La rissa

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Come si permette quel pezzo di merda a fare una cosa del genere?! Non può baciarmi e poi lasciarmi da sola come una cogliona.

Entrai in classe più incazzata che mai e mi sedei all'ultimo banco. Sbattei la cartella sul banco e presi il quaderno. Molti si erano girati a guardarmi ma poco me ne frega. Sono arrabbiatissima e voglio che una persona lo capisca. Dopo un po' che sbatto le cose riesco a catturare la sua attenzione che fino ad adesso era rivolta ai suoi amichetti del cazzo. Lo guardai malissimo e strisciai rumorosamente la sedia. Lui non fece niente e questo mi fece incavolare ancora di più. Il suo amico Max se non sbaglio gli sussurrò qualcosa nell'orecchio guardando verso di me.

Mi girai e cominciai a contare cercando di mantenere la calma ma ormai si sa non riesco ad esserlo, così mi ritrovo faccia a faccia con il codardo e gli urlo:

-Testa di cazzo, merdina spiaccicata ed ammuffita che cazzo di problemi ti affliggono?! Brutto coglione che non sei altro!!

Lui sobbalzò e cercò di parlare ma per fortuna per lui e per sfortuna per me entrò la professoressa.

- Sedetevi ragazzi.

Mi misi al mio posto come se non fosse successo nulla ma dentro di me bollivo di rabbia. Jenna accanto a me che aveva assistito a tutta la scena mi chiese:

- Cosa è successo?

-Niente è solo un grandissimo codardo che non sa affrontare le situazioni.

Sussurrai l'ultima parte. Poi mi misi a sedere composta senza più fiatare.
La lezione fini e mi ritrovai in biblioteca, passai le tre ore di buco a leggere qualche romanzo fin quando sentii chiamarmi da qualcuno. Mi alzai da terra e strisciai sul muro. Arrivata alla porta della biblioteca provai ad aprirla ma venne spalancata da un Luke abbastanza affannato.

- Hey sono qui, che succede?

Lui si girò per guardarmi e mi trascinò in giardino dove un gruppo di studenti era raggruppato in cerchio. Ci avvicinammo di più per vedere cosa stava succedendo quando notai i capelli ricci, quei capelli potevano appartenere ad una sola persona.

Daniel.

Superai gli studenti accerchiati dando qualche spintone e gomitata fino ad arrivare in prima fila. Daniel stava prendendo a pugni Ashton?!

- Daniel!!

Urlai per farmi sentire ma niente, lui non si girò mi girai verso Luke che fino ad allora mi aveva seguito e lo incitai a separarli. Dopo qualche strattone riuscii a prendere Daniel e spostarlo dal povero Ash.

Mi avvicinai a Daniel che era stato liberato e lo guardai attentamente. Quando ci trovammo faccia a faccia gli sorrisi per poi tirargli una sberla in faccia. La mia mano pulsava  e repressi il dolore. Cercò di parlare ma senza dargli tempo lo strattonai per un braccio e sparimmo dagli occhi curiosi delle persone. Lo portai nel retro della scuola e lo feci sedere.

- Adesso mi spieghi che cosa ti ha fatto il mio amico!

Lo guardai alzando un sopracciglio.

- Non ti riguarda.

Rispose questo grandissimo coglione. Girò la testa pur di non guardarmi ed io lo costrinsi mettendomi a cavalcioni sopra di lui. Lo guardai fisso negli occhi per capire cosa diamine passava per la sua testa.

- Una volta qualcuno mi ha detto che non si può scappare in eterno.

Gli feci ricordare la frase detta da lui e sorrise piano. Abbassò la testa e si decise a parlare.

- Mi dispiace per stamattina, non volevo scappare in quel modo.

Si scusò ed io non potei che sorridere.

P.s. voglio ricordarvi che le vicende e i fatti sono stati frutto dell'immaginazione. Nessun personaggio, fatto e luogo corrispondono alla realtà

Kingdom 's QueenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora