ne sei andata senza dire niente. È stato orribile svegliarsi da solo nel letto, e mi pare che la sera prima non abbiamo fatto niente!

E adesso che gli dico?

P.s. voglio ricordarvi che le vicende e i fatti sono stati frutto dell'immaginazione. Nessun personaggio, fatto e luogo corrispondono alla realtà.

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