Dopo il collasso di John, Maddison chiamò aiuto e insieme ai suoi colleghi di lavoro, trasportarono il ragazzo fuori dall'hotel, cercando di fargli prendere un po' d'aria pulita, ma purtroppo non servì a niente. Aveva ispirato una grossa quantità di gas nocivo accumulato nei sotterranei e fu così che, in poco tempo, si ritrovò all'interno di un'ambulanza, attaccato ad una valvola d'ossigeno e con un paio di medici a cercare di stabilizzare il suo battito cardiaco ormai troppo lento anche solo per un piccolo svenimento, tutto questo mentre veniva trasportato all'ospedale più vicino.
Fortunatamente, nessun'altro si era fatto male.Maddison, seduta sul marciapiede che abbracciava sé stessa mentre osservava intorno con uno sguardo vuoto di emozioni.
I poliziotti stavano facendo evaquare l'edificio dalle ultime persone, mentre una pattuglia di vigili del fuoco era entrata all'interno per recarsi verso il seminterrato.
Il resto del quartiere era comunque molto affollato con persone di ogni tipo che si affacciavano dalle loro case, incuriosite, per vedere cosa fosse accaduto.
La ragazza guardò lo schermo del suo telefono che segnava già l'una di notte.
<Buona Vigilia...> parlò a se stessa rassegnata.
Una mano si posò sulla sua spalla massaggiandola appena, mentre qualcuno le si sedeva affianco. Rivolse lo sguardo verso quella persona e fu felice di constatare che si trattasse di Rylei. Dal suo sguardo sembrava tranquilla, come se non sapesse nemmeno che suo fratello stava avendo una corsa contro il tempo all'interno di un veicolo. E se lo sapeva, era molto brava a mantenere la calma.<Penso proprio che questo sarà il peggior Natale mai vissuto prima d'ora.> esclamò Rylei prima di sorriderle falsamente.
Maddison a quelle parole si rattristò ancor di più.
In quel momento sarebbe dovuta essere nella sua casa, insieme alla sua famiglia a festeggiare. Ma decise di fare di testa sua, ritrovandosi seduta su un marciapiede di Toronto a guardare, senza poter far nulla, un'hotel fantasma che pian piano cadeva a pezzi.
Riley scrutò attentamente il suo viso.
<Tu cosa avresti dovuto fare per Natale? Non è un caso che tu sia qui, vero?> le domandò con morbidezza.
<Frequento un'università negli Stati Uniti e per le festività vengo a trovare la mia famiglia o loro da me. Quest'anno sono capitata io, ma non è iniziata per niente bene questa vacanza. Non dista molto da Toronto il mio paese.> dopo queste sue rivelazioni, chiuse gli occhi, lasciandosi cullare dal vento gelido che le scompigliava i capelli.
Nonostante il tepore della giornata di Toronto, assunto per colpa dell'inquinamento, Maddison aveva freddo.
Non era mai stata una ragazza freddolosa.
Dopo qualche minuto le ragazze si alzarono con movimenti poco aggraziati. Maddison guardò nuovamente Riley provando per lei pena e dispiacere.
<Sei sicura di stare bene?>
<Si, non preoccuparti. Mio fratello è forte; se la caverà.> sorrise a trentadue denti.
'Non sembra un sorriso finto dopo tutto.'Dopo che i vigili del fuoco terminarono l'evaquazione, avevano proibito ai cittadini di entrare all'interno dell'hotel per almeno ventiquattro ore, così da smaltire il gas metano e riuscendo ad ispezionare i sotterranei la mattina seguente. Per il momento, tutti gli ospiti si sarebbero recati all'hotel più vicino senza pagare gli alloggi.
<Quando pensi di tornare a casa?> domandò Riley, mentre accompagnava Maddison verso il nuovo hotel.
La ragazza ci pensò per diversi istanti. Era finita alle strette.
Aveva deciso di combattere. Senza più tirarsi indietro.<Domani.> concluse.
E così fu.
La giornata successiva, Maddison riuscì a farsi restituire le valigie dal suo alloggio senza che entrasse lei personalmente.
Salutò Riley, promettendo che sarebbe tornata a trovarli; lei, d'altro canto, prese in carico il dovere di portare i suoi saluti al fratello John.
Tuttavia, alla ragazza avrebbe fatto piacere incontrare il signor Edward, riuscendo vivamente ad iniziare quella loro famosa discussione mancata, ma evidentemente non era destino.Mentre era in viaggio per tornare a casa, Maddison cercava di trovare le parole giuste per scusarsi con i suoi genitori, la zia Carmen, con Harry, con tutti.
Era sempre così complicato.
