| UGUALI MA DIVERSE |

"Cosa provi?"

Dall'ultimo incontro con Maggie sono già passate due settimane.
Ultimamente io e Alba abbiamo passato molto più tempo insieme e stare con lei ha fatto un po' incenerire i miei sentimenti per Maggie.
Quando ripenso a quei momenti, Alba mi distrae, preferisce che io pensi a lei e che non ritorni a soffrire.
La sua risata mi attraversa le orecchie e rimbomba tra i corridoi del centro commerciale di Madrid.

"Najwa vieni, guarda che carino quel vestito."

"Sì, eccomi"

Alba indica con il suo dito un vestito in vetrina. Lungo, rosso, brillantinato. Insomma, Stupendo.

"Dai provatelo, scommetto che ti sta benissimo."

"No, non sono in vena di vestiti."

"Ma smettila"

Giro il mio sguardo verso il suo viso e sporgo un sorriso.

"Cavolo i camerini sono tutti pieni."

Da infondo il corridoio dei camerini vedo una ragazza. Chioma bionda, magra, sexy...e indossa lo stesso vestito che mi voglio provare. Dallo specchio noto che questa ragazza mi fissa.
Quello sguardo. Lo riconoscerei ovunque.

"Alba non sono sicura mi piaccia. Anzi proprio non mi piace sai? Non vale la pena provarlo."

"Non dire cavolate. Vai e provalo"

Un camerino si libera accanto a quello di Maggie e di fretta entro dentro e mi cambio. Il cuore mi batte a mille, solo pensare che lei è a pochi passi da me mi fa perdere il controllo.
Amo questo vestito. Fa risaltare i miei occhi e delinea le mie forme.

"Mamma mia."

"Cosa?"

"Naj stai benissimo, dai vieni fuori fatti vedere bene."

"No Alba, no"

Neanche il tempo di finire la frase che mi ritrovo davanti allo specchio. E accanto a me c'è Maggie con lo stesso vestito che indosso. Alba solo ora si è accorta della presenza della biondina.

"Oh...Ciao Maggie.."

"Ciao Alba"

Le farfalle tornano a sconfiggere tra di loro, ma il dolore vince. La testa inizia a pulsarmi e l'ossigeno sembra mancare. Mi cambio e vado a passo svelto fuori dal negozio.

"Najwa, aspettami!"

Mi sento prendere da un braccio e finisco direttamente su Alba, che mi circonda con le sue braccia.

Alba mi riaccomapagna a casa e ritorno alla mia monotona vita. Teo riesce a gestire già da solo la situazione dell'operazione ed è tornato a vivere nel suo appartamento in centro a Madrid.

Mentre mi tolgo le scarpe noto che Alba sta ripartendo e quel vuoto ritorna in me. Forse però ora il vuoto è occupato da qualcun altro.
Corro fuori scalza e inizio a sbracciarmi finché noto che la macchina si ferma. Lei esce dalla macchina e si volta verso di me con aria confusa.

"Che c'è Najwa?"

"Rimani qui"

In questo momento l'unica cosa di cui ho bisogno è stare con Alba. Lei mi fa stare bene. Non mi ferisce e non mi allontana per cavolate.

Tutta la sera la passiamo tra le risate e l'alcol che ci circola nel corpo. Finalmente spensierata.

Molte volte pensiamo che la persona di cui più siamo innamorate sia la nostra anima gemella. Secondo me in parte questa cosa è falsa. La vita ci riserva cose inaspettate, per questo dobbiamo viverla bene.
Io non avrei mai pensato di dirlo ma...una cosa inaspettata è successa questa sera.
Perché dovrei stare con una persona che mi fa soffrire e rimanere amica con una che mi rende realmente felice?

Un sorso mi scende lungo la gola accompagnato da altre risate e dal bruciore del fumo che si allontana nel vento.

"Alba"

"Dimmi Naj"

"Sai, credo di aver capito cos'è l'amore"

"Che cosa stai dicendo Naj"

"Che non sono innamorata di Maggie"

"Oh...meglio, così non soffrirai più, no?"

"Sì..ma non è questo il punto."

"Allora qual è?"

Seduta sull'erba, appoggiata sul muro di casa, guardando la luna, fumando e bevendo, mi volto verso lo sguardo ancora più confuso di Alba, che ben presto si ritrova incollato al mio. Le sue morbide labbra si muovono lentamente sulle mie, in un bacio così...perfetto oserei dire.
Un sorriso si stampa sul volto di entrambe mentre ci guardiamo negli occhi.
La mia mano le accarezza il viso e la sua ancora mi tiene il collo.

"Ho sonno."

Lo dico stampandole un veloce e schioccante bacio sulle labbra e iniziando ad alzarmi in piedi. Lei ancora confusa mi guarda e torna ad osservare il cielo.