Era passata una settimana da quando ero arrivata al palazzo e tra poco avrei incontrato Oros per la sua lezione.
Avremmo dovuto incontrarci in una delle tante sale del palazzo ed io avevo preso con me un quaderno ed una penna.
Quando arrivai a destinazione, lo vidi al centro della sala, che stranamente era vuota e con i muri e i pavimenti fatti di piastrelle.
-Ti stavo aspettando.- disse senza girarsi.
-Eccomi qui, ma dov'è il mio banco, la lavagna, i libri e le sedie?- chiesi.
Lui rise divertito ed io lo guardai stranita.
-Non avremmo bisogno di nessuna di queste cose, non sono un professore di matematica, ma un insegnante di Simbolismo.- mi spiegò girandosi.
Non capii cosa intendeva dire.
-Simbolismo?- chiesi.-Esattamente. Quando ero più giovane insegnavo ai ragazzi della tua età a scoprire il proprio simbolo e a controllarlo.-
-Farai la stessa cosa con me?- chiesi poi.
Lui annuì e disse:
-Ovvio! Anche un umano se allenandosi può imparare!- disse.
Mi sembrava una cosa alquanto strana.
-Bene, non c'è tempo da perdere!- disse.
-Ma mancano quattro anni ai miei diciotto anni!- esclamai.
Lui si avvicinò a me e guardandomi fisso negli occhi disse:
-Per apprendere e controllare perfettamente il proprio simbolo servono almeno vent'anni per un auriano, pensa per un'umana!-
Deglutii e immaginai che mi avrebbe fatto lavorare dalla mattina fino alla sera.
-Dovrai impegnarti duramente per riuscire a farcela, mi dispiace per te, ma non avrai neanche un giorno di riposo e lavorerai dalle dieci del mattino fino alle otto di sera.- mi disse in tono serio.
Io lo guardai sgranando gli occhi e spalancando la bocca.
-Ma... ma...- balbettai indietreggiando.
-Niente ma! Al lavoro!- esclamò raggiungendo di nuovo il centro della sala.
-Per prima cosa devi rilassarti e chiudere gli occhi!- disse insipirando e chiudendoli a sua volta.
Feci come mi era stato detto.
Mentre espiravo sentii come un brivido attraversarmi il corpo, come una leggera scossa elettrica, che mi diede un'energia pazzesca.
-Pensa a dei momenti felici.- disse poi.
Insipirai di nuovo e pensai alla giornata al lago con Kyle, tanto che mi venne da sorridere.
-Rilassa le mani e tutto il tuo corpo, immagina di essere in quel momento di pura felicità...- sussurrò.
Immaginai di essere tra le braccia di Kyle, mentre mi toccava dapertutto per farmi il solletico.
-Mmh...-
-Hai sentito una scossa?- mi chiese aprendo gli occhi.
-Sì!- risposi aprendoli a mia volta.
-È un passo in avanti... devi ancora scoprire qual'è lo stato d'animo che riuscirà a trasformarti.- disse Oros.
-Ma se hai già avvertito la scossa, sei molto avanti. Per insegnare ai miei alunni il modo di trovare l'energia, facevo fare loro questo esercizio per venti giorni!- disse.
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La prescelta
RastgeleIl destino può cambiare tutto. -E se ci fossi anche tu nel mio destino, sarebbe perfetto-