Capitolo 9

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Dopo quella visita al giardino botanico, la regina mi riaccompagnò in camera mia.

Avevo tutto il pomeriggio libero e non avevo niente da fare.

Feci un tour della mia camera, ma annoiandomi rinunciai e mi distesi sul letto.

Non potevo certo dormire, visto che ero più sveglia e in forze di un gallo.

Se avessi potuto mi sarei arrampicata in cima ad un tetto e avrei potuto sostituirlo nel suo ruolo da sveglia.

Siccome non avevo niente da fare fantasticai per un pò finché non mi venne in mente la splendida  idea di fare un giro fuori, per Auria.

Ma mi vergognavo a chiederlo a qualcuno, quindi decisi di andarci sola, in gran segreto.

La mia testa mi ripeteva di non far cazzate, ma il mio spirito aveva sete d'avventura, e si sa che non gli si può negare niente, proprio come un bambino viziato.

Se ero astuta, cosa che ero, potevo percorrere al contrario la strada che avevo fatto per arrivare qui, senza farmi vedere dalle guardie.

Mi alzai dal letto e misi sotto la coperta un gran orsacchiotto per poi ricoprirlo, facendo in modo da sembrare che ero io mentre dormivo.

In effetti era lungo quanto me e quelli del palazzo potevano abbocarci.

Quella mia "escursione" poteva sembrare una fuga, ma non potevano farmi niente visto che ero la prescelta!

Aprì silenziosamente la porta che per fortuna non cigolò e scesi in punta di piedi le scale fino al primo piano.

Mi fermai un attimo per controllare se c'era qualcuno, ma per fortuna era un momento di cui potevo aproffittare, quindi attraversai velocemente il corridoio.

Adesso mancava poco e sarei giunta al corridoio principale, quello con il portone che mi avrebbe condotto fuori dal palazzo.

Non c'era nessuno intorno, cosa molto strana perciò ne approffittai e corsi fino all'ingresso.

Con forza aprì il portone e potei finalmente rivedere la luce del giorno.

Faceva abbastanza caldo fuori e il cielo era sereno e poco nuvoloso.

Chiusi dietro di me la porta e scesi i gradini.

Neanche in giardino c'era nessuno e questo mi fece pensare a dove fossero finiti.

Beh, dovevo approffittarne.

Stranamente anche il cancello era aperto, quindi corsi per raggiungerlo.

Ma sbattei violentemente contro qualcosa o qualcuno.

Non mi feci male, ma chiusi lo stesso gli occhi per la paura.

-Tutto bene?- mi chiese una voce maschile.

Mi accorsi solo ora che qualcuno mi teneva per le spalle, perciò alzai lo sguardo e incontrai gli occhi verdi di un ragazzo dai capelli neri e l'espressione sorpresa.

-Sì, v-va t-tutto b-bene...- balbettai arrossendo e staccandomi da lui.

Era più alto di me e sembrava pure più grande ed era anche dannatamente carino.

-Dove stavi andando?- mi chiese.

Istintivamente pensai che fosse una guardia e mi spaventai moltissimo.

-Da nessuna parte, volevo fare solo un giro...- risposi mortificata.

-Non vieni al compleanno della principessa Ramona?-mi chiese lui.

-Ah... compleanno? Sì! Ehm... ci stavo andando proprio ora...- risposi cercando di apparire convincente.

Lui mi guardò stranito, ma poi disse: -Mmh... okay... comunque io sono Kyle, piacere di conoscerti!- disse poi, offrendomi la mano.

-Karol... piacere mio.- dissi e guardai esitante la sua mano che poi strinsi.

Era molto calda e stranamente... piacevole.

Lo guardai dall'alto e poi dissi: -Da dove vieni, non ti ho mai visto qui al palazzo...-

-Vivi in questo palazzo!? O santo cielo, mi dispiace, non lo sapevo.- esclamò e si inginocchiò in segno di rispetto.

Era la prima volta che qualcuno lo faceva per me, era una strana sensazione.

-Aspetta, alzati subito! Non mi piacciono queste cose!- Come gli avevo ordinato, si alzò.

-Mi dispiace molto... la prego perdoni questo umile calzolaio...- disse lui dandomi del lei.

-Non fa niente, davvero dammi del tu, non mi merito tutto questo rispetto...- risposi io grattandomi la testa.

Restammo immobili per non so quanto, a fissarci negli occhi, lui nei miei blu ed io nei suoi verdi.

-Dovremmo andare... alla festa di lady Ramona, ho il suo regalo...- disse lui arrossendo.

Vedendolo imbarazzato divenni rossa anch'io.

-Sì... hai ragione.- dissi io.

Kyle mi sorrise ed entrò dentro al palazzo.

Aveva scatenato in me strane sensazioni, sentivo come se qualcosa mi frullasse nello stomaco e anche il battito veloce del mio cuore.

Non lo conoscevo, ma quel semplice tocco mi aveva fatto letteralmente impazzire.

Stavo lì imbambolata, a pensare ai suoi occhi, al suo naso, alle sue labbra che per un attimo immagginai sulle mie e a quel pensiero, instintivamente appoggiai due dita su di esse.

Cos'erano tutte quelle emozioni? Non è che mi ero presa una cotta!?

Stavo sudando a quel pensiero, perché doveva capitare proprio a me?

Avevo letto molti romanzi d'amore di mia madre, e avevo capito che quando si è innamorati si soffre, ma allo stesso tempo se si è ricambiati si è felici.

Ma lui poteva avere diciottanni, io quattordici!

Però mia madre ne aveva 30, mentre mio padre 40, quindi anche se si è innamorati l'età non conta.

E se lui non ricambiasse? D'altronde ero solo una ragazzina...

Basta! Dovevo smetterla di pensare a tutte quelle cose! Altrimenti prima o poi mi sarebbe scoppiata la testa.

Dovevo ancora prepararmi per la festa di Ramona che tra breve sarebbe cominciata e magari, avrei potuto anche rincontrarlo!

Ero felice solo a pensarci!

Ecco il capitolo 9! Di solito ne pubblicò di più, ma oggi ho avuto molto da fare!
Spero ci piaccia, ho in mente tanti progetti per il futuro! U.U

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