Capitolo 1

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Erano già trascorse ben 3 settimane da quando Kagome non c'era più, e Rin viveva con Kaede, Avevano preferito far calmare gli spiriti bollenti di Inuyasha prima di cominciare i preparativi per il matrimonio di Sango e Miroku. Nel frattempo Rin aveva anche fatto amicizia con Shippo che insieme raccoglievano dei fiori piccoli bianchi, quasi dei piccoli tulipani.

-:" Sai Shippo la venerabile Kaede mi ha detto che il bianco significa purezza, quindi i fiori bianchi sono impeccabili" disse Rin felice di raccogliere i fiori
-:" Anche Sango avrà un bellissimo Kimono bianco, un tempo quando c'era la mia mamma mi diceva che una sposa bianca è il simbolo della purezza in persona"
Disse shippo e poi continuò
-:" mamma diceva sempre che il matrimonio, che sia tra due umani, tra due demoni, o tra un demone e un umano, è una promessa di unione che dura fino alla morte, ma mamma non ci credeva, sai perché? Perché non è tanto il matrimonio a unirti a qualcuno, sono le anime che si legano, se due anime si amano tanto, anche dopo la morte questo amore continuerà ad esistere, quindi la morte non divide affatto due anime, mamma e papà si volevano tanto bene, scommetto che ora sono insieme nell aldilà" disse sorridendo

Rin era rimasta meravigliata da quello che disse il suo amichetto volpe, certo era ancora troppo piccola per capire a pieno quelle parole, ma aveva compreso che l'amore era ancora un territorio sconosciuto, ma per quanto sconosciuto fosse, doveva essere davvero grande se legava così tanto due anime anche dopo la morte, si chiedeva se mai lei potesse riuscire a comprendere questo amore così grande, e se mai lo potesse provare per qualcuno, e se qualcuno lo provasse per lei
"non ha senso pensarci ora, sarà una cosa che affronterò da grande ora voglio solo divertirmi e imparare cose nuove" penso Rin.
Dopo che finirono di riempire due grandi ceste di fiori ritornarono al villaggio:

-:" Shippo tu vorresti mai sposarti?" Chiese la piccola guardandolo con aria curiosa
-:" Per ora sono piccolo per pensare a una cosa così importante, ma se un giorno da grande dovessi trovare la mia compagna ideale allora si"
-:" si sono d'accordo, ma senti, tu preferiresti che fosse un demone?"
-:"Sinceramente non lo so, sai papà diceva sempre che l'amore è imprevedibile, puoi innamorarti di qualcuno senza neanche volerlo, oppure che puoi innamorarti di chi meno te lo aspetti, e non importa che cosa sia, ma l'importante è chi sia"

Rin annuì semplicemente, Shippo per quanto piccolo come lei, sapeva già così tanto, anche lui era rimasto orfano e come lei, lui conservava con cura i ricordi e le sagge parole che aveva dei suoi genitori, anche lui, per colpa dei suoi simili aveva perso la famiglia e poi si era ritrovato a viaggiare con gli umani, erano molto simili soprattutto per il loro passato, tra una settimana Shippo doveva lasciare il villaggio, andava da altri demoni volpe per imparare nuovi trucchi per difendersi, di conseguenza doveva lasciare gli umani che lo avevano accompagnato in questo lungo viaggio contro Naraku. Anche lei in un certo senso ha lasciato i suoi demoni per stare con i suoi simili, la somiglianza delle loro vite quasi scioccava la piccola, ma almeno non si sentiva unica, anzi si sentiva compresa.
Arrivati Shippo se ne andò da Miroku e Inuyasha per vedere come stesse andando la situazione, mentre Rin si avvicinò alla capanna di Kaede dove insieme a Sango si preparavano, quando entrò vide un kimono bianco come il latte, con lo strascico lungo che toccava terra, era decorato con perle e smeriglio, la capigliatura di Sango era raccolta con uno chignon con delle ciocche che ricadevano ai lati del suo viso, Rin propose di mettere qualche fiore sopra lo chignon, le donavano, aveva ragione, Sango era più bella che mai, chissà quanto costava quel kimono così pregiato, si chiedeva la piccola. Le altre ragazze del villaggio finivano gli ultimi ritocchi di trucco per Sango, i loro occhi brillavano di luce, anche loro meravigliati dalla sua bellezza.

-:" chissà che avrebbe detto Kagome se mi avesse vista..." disse Sango un po' a malincuore
-:" Che saresti la sposa più bella di sempre, con tanto di allegria " disse Kaede mostrando un sorriso di nostalgia

In effetti, Kagome mancava a tutti, e alla piccola non le sarebbe dispiaciuto conoscerla meglio.
Finiti i preparativi era arrivato il momento del matrimonio, si sposarono al tempio, dove un tempo dimorava la tomba di Kikyo, era un posto sacro, perfetto per unire due persone, Kaede era al centro, i testimoni e tutti quelli che assistevano a ciò messi hai due lati lasciando uno spazio per far passare la sposa, Miroku era già vicino a Kaede, lui indossava un kimono nero ma fatto di un tessuto molto pregiato e costoso, Rin, Shippo, Kohaku e Inuyasha erano in prima fila, ed ecco alcune ragazze suonavano i flauti, una dolce melodia usciva da quei strumenti e Sango iniziò a farsi vedere, tutti con un sorriso sul volto a vedere quella scena, una volta raggiunti la sacerdotessa e il suo sposo iniziò la cerimonia.

-:"Vuoi tu Sango prendere questo uomo come tuo sposo, amarlo e onorarlo, in salute e in malattia, in ricchezza e in povertà finché morte non vi separi?
-:" lo voglio"
-:" Vuoi tu Miroku prendere questa donna come tua sposa, amarla e onorarla, in salute e in malattia, in ricchezza e in povertà finché morte non vi separi?"
-:"lo voglio"
-:" che il Buddha possa sempre proteggervi, con il potere conferito io vi dichiaro marito e moglie"

Ed ecco Sango e Miroku sigillarono quella promessa con un bacio e tutti ne furono entusiasti.
Quella sera Rin pensava a quelle parole "finché morte non vi separi" l'idea che la morte li possa separare la rese un po' triste, ma poi ripensò alle parole di Shippo "se due anime sono legate anche dopo la morte il loro amore continuerà ad esistere" questo la rallegrò un po', ma la morte per lei era più vicina rispetto a quella di un mezzo demone o un demone completo, alla fine lei, era già morta per due volte, ma non ci sarebbe stata una terza occasione, sapeva che anche se avesse trovato qualcuno e si fosse sposata, la sua vita sulla terra sarebbe stata breve, e questo pensava che non le bastava. Chissà perché se lo chiedeva..

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