Alexandra Twist

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Ero ormai al decimo bicchierino e cominciavo a non capire chiaramente cosa stesse succedendo. Dopo che Louis mi fece la domanda su chi fossi cominciai a bere e a raccontargli un po' di me. Lui dal canto suo mi rimase accanto tutto il tempo e ascoltò ogni mia singola parola sorseggiando la sua birra.

Quando diventò tardi mi riaccompagnò all'hotel e mi lasciò il suo numero di telefono. Ed adesso ero seduta in mezzo alla stanza mentre rifacevo la valigia con la testa che mi scoppiava. Guardai il suo bigliettino e lo misi nella custodia del telefono. Mi alzai e chiusi la valigia.

- Piccola sei pronta?

Mi circondarono da dietro la vita due braccia tatuate. Annuii girandomi verso di lui e baciandolo.

Ieri sera non eravamo stati molto insieme, o meglio non eravamo stati affatto insieme. Io ero rimasta con Louis tutto il tempo eppure Daniel non aveva detto niente anzi ne sembrava contento.

Uscimmo dall'albergo e per fortuna non c'erano ne fan ne paparazzi così riuscimmo a salire in macchina senza problemi. Il viaggio verso casa fu tranquillo e senza intoppi. Arrivati davanti a casa mia scesi lasciando un bacio a Daniel e mi rintanai a casa.

- Ale! Sei tu?

Mia madre urlò dal salone.

- No il topo Gigio!!

Alzai gli occhi al cielo e salii le scale. Svuotai la valigia e mi misi a studiare.
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Il mattino dopo mi svegliai abbastanza presto e riuscii ad arrivare in tempo a scuola. Passai una mattinata tranquilla ma a quanto pare lo dissi troppo presto perché all'ora del pranzo un ragazzo mi si avvicino. E no non un ragazzo qualunque ma bensì Max.

Esatto quel Max. Raddrizzai la schiena e cercai di far finta di nulla.

- Ciao Alexandra Twist.

Inarcai un sopracciglio.

- Ciao.

- Ti volevo informare che il mio compito di psicologia è andato bene, quindi suppongo che ti debba dire grazie.

Disse guardandomi negli occhi. Tolsi lo sguardo ed annuii.

- Di niente.

- Bene avrei delle cose da dirti che ne dici se ci vediamo più tardi al campetto?

Non mi lasciò il tempo di rispondere che se ne andò. Posso dirlo?

Ho paura. Quel ragazzo mi inquieta timore ma ero troppo curiosa quindi decisi di accettare. Passai il resto delle lezioni torturandomi nel sapere che cosa volesse da me. Ma se non vado al campetto non avrò mai risposte a riguardo. Finita l'ultima lezione mi alzai con calma ed uscii per ultima dalla classe.

Mi avviai verso il campetto sentendo il cuore battere a mille, non ho idea di cosa voglia dirmi ma non credo che sarà una cosa buona. Arrivai davanti al cancelletto e con mani tremanti afferrai la maniglia.

Sei ancora in tempo per andartene.

Ignorai la mia coscienza ed entrai. Nel campetto non c'era nessuno se non me ed il silenzio. Cominciavo ad avere paura ma ad un certo punto sentii dietro di me il cancelletto aprirsi.

Lo sentivo si stava avvicinando ed io stavo desiderando con tutta me stessa che il mio cuore smettesse di battere così velocemente e mi desse un po' di tregua.

- Ciao Alexandra Twist, o devo dire Catherine Styles?!

Boom!!

Ve lo aspettavate ?

P.s. voglio ricordarvi che le vicende e i fatti sono stati frutto dell'immaginazione. Nessun personaggio, fatto e luogo corrispondono alla realtà

Kingdom 's QueenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora