"VA' A QUEL PAESE!"

10 1 0
                                    

La cascata di fianco a me alzava un leggero venticello. Ero seduta ai piedi di uno di quei bellissimi alberi di ciliegio in fiore. Il venticello faceva muovere i rami, dai fiori si sollevavano alcuni petali che svolazzavano leggiadri nella piccola valle dove mi trovavo. [Perchè mi ricorda "Chiare, fresche e dolci acque"?] Il vento mi scompigliava i capelli e alcune volte girava le pagine del libro che stavo leggendo. Quando l'acqua della cascata s'infrangeva al suolo, alcune goccioline schizzavano, arrivando addirittura, portate dal vento, a inumidirmi il volto. C'era un silenzio paradisiaco interrotto solamente dallo scrosciare della cascata.

-EHI!!-

"Ecco, ho parlato" pensai.

Il mio migliore amico si sbracciava per farsi notare da me. Alzai seccata gli occhi dal mio libro e finsi di sorridere. Lo salutai con la mano, poi tornai al mio libro. Corse verso di me.

-Hey!- mi salutò allegro.

-Hey...- risposi io col naso appiccicato alle pagine.

-Senti, ti dovrei parlare...- iniziò a dirmi, io non lo stavo ascoltando. Si sedette accanto a me.

-COOSA??- gridai.

-Tranquilla, non ti devo dare cattive notizie...- mi disse.

Alzai di nuovo lo sguardo dalle pagine e lo guardai interrogativa: -Scusa, mi stavi parlando?- chiesi.

-Ma se mi hai anche risposto...- contestò[? Si può dire in italiano?] lui.

-Oh, no scusa, è che è successa una cosa pazzesca; quando avrò finito questo libro se vuoi te lo passo- risposi guardando le pagine del mio libro.

-No, grazie-

-Sicuro?-

-S...sì- mi rispose: -Dai, per favore ascoltami ti devo dire una cosa importante...-

-Ok, sputa il rospo- lo incitai.

-Ecco, io...- ebbe un attimo di ripensamento: -Io...-

-Tu...?-

-...mi chiedevo se...-

-"Se"...?-

-Ehm... ti piacciono le arance?- mi chiese tutto d'un fiato.

-Oh...- dissi un po' delusa: -Mmh... sì- risposi.

Vi chiedete perchè ero un po' delusa? Sinceramente speravo in una dichiarazione d'amore... mmh, forse è roba che si legge solo nei libri. Comunque, vedevo il mio migliore amico troppo pensieroso, non era un tipo serio, anzi al contrario era un tipo sempre allegro, cosa che mi piaceva molto di lui. Guardava per terra, i pugni serrati.

-Oh, VA' A QUEL PAESE!- disse.

Io non ebbi il tempo di dire qualcosa che mi mise una mano sulla guancia, l'altra sul fianco e mi baciò. Gli appoggiai una mano sulla spalla e lo allontanai un po'.

-FINALMENTE!- sorrisi allegra e ricominciai a baciarlo. Stettimo assieme per tutto il giorno.

Al tramonto mi portò mi portò nel punto esatto dove il fiumiciattolo si gettava dalla sporgenza dando vita alla mia amata cascata. Mi sedetti su un masso là vicino, lui si inginocchiò davanti a me e prese le mie mani tra le sue.

-Prima ti volevo chiedere se...-

-...se mi piacciono le arance?- scherzai io.

-Anche, ma soprattutto: vuoi stare con me?-

In un primo momento non risposi.

-Ehm, devo aspettare perchè tu mi risponda o sai già cosa dirmi?- mi chiese un po' a disagio.

-Eh, non ti nego che non so se risponderti "Sì" o "Il contrario di no"- gli sorrisi.

Lui ci mise un po' ad assorbire la risposta , poi sorrise a sua volta.

-Ti prego, ripeti la tua risposta perché ancora non riesco a crederci-

-SÌ!!- strillai buttandogli le braccia attorno al collo.

Inutile dire che amo ancora di più quella cascata.

(FINE.)

Storielle pucceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora