3.

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Il viaggio di ritorno fu abbastanza silenzioso, la tensione tra me e Mads era salita

«ascolta Mads, Jaden mi ha solo aiutata, non è successo nulla» ero davvero dispiaciuta

«non preoccuparti, non avrei motivo di essere gelosa, non vi conoscete» mi sorrise falsamente per poi tornare seria. Avani mi lanciò un'occhiata.

Arrivammo alla fine a casa mia, mi chiedevo che cosa ci facevamo lì «ehm perché mi avete portata a casa? Non andiamo a mangiare?» ero abbastanza dubbiosa

«noi dobbiamo andare a fare una cosa e tu non puoi venire» guardai Mads stupita, era lei che guidava

«ah okay, be ciao allora ragazze» scesi dalla macchina e le vidi sfrecciare via subito.

Ci ero rimasta male, non capivo perché non potevano portarmi con sé. Mads era evidentemente arrabbiata con me, anche se non ne trovavo il motivo. Stavo per entrare dalla porta quando mi squillò il telefono

«pronto?»

«sono Jaden, sei a casa vero?»

«dal tuo tono non sembri stupito..si sono a casa»

«passo a prenderti, aspettami» mi chiuse la telefonata in faccia.

Aspettai 10 min poi vidi una macchina avvicinarsi a casa mia, era lui. Mi fece segno di salire di fianco e così feci.

«come sapevi che ero qui?» mise in moto la macchina e partí

«conosco Mads, sapevo che ti avrebbe lasciata qui. Dovrebbe smetterla di fare certe cose, lo fa con tutte»

«ma perché lo fa? Non ho fatto niente cavolo!» ero abbastanza stufa del suo comportamento

«ha paura di perdermi, non hai mai avuto paura di perdere qualcuno?» mi girai a guardarlo.

Veramente una persona l'avevo persa, proprio quella che mi aveva dato il braccialetto ormai consumato. Non risposi alla sua domanda, mi girai a guardare fuori dal finestrino e basta.

«comunque non dovevano fare niente, avevamo tutti appuntamento alla hype, con gli altri» lui proseguì senza chiedermi niente

«perché non sei con Blake e tutti gli altri?» mi girai verso di lui

«dovevo passare a casa a prendere una cosa prima e poi sono venuto da te»

«perché» mi guardò un secondo negli occhi e poi tornò a guardare la strada

«non lo so».

Poi il silenzio si impossessò della macchina. Quel ragazzo era strano, ancora non capivo perché quando era da solo cambiava il suo modo di fare, era quasi..dolce.

Lo guardai di nascosto, aveva dei lineamenti a dir poco perfetti, i suoi capelli erano tutti in disordine, mi chiedevo se il colore nero fosse il suo naturale, anche se avevo qualche dubbio. I suoi occhi erano fissi sulla strada, era talmente concentrato che muoveva solo la mascella.

«non sopporto la gente che mi fissa» sgamata, arrossii subito

«forse lo fanno per un motivo»

«e quale sarebbe il tuo?» non risposi e lui sorrise.

Quando si fermò guardai subito la casa da parte a noi, era un palazzo praticamente, in quanti cavolo ci vivevano lì dentro?!

Scendemmo dalla macchina e suonammo al capannello

«chi è?» non riconoscevo la voce

«sono Jaden, c'è anche Claire» la porta si aprí e notai subito un ragazzo moro, subito dopo ne arrivò un altro che assomigliava un sacco al primo. Ci fecero entrare

Can't escape it everDove le storie prendono vita. Scoprilo ora