| UGUALI MA DIVERSE |

"Febbraio 2020"

È già da 6 mesi che registriamo. Sono già 6 mesi che io e Maggie teniamo segreta la nostra relazione. A Teo non ho ancora detto niente. Anche se dovremmo dirglielo..

"Najwa"

"Dimmi tesoro"

"Quando pensi di dire a Teo della nostra relazione"

"Non lo so, in questo periodo è molto preso per la scuola e non vorrei scombussolarlo"

"Lo so, ma non puoi andare avanti a mentirgli"

"Si hai ragione"

Prendo il telefono poggiato sul bancone e scrivo un veloce messaggio a Teo.
"Tesoro, quando torni parliamo"

"Va bene mamma. Oggi la Proff. Fernández mi vuole interrogare"

"Buona fortuna. Quando torni mi fai sapere com'è andata"

Nervosa e stressata lancio il telefono sul divano e ritorno a Maggie.

"Tu vieni con me"

"Cosa?"

"Tu vieni a prendere Teo a scuola con me. Di solito va in corriera fino al suo appartamento. Ma oggi lo dobbiamo andare a prendere"

"E perché dovrei venire?"

"Perché gli devo parlare di noi due"

"Puoi farlo anche senza di me"

"Non fare storie"

Sbuffo e mi butto sul divano.

"Va bene vengo anche io"

Accenno un sorriso e le afferro il braccio facendola cadere su di me appiccicandoci in un lungo e appassionato bacio.
A fermarci è un bussare alla porta di ingresso.

"Aspetti qualcuno?" Me lo sussurra che quasi non si sente.

"No...vai di sopra. Muoviti"

Maggie corre al piano superiore e io mi dirigo nervosa verso la porta.

"Alba sei tu. Che infarto"

"Sì sono io"

"Ma che ci fai qui?"

"Ero passata a farti visita. Maggie è qui?"

"No"

"Ah no?"

Prende il telefono e mi mostra una nostra foto fatta mentre ci baciavamo poco prima dalla finestra della cucina.

"Maggie!"

"Okey, Maggie è di sopra"

"Falla scendere"

"Tesoro scendi!"

"Tesoro?"

Mentre Alba mi guardava divertita, scende lentamente una persona dalla chioma rossa, che indossa vestiti da donna delle pulizie e con delle ciabatte viola.

"Maggie ma che fai?"

"Ah Alba..sei tu"

Alba scoppia in una risata accompagnata da un battito di mani consecutivo.

"Mag, vai a vestirti"

"Sì, torno subito" dice abbassando il capo.

Seguo il tragitto di Maggie finché scompare dietro la parete.

"Quindi ora vivete entrambe qui?"

"No, è venuta qui per il weekend"

"Ah, capisco. Ma è ufficiale quindi? State insieme?"

"Sì, penso di sì"

"Ah.."

"Perché? Che succede?"

Senza più capirci niente mi ritrovo involontariamente e forzata a stare incollata al viso di Alba. Lei si muove su di me e io non reagisco, cercando ancora di comprendere l'accaduto.

"Alba ma che cazzo fai?"

"Scusa, non so cosa mi sia preso davvero"

"Alba vattene"

"Najwa.."

"Vai via"

Senza neanche degnarmi di uno sguardo esce di casa e sbatte la porta alle sue spalle.

Le mie mani tremano e i brividi mi fanno venire la pelle d'oca.
Mi volto verso le scale e noto che Maggie sta scendendo in velocità.

"Najwa devi andare"

"Cosa? Dove?"

"C'è stato un problema"

"Ti accompagno"

"No vado da sola"

"Aspetta Magg-"

Non finisco la frase che già mi ha chiuso la porta in faccia.
Non ci ha vista. L'avrei sentita alle mie spalle. È impossibile che l'abbia scoperto.

Ancora persa nei miei pensieri prendo il telefono e trovo un messaggio di Ivan che mi ricorda le registrazioni di domani.
Io visualizzo e non rispondo. Non ho voglia di socializzare in questo momento.
L'unica cosa di cui ho bisogno è sapere che cosa è successo a Maggie.

"Maggie appena puoi scrivimi, voglio vederti"

Il telefono risulta spento e il messaggio non le arriva.