"Per me è importante"

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"Teo! Stai bene tesoro?"

"Sì mamma"

"Allora? Che cosa è successo?"

"Ero in moto con Andrés e un signore da dietro si è avvicinato troppo, allora Andrés ha accelerato ma il tizio ci ha tagliato la strada e siamo finiti per terra. Per fortuna che dei tipi ci hanno aiutati e siamo arrivati fin qui con loro."

"E..questi tipi dove sono?"

"Sono all'entrata. Hanno dei giubbotti neri e dei cappelli sempre neri con una scritta bianca."

"Dopo andremo a ringraziarli."

Gli occhi iniziano a bruciarmi e le lacrime escono senza che io possa far niente per fermarle. Teo me le asciuga e poco dopo essermi ripresa noto che Maggie ancora non è entrata.

"Bionda, non entri?"

Annuisce ed entra. Prende una sedia e si mette di fianco a me.

"Teo, allora? Sei preoccupato per l'intervento?"

"Un po', spero vada tutto bene."

"Tranquillo, anche mio padre ci è passato. Andrà tutto bene. Ha avuto bisogno di assistenza per qualche mese, ma ora sta bene."

Maggie si volta verso di me e mi sorride. Mi perdo ogni volta nel suo sguardo.
A risvegliarmi è la voce del dottore che ci chiede gentilmente di accomodarci fuori in attesa dell'operazione.

"Teo ora noi dobbiamo andare. Devo prendere tutte le mie robe e riportarle a casa mia. Ero da Maggie in questi giorni. Tu però hai bisogno di assistenza quindi starai per qualche mese con me."

"Certo mamma, ti voglio bene."

"Anche io tesoro"

Camminiamo per uscire dall'ospedale, ma mi soffermo sul pensiero dei due signori che hanno aiutato mio figlio e Andrés.

"Bionda aspettami qua."

"Ma dove vai?"

Mi dirigo con passo veloce verso i due tipi che appena mi vedono si alzano in piedi di scatto.

"Signora Nimri.."

"Signori..grazie per aver aiutato mio figlio e il suo amico, davvero."

"È stato un piacere."

"Se vi piace l'idea possiamo cenare insieme una sera. Io, voi, la mia amichetta là in fondo,.."

Dico facendo cenno con la testa verso Maggie.

"..Maggie, e mio figlio."

"Certo! Sarebbe un'ottima idea!"

"Perfetto, vi lascio il mio numero, così ci mettiamo d'accordo per l'ora e il giorno."

"Certo, grazie"

Scrivo in due bigliettini il mio numero e li pongo ai signori. Ci salutiamo e torno contenta da Maggie.
Vado direttamente verso l'uscita senza neanche vedere che Maggie non capiva ancora cosa fosse successo.

"Naj scusa ma che fai?"

"In che senso Bionda?"

"Quei due chi sono?"

"Sono i signori che hanno aiutato Teo e il suo amico.
Oh e sei invitata ad una cena."

"Come? Dove e quando?"

"Non lo so. Gli ho lasciato il numero così da organizzarci"

"Ovvio. Da quando un'attrice famosa dà il numero solo se necessario? Tutti lo distribuirebbero in giro."

"Ascolta se non vuoi venire Amen, ma per me è importante, okey?"

Me ne vado quasi offesa. Io faccio di tutto per lei e a lei dà fastidio venire ad una cena?

"Najwa scusa. Non volevo farti arrabbiare o offenderti, semplicemente non voglio che quei tipi magari diano il tuo numero in giro. Sai quante informazioni si possono ricavare da un numero? Possono anche scoprire dove vivi! Io non voglio che ti succeda qualcosa, ti voglio bene e perderti mi farebbe stare male, molto."

Durante questo discorso ero immobile, davanti alla porta d'entrata che continuava ad aprirsi e chiudersi per colpa della fotocellula, dandole le spalle con lo sguardo verso il pavimento, lucido e cerato.
Vado da lei e la abbraccio, la abbraccio come se avessi bisogno di qualcuno, come se la mia vita felice che si può venere nei social non fosse così. Io non ho bisogno di qualcuno, io ho bisogno di lei.

"Najwa tu non puoi aiutare Teo da sola per mesi, abbiamo pure le riprese di El Oasis. Non puoi farcela. Per farmi perdonare starai da me per il tempo che serve a Teo per riuscire a camminare di nuovo "normalmente"."

"Sicura?"

"Sì. Io dormirò nel divano e tu starai con Teo nella matrimoniale, va bene?"

"No, il tuo divano è largo e Teo ha bisogno di dormire da solo per avere spazio."

"Va bene per me, basta che voi stiate bene."

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