Capitolo 3

407 55 3
                                    

-La frase che hai detto prima, qual'era il suo significato?- chiesi dopo un pò che camminavamo.

-Semplice, era l'ingresso del portale di Auria. Ricordi quando sei svenuta? Io ti ho teletrasportato.

-Ma... com'è possibile? Auria, teletrasporto, portale, che cavolo significa tutto questo!? Sono così confusa!- Dissi mettendomi le mani in testa e guardando il cielo opaco, simile a quello di una mattina invernale.

-In questo momento sei confusa, ma poi capirai: prima di tutto devi sapere che Auria è il luogo in cui ci troviamo in questo momento, seconda cosa: il teletrasporto è avvenuto quando mi hai toccato, terzo: il portale l'ho aperto io, in quanto guardiano.- mi spiegò paziente.

Ma se il teletrasporto era avvenuto quando l'avevo toccato lui è...

-IL CAVALLO!?- urlai stupita.

-Esattamente, non posso dirti tutto, perché non sei pronta, ma devi sapere solamente che tutti gli abitanti di Auria, ovvero gli Auriani sono in grado di farlo, è la nostra abilità. Naturalmente non tutti possono trasformarsi in un cavallo come me, visto che dipende dal carattere della persona.-

Sapere tutte quelle cose mi lasciarono senza parole, ma ero troppo assetata di curiosità per stare in silenzio:

-Dipende dal carattere?- chiesi

-Esattamente, visto sono... come dire? Sono un guidatore, guido la gente, per questo motivo ho la personalità di un cavallo. E poi, ho anche uno spirito libero proprio come uno di questi animali...-concluse guardando in alto.

-Vecchietto, a proposito, come ti chiami?- chiesi.

-Oros...-

-Mmh...- non sapevo dire altro, la conversazione era ufficialmente conclusa.

Abbassai lo sguardo verso i miei piedi e verso il terreno erboso.

Il paesaggio sembrava sempre uguale, non cambiava di una virgola e ben presto mi stufai di camminare, ma la voglia di saperne di più era troppo forte e mi indusse a continuare.

E se invece non avessi dovuto fidarmi? Se avessi sbagliato?

Quel pensiero terribile invase di nuovo la mia mente.

Guardai Oros dall'alto e osservai per un pò i suoi occhi azzurri che si confondevano con il cielo, così rassicuranti e dolci.

Mi sembrava impossibile che una persona cattiva potesse possedere quei occhi.

Se diceva la verità dovevo dargli una possibilità e poi se mi avrebbe mentito avrebbe ricevuto un bel calcio nei coglioni.

Sapevo come difendermi, un vecchietto non poteva essere più veloce e forte di me!

                                     

                                                                                  *******

-Siamo arrivati?- chiesi annoiata dopo un pò di tempo.

-Puoi gioire adesso, guarda là in alto!- disse Oros indicandomi qualcosa con un dito.

Guardai nella direzione che mi aveva indicata e rimasi a bocca aperta.

Non potevo crederci! Davanti a me si ereggeva uno splendito palazzo altissimo.

Allora quello che mi aveva raccontato era tutto vero!

-E che ci facciamo ancora qui? Corri!- Urlai correndo per l'immenso prato.

-Sono molto vecchio ma se mi salissi in groppa faremo prima!- mi urlò di rimando.

Alla proposta fui un pò sorpresa ma accettai lo stesso.

Improvvisamente Oros si mise a correre, fece un salto enorme e subito dopo era il cavallo che avevo incontrato sotto l'albero.

Con un pò di difficoltà riuscì a salirci sopra e aggrappandomi alla sua criniera, dissi:

-Vai! Più veloce del vento!-

La presceltaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora