"Carlos! Da quanto tempo non ci vedevamo!"
"Najwa, che piacere rivederti!"
Carlos è una delle poche persone con cui posso essere me stessa, oltre Alba.
Ci sediamo tutti a tavola e poco dopo Maggie è Ivan si recano al nostro tavolo. Lei si siede di fronte a me guardandomi con uno sguardo quasi come se non fosse successo nulla. I miei occhi la inquadrano perfettamente e capisce quello che intendo.
"Najwa possiamo parlare un secondo?"
Alba, seduta accanto a lei, mi tira un'occhiataccia e annuisce con la testa, obbligandomi ad accettare.
Ci spostiamo vicino alle porte dei bagni, coperte da separè, dividendo la sala del ristorante dalla zona bagno e cucina.
"Seriamente? E? Seriamente lasci Vis a Vis per le Ragazze del Centralino? Lo sappiamo entrambe che odi quel ruolo."
In questo momento i suoi occhi mi percorrono l'anima, e sembra che stia capendo che, oltre alla rabbia che sto tirando fuori, c'è anche del dolore e della delusione.
"Najwa posso spiegare.."
"Spiegare cosa, Maggie..Cosa?!"
"Smettila di urlare! Se ci siamo allontanate è per non farci sentire, capito?"
"Quindi vuoi dirmi che se io avessi fatto ciò che hai fatto tu, tu al posto mio saresti serena? E?"
"Najwa, ho accettato il posto in El Oasis."
"Rispond-"
In quel momento mi si bloccano le parole e il fiato che stavano per uscire con rabbia dalla mia bocca ancora una volta. Abbasso istintivamente il tono di voce e il senso di colpa che mi controlla.
"Cos'hai detto?"
"Lascio le Ragazze del Centralino."
"Oh..mi dispiace davvero non lo sapevo. Ho ascoltato solo l'inizio della conversazione e sembrava che tu volessi tutt'il contrario del posto di Macarena."
"La prossima volta allora vedi di farti gli affari tuoi, faccio solo brutte figure con te."
Mi volta le spalle e ritorna al tavolo mentre tutti la osservano, curiosi di capire com'è finita tra noi. Alba fa per bloccarla, senza successo.
La vista mi si annebbia e le lacrime mi rigano il volto.
Alba mi viene in contro afferrando le nostre borse in velocità. Mi strattona dal braccio e mi porta verso l'uscita."Allora? Che cazzo è succeso? E?"
Non riesco a far uscire le parole di bocca. Solo lacrime continuano ad abbandonare i miei occhi.
"Najwa...parla!"
"Io, io mentre voi eravate usciti..."
Parlo sforzandomi, mangiandomi alcune delle parole, tagliando il discorso.
"Maggie diceva a Ivan che...che non avrebbe fatto..nie...niente, dopo El Oasis. E che avrebbe fatto..carriera con le Ragazze del...del Centralino."
"Continua, non può essere finita così."
"Mi sono arrabbiata...infatti le ho urlato...urlato in faccia con tutta la rab...rabbia che avevo, tutto ciò che provavo. Infine ha detto che aveva...accettato il ruolo di Maca..Macarena in El Oasis e che mi sarei dovuta fare i fat..fatti miei e che con me fa solo brutte..figure."
Piango ancora a singhiozzi, come quasi mai mi è capitato. Ora ho un vuoto dentro di me. Chiunque potrebbe occuparlo, ma mai del tutto come Maggie ha fatto.
"Ei, Ei, Ei. Calmati. Era un momento di rabbia. Siete amiche da più di quattro anni. Non potrebbe arrabbiarsi per una di queste cavolate, dai."
Rimango muta. Mi risistemo il trucco e torniamo a tavola. Gli altri stanno già mangiando, ovviamente non avrebbero aspettato per uno stupido teatrino.
Ordino un pesce con delle verdure che mi arriva poco dopo.
Maggie sta ancora di fronte a me. Non ci siamo degnate di uno sguardo neanche per un secondo da quando sono tornata.
Metto in bocca i primi bocconi, ma il corpo rifiuta tutto. Di scatto corro in bagno, seguita da Alba e Carlos, preoccupati per come sono messa, e butto tutto dentro il gabinetto."Najwa, tutto bene, cosa è successo?"
"Carlos, vai tranquillo. Torna in sala, mi occupo io di lei."
Carlos mi lascia un bacio sulla fronte e torna a lavoro.
Sono seduta nel pavimento del bagno e Alba sta accovacciata accanto a me. Il mio sguardo sta basso, punta un luogo tra due piastrelle, un buco. Come quello che mi ha lasciato Maggie.
Alba mi afferra il viso delicatamente portando i miei occhi all'altezza dei suoi."Ei..ti devi calmare. Parlerò io con Maggie. Si risolverà tutto."
Accenno un leggero sorriso, mentre lei mi aiuta a rialzarmi.
Le mie braccia si incatenano intorno alla sua schiena. Le sue mani mi accarezzano lungo la spina dorsale per rassicurarmi, con lei sono protetta.
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| UGUALI MA DIVERSE |
RomanceUn giorno arriva a Najwa una chiamata che le cambierà la vita. P.s. Questa storia è tutta fonte di mia fantasia, niente è reale.🤭 PUBBLICHERÒ TUTTI I GIORNI🧏🏻♀️