"Tu per me..?"

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"Allora? Che ti ha detto?"

"Tra un mese ci sarà la riunione!"

I suoi occhi luccicano dalla gioia. Il suo sorriso le occupa il viso.

"Sì!"

Di scatto mi raggiunge dall'altra parte del tavolo e mi fa alzare in piedi dalla sedia con forza. Prende il telecomando e fa partire la musica. Cantiamo e balliamo, ci divertiamo e il tempo passa velocemente.
Arriva subito la sera. Senza che noi ce ne accorgiamo il sole e la luna si erano già scambiati di posto.

"Bionda che mangiamo?"

"Ordiniamo due pizze?"

"Ottimo, Margherita per te giusto?"

"Giusto"

Poco dopo arriva la pizza. Lei una margherita, semplice, come lei. Io una capricciosa, forse un po' come il mio carattere. Molte volte non mi vanno bene delle cose e mi comporto da bambinona, ma la capricciosa è anche formata da diverse verdure, io infatti sono piena di diverse emozioni e sentimenti.
Sembrano fatte apposta per noi.

"Najwa ora io devo tornare a casa."

"Cosa? Perché?"

"Non voglio disturbare, ci sentiamo domani."

"Non disturbi, anzi. Sono sempre sola. Teo ormai ha iniziato a lavorare e riesce a permettersi una casa tutta per lui. Rimani"

"Ma non ho niente, dovrei tornare a casa per prendermi il cambio di vestiti, asciugamani e il resto."

"Giusto..tranquilla."

Ci rimango male, speravo di convincerla. Il mio viso cambia espressione e i miei occhi esprimono solitudine e tristezza.
Maggie rimane a guardarmi e la sua espressione emana sensi di colpa, come se volesse rimanere ma non può.

"Vieni da me?"

"Cosa?"

Mi prende di sprovvista, sorpresa.

"Vieni a casa mia un paio di notti o di più, passiamo qualche giorno insieme. Alla fine non ci vediamo da più di un anno."

"Sicura? Non voglio che tu ti senta obbligata."

"Sicurissima."

Corriamo in camera da letto e preparo un paio di pigiami, l'intimo, dei completi per la sera e un paio di tute per stare comoda in casa. Metto tutto in un borsone e scendo di sotto saltellando per gli scalini.
Dopo un'ora di macchina arriviamo a casa sua. Circondata da campi verdi e fioriti.
Mi accoglie un profumo fresco di rose.

"Ti sei sistemata bene vedo"

"Già"

Abbassa il viso imbarazzata, mai l'avevo vista così.

"Naj io ho solo una camera matrimoniale dove di solito dormo solo io, quindi dovremo dormire insieme. Non ti dà fastidio, giusto?"

"Tranquilla, l'importante che non dia fastidio a te."

"Scherzi? Certo che no."

Lo dice sicura, decisa, come se fosse ovvio!

"Dai saliamo, devi sistemarti le cose. Ho una parte di armadio libera, metterai tutto lì."

"Oh perfetto"

Mi sento a casa. Non mi sembra quasi di essere da una mia "amica".

Ci mettiamo il pigiama e laviamo i denti. Lei appena tocca letto crolla, io invece non riesco a dormire. La guardo mentre si riposa. I suoi lineameamenti, le sue labbra, il suo naso. È...perfetta. I capelli le coprono il viso e si espandono sul suo cuscino. Mi addormento dopo un'oretta ammirando questo angelo.

"No! Non farlo!"

Emette un urlo e di scatto la abbraccio, senza pensarci, quasi d'istinto. Mi stacco dopo qualche secondo e mi siedo sul letto appoggiando la schiena alla testiera.

"Cazzo Bionda. Che sogni fai? Mi hai fatto venire un infarto."

"Scusa. Ho sognato di essere con te in una sparatoria e che un nostro compagno per vendicarsi ti sparava."

"Ovvio, muoio sempre io"

Si mette a ridere, ma senza fare rumore, si trattiene a momenti.
Le sposto i cappelli che si erano posati sopra il suo volto adagiandoli dietro il suo orecchio. Per alcuni secondi i nostri sguardi si bloccano. Sembrava che ci stessimo parlando con la mente.
Io quasi avevo paura che infondo ai miei occhi lei riuscisse a leggere quel poco che provavo per lei. Mi spaventava il pensiero di rovinare la nostra "amicizia".

"Bionda io cosa sono per te?"

Mi rendo conto solo pochi secondi dopo che l'avevo detto ad alta voce.

"Tu per me? Beh inizialmente il nostro rapporto era un po' come Maca e Zule..

Sapevo che avrebbe risposto così, cosa mi aspetto da lei.

"..ma in questi giorni ho capito che sei qualcosa di più, quasi un'amica importante direi. Io, invece, cosa sono per te?"

Cavolo, e ora cosa dico? Una balla? Non sono pronta a questa domanda.

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