Inoltre, Harry continuava a rimanere sotto custodia finché i suoi genitori non si fossero decisi a pagare la cauzione. Non sarebbe uscito facilmente. Purtroppo era uno dei primi, se non il primissimo sospettato per la scomparsa di sua sorella. Aveva bisogno di prove concrete, di un avvocato e proprio di lei. Maddison era l'unica testimone, l'unica persona che, spendendo qualche parola in tribunale, avrebbe potuto salvargli i prossimi quindici anni.-
Quando finalmente arrivò a casa, zia Carmen fu la prima persona ad andargli incontro urlando di gioia.
<Oh MAD! Grazie al cielo sei tornata. Non volevo passare la Vigilia con questi due decelebrati dei tuoi genitori.> L'ultima frase la sussurrò, in modo che solo lei potesse sentire. Maddison si lascio scappare una risata, mostrando la sua fossetta sinistra. Nel mentre si quardò intorno cercando gli occhi furenti di sua madre e quelli impassibili di suo padre. Appena li scovò, smise di ridere e fece un sorrisetto furbo, facendo finta di niente.
<Ciao...> disse loro continuando a mantenere un contatto visivo.
Sua madre rimase comunque decisa, con le braccia incrociate al petto e lo sguardo cupo. Non come il padre che, non riuscendo a rimanere serio, si mise a ridere, beccandosi una gomitata sullo stomaco da sua moglie.
Così, rimasero solo in due. Si sfidavano.
Nessuna delle due avrebbe voluto perdere quel gioco di sguardi.
Data la situazione, zia Carmen decise di recarsi in cucina, trascinando con sé suo fratello.
La ragazza, ormai stanca della situazione creata decise di parlare.
<Senti mamm--><No! Ora tu ascolti me. Se sei tornata qui solo per startene da sola potevi dircelo. In questa casa solitamente si avvisa prima andarsene via senza neanche un messaggio! Capisco che sei adulta, vaccinata e quindi hai il diritto di andare via se tu volessi, ma almeno avvisaci. E inoltre, alla centrale di polizia dovevano ancora finire di interrogarti. Il tuo amichetto finirà in grossi guai se non avranno nessuna prova che testimoni la sua innocenza.> perse la pazienza sua mamma.
Maddison, che non aveva smesso di guardarla negli occhi, capì che tutto sommato sua madre aveva un lato da leader. Poche volte prima d'ora si era azzardata di alzare la voce. Questo la fece scoppiare a ridere, mandando ancor di più la madre in collera.
<Mamma non ti preoccupare, per Harry ho già un'idea per aiutarlo... Comunque non è il mio amichetto, è il fratello della mia amica. E domani io e te dobbiamo parlare. Mi avete tenute nascoste diverse cose in questi anni, non è così?!> Parlò Maddison prima di iniziare a salire le scale per poter darsi una rinfrescata senza dare il tempo a sua madre di dire qualcosa.Il resto della serata la passò in famiglia, con una tavolata di cibo e bevante strepitose mentre festeggiavano la Vigliglia di Natale. Non fecero più parola di quello che successe prima e fu un bene. Avrebbero continuato la loro conversazione in una altro momento, in un altro giorno.
-
La mattina seguente Maddison si trovò distesa sul suo letto, con il computer sulla pancia, cercando qualche film da vedere.
Poco dopo sua zia bussò alla porta entrando con un giornale in mano e un'espressione preoccupata.
<Maddison, in che hotel avevi detto di essere stata?> Domandò sempre più stranita.
<Sono stata al Omni Hotel, era carino perché?>La zia le mostrò il giornale e ciò che c'era scritto.
E Maddison per un attimo smise di respirare.
"Ritrovato cadavere nei sotterranei dell'Omni Hotel-Toronto"
'Il giorno del decesso di Edward Omni, avvenne quando le valvole a gas metano dell'hotel ebbero un malfunzionamento, o questo era quello che si pensava prima di ritrovare lo stesso proprietario dell'hotel deceduto con mani e unghie tagliate e sporche di ruggine. La domanda che i poliziotti ora si pongono è: È stato solo un caso che proprio quel giorno sia scoppiata una valvola a gas o semplicemente venne manomessa dallo stesso proprietario? 'Nella mente di Maddison ci fu solo quella strana conversazione avvenuta con Jhon prima di svenire.
"Come lo sapevi?"
Maddison mostrò il foglio che aveva tra le mani.
"Mentre stavo risalendo le scale, l'ho trovato per terra. Sono le istruzioni delle valvole, così sono corsa fin qui. L'unica cosa che non mi spiego è il perché fosse per terra, immezzo alle scale..." rivelò.
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Woodland Mansion (In Revisione)
Mystery / ThrillerMaddison Allen è una studentessa Canadese che frequenta l'università di Stanford, negli Stati Uniti. Per Natale, la ragazza decide di tornare a casa per festeggiare le vacanze con la sua famiglia. Il giorno prima della sua partenza però, durante la...