Capitolo 10

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La mattina seguente mi svegliai sentendo dei rumori. Mi guardai intorno:James non c'era. Poi sentii qualcuno entrare in camera e mi girai.

-Finalmente dormigliona. Sei sveglia.

-Mmmh, che ore sono?

-Sono quasi le 8.

-LE OTTO? ODDIO LA SCUOLA.-James mi guardò stranito.

-Oggi c'è sciopero.-a quelle parole mi rilassai.

-Ah.

-Vestiti.

-Perché? -mi ributtai sul cuscino.

-Ti porto a fare un giro.-mi disse sorridendo. Senza replicare mi alzai, presi i miei vestiti e mi ficcai in bagno. Dopo 10 minuti ero pronta. In camera James non c'era più così mi recai verso il salotto. C'erano altre persone insieme a lui. Di cui alcune già conoscievo. La notte precedente, non le avevo notate, ma c'erano degli altri miei compagni di scuola. C'era Clara, Melissa, Jacob (un fregnone direi), Marc ed altri. Mi salutarono con allegria.

-Ciao Kristal!-iniziò Melissa.

-Sai tutti parlavano di questa ragazza Lun, ma non pensavo fossi tu. Vieni ti faccio fare un giro del bosco.-poi intervenne James.

-Melissa lei sta con me.

-Andiamo James, povera ragazza, già a passare tutta la notte con te è difficile.-disse ridendo.

-Vieni Kristal-mi prese il polso e mi portò fuori di lì senza che Melissa potesse replicare; quando fummo più lontani iniziò a parlare.

-Melissa..gli piaccio. E di solito fa la pazza con le ragazze che mi si avvicinano, soprattutto se sono lupe.

Quelle parole mi fecero pensare. Cosa voleva farmi Melissa, prendermi, portarmi in un angolo e uccidermi se passavo un'altro secondo con James? Non ci volli pensare.

-Wow, sei ricercato da tutte-ironizzai.

-Non proprio da tutte. Da una no.-si girò per guardarmi.

-E chi sarebbe quest'una?-volevo stuzzicarlo un pò.

-La conosci molto bene. Capelli rossi, occhi grandi tra l'azzurro e il grigio, alta,ha un carateraccio.-a l'ultima frase scoppio a ridere e io feci un sorriso/smorfia.

-Già, e anche alla sua amica non interessi.-scoppiò a ridere.

-Chi Renderston? No, lei è arrivata.- non poteva dire una cosa del genere di Skie, lei non si è mai prestata ai suoi piedi.

-Skie non ti è caduta ai piedi, ricordalo.

-E va bene.-continuò a fare quel suo sorrisetto malizioso.

-Perché continui a sorridere?

-Perché sei bella.

Alzai gli occhi al cielo.

-Continua a sognare-gli dissi. Prima che mi rigirai mi prese il polso e mi portò a sé.

-Perché fai così? -mi era difficile parlare guardando i suoi occhi grigi stupendi, ma anche se avevo la voce tremolante riuscii a tirare fuori qualche parola.

-C-così come?

-Ti ho fatto un complimento prima.

-E per questo dovrei cadere ai tuoi piedi?

-No-continuò sorridendo-ma dovresti dirmi un grazie.

-Tu me l'hai voluto fare, non te l'ho chiesto io.

-Perché ti arrabbi?

-Perché so che il tuo primo scopo è quello di portarmi a letto e poi buttarmi come fossi un sacco della spazzatura. E io non te l'ho permetterò.-cercai di liberarmi ma lui mi teneva stretta.

-Non lo farei con te.

-E chi me lo dice questo?

-Ti ho salvata ieri. Non sarei dovuto entrare nell'altro territorio, è vietato. È una delle regole e potrei essere anche ucciso per questo. Se eri una qualcunque secondo te sarei venuto in tuo soccorso?

-Si, perché te l'ha chiesto Jeff.

-Jeff non mi ha chiesto niente. Se bisogna infrangere le regole, per avere un Lun nel branco, allora è meglio non averlo. Quel lupo, ti avrebbe portato dall'alfa, che se non avessi accettato da subito la sua richiesta, ti avrebbe massacrato.-

Quelle parole mi spaventarono. Non sapevo che aveva corso così tanti pericoli. Ecco perché aveva mentito a Jeff. Ora mi sentivo un pò in colpa.

Cosa avrei dovuto dirgli? "Oh scusa mi dispiace non lo sapevo", passerei per una stupida. Così gli feci una domanda che non avrei voluto fare.

-Allora perché per te non sono una qualcunque?

Mi guardò negli occhi, aprì la bocca ma poi la rischiuse. Non mi rispose. Così intervenni io, soprattutto per far capire a me stessa quanto ero stata stupida a credere che fosse davvero interessato a me.

-Come immaginavo. Ora devo andare a casa.-mi staccai dalle sue braccia e corsi per vari metri senza rigirarmi, anche se il desiderio era molto forte. Tornata a casa, volevo chiamare Skie per raccontarle tutto. Ma non so come l'avrebbe presa, non mi avrebbe mai creduto. Così pensai di raccontarle solo ciò che era successo con James inventando un pò, ma poi mi accorsi di sapere già cosa mi avrebbe detto:avrebbe voluto che non parlassi più con James, che non dovevo pensare una cosa simile, cioè che a lui potessi veramente piacere perché lui le ragazze le scopa soltanto, e non fa altro. In pratica per lei James è uno stronzo che ci prova con tutte a cui devo stare alla larga. Anche se sapevo che era così, non volevo sentire quelle parole, perché in fondo volevo illudermi ancora un pò che James potesse cambiare. Una spiegazione di ieri a Skie glie la avrei dovuta sempre dare, però. Così la chiamai e le raccontai solo una piccola parte dell'accaduto; e come immaginavo mi disse subito di stare alla larga da lui, in maniera più preoccupata.

Spazio autrice:
Ecco un'altro capitolo. Spero che vi piaccia. I prossimi capitoli saranno ancora più interessanti. Le visualizzazioni stanno aumentando e sono felicissima! Continuate così e votate e commentate!
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