Ciao mamma

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Mi spostai una ciocca dietro l'orecchio e cominciai a guardarmi intorno. Il suo sguardo divenne più insistente ed io cedetti.

- Ci siamo incontrati perché il prof di psicologia voleva che io lo aiutassi.

Il che era vero. Non dovevo mica dirgli del fatto che mi ha minacciata di scoprire chi ero vero?

Forse dovresti parlargli di tutto quanto prima che lo venga a scoprire da qualcun altro non credi?

Non è ancora il momento, non mi sento pronta ancora. E una ferita ancora aperta e non voglio farmi ancora di più del male. Ma è vero che non posso nasconderglielo per sempre. Sono colleghi prima o poi lo verrà a sapere. E per esperienza so bene che è meglio farselo dire piuttosto che scoprirlo da qualcun altro.

- Quindi gli hai fatto solo ripetizioni? Perché il giorno dopo mi sembrava parecchio scosso.

Disse inarcando le sopracciglia. Annuii mentendo.

Mi faceva male mentirgli ma è per una buona causa. E poi non sto mentendo, sto solo omettendo la verità giusto?

- Va bene...

Si sdraiò per poi rimanere in silenzio.

Dopo un po' si girò verso di me e ricominciò a parlare.

- Dopo domani devo andare a Londra per un intervista vuoi venire con me? Non dobbiamo farci vedere insieme per forza, giusto per stare un po' insieme.

Annuii senza pensarci. Cosa può mai accadere? Basta che facciamo attenzione no?

- Si va bene.

Lui sorrise facendo luccicare i suoi occhi.

- Oh fantastico, ho un sacco di persone che ti voglio far conoscere!! Ti piaceranno sicuramente stanne certa.

Così passammo il resto del pomeriggio a parlare dei suoi amici londinesi e di quanto fossero fantastici.

Arrivate le sei doveti salutarlo perché mia madre mi aspettava per cena.

- Allora ciao piccola.

Mi baciò un ultima volta per poi farmi scendere dalla macchina. Entrai in casa e trovai mia madre davanti alla porta.

- Mamma...

- Alexandra.

- Bene vedo che ti ricordi il mio nome.

Risi nervosamente per poi cercare di superarla.

- Eh no mia cara, adesso ti siedi qua e parliamo.

- ok...

Mi sedetti sul divano e lei mi guardò per poi senza girarci troppo mi fece quella domanda che tanto temevo.

- Chi era quel ragazzo?

-Hahahah! Quale?

Feci finta di nulla.

- Lo sai bene quello che ti ha accompagnata qua davanti e ti ha baciata! Sei fidanzata?

Mi chiese facendo sbrilluccicare quei suoi occhioni azzurri. Ruotai gli occhi.

- Ciao mamma.

Mi alzai immediatamente dal divano e corsi su per le scale.

- Vado a farmi una doccia!!

Le urlai ridendo.

- Signorina non finisce qua!

Urlò lei di rimando.

- Tanto lo so che sei fidanzata!!

Risi per poi rinchiudermi in bagno. Feci una doccia veloce e scesi per la cena.

- Si mamma sono fidanzata.

- Oh mio dio come si chiama? Non ho visto bene la sua faccia sai com'è c'era qualcun'altra che lo copriva .

Alzò gli occhi. Ridacchiai facendo diventare le mie guance rosse. per poi prendere i piatti e sedermi a tavola.

- Si chiama Daniel, Daniel Jhonson.

P.s. voglio ricordarvi che le vicende e i fatti sono stati frutto dell'immaginazione. Nessun personaggio, fatto e luogo corrispondono alla realtà

Kingdom 's QueenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora