-Vorresti venire con me, nel mio giardino personale?- mi chiese Celia.
Non mi stupii affatto sapere che ne possedesse uno, in fondo era una regina.
-Certamente.- risposi.
-Per di qua.- disse e mi prese per mano.
Uscimmo dalla stanza e scendemmo le scale fino al primo piano, attraversammo un lungo corridoio che si concludeva con una porta in legno sbarrata da un asse in acciaio.
Celia la rimosse e la posò per terra, dopodiché apri la porta.
Al suo interno era tutto buio, ma la regina riuscì a trovare una lanterna che illuminò tutto l'interno.
Sembrava una cantina per di più.
C'era molta polvere lì dentro e sentivo anche una certa puzza.
Seguì lentamente la regina ma improvvisamente qualcosa mi si appiccicò sul viso.
La tolsi in fretta e aprii la mano, trovando al suo interno una ragnatela e un ragnetto spiaccicato.
Urlai dal terrore e cominciai a muovere in preda al panico le braccia.
-Che schifo! Che schifo tremendo! Bleahhh!- urlai e per levarmi quella merda dalla mano, la strusciai sui miei jeans.
Avevo sempre avuto il terrore degli insetti, ma soprattutto dei ragni.
Quei esserini neri con otto zampe, che camminavano qui e là, mi facevano venire il voltastomaco e avrei tanto voluto possedere un bazuca per farli esplodere, anche a costo di distruggere una casa, solo per vederli tutti morti.
Era una cosa un pò crudele, ma non ci potevo fare proprio niente.
Celia nel frattempo era scoppiata a ridere, la sua risata era molto influenzante, tanto che mi misi a ridere anch'io.
- In tutta la mia vita non avevo mai visto una scena così divertente!- disse sempre in preda di una risata allegra.
-Sai, odio veramente i ragni, sono orribili...- dissi.
-Sì, ti do completamente ragione! Non li sopporto neanchio!-
Dopo esserci riprese da quelle risate proseguimmo con la lanterna, in quella specie di seminterrato.
A un certo punto, Celia si fermò, soffio e aprì un'altra porta, la quale per fortuna portava fuori, in una specie di giardino botanico.
-Eccoci arrivate... questo è il luogo che io preferisco in assoluto, mi piace la calma e il profumo che ce qui... lo senti vero?- mi chiese inspirando profondamente l'aria profumata.
-Certo che lo sento.- dissi inspirando a mia volta.
-Vieni, voglio mostrarti alcune cose.- disse prendendomi per mano.
********
Il giardino era in realtà una serra con tantissime piante.
Mi venne da pensare a quella presente in Harry Potter.
Celia mi portò davanti un tavolo, da cui prese una fiala con dentro un liquido arancione.
-Oltre ad essere la regina, sono anche appassionata di pozioni magiche, quindi mi definerei una "strega"- disse imitando una risata cattiva.
-Ecco, bevi.- disse e mi passò la fiala.
Feci una smorfia e la guardai in cerca di risposte.
-Sta tranquilla, è una pozione per l'umore, servirà per renderti sempre positiva, anche se non durerà molto.-
Sospirai, la presi e la bevvi tutta d'un fiato.
Aveva un sapore dolce in fondo, sembrava zucchero di canna.
-Con cosa lo hai fatto?- chiesi leccandomi le labbra.
-Sarebbe difficile spiegartelo, ti dico solo che è un estratto di piante, mischiate insieme.-
-Ooh... wow, oltre a persone mutanti ci sono anche le streghe qui? Mi sorprendo di non aver ancora incontrato Ermione o il professor Silente, ora che ci penso mi ricorda molto Oros... non ti sembra?- le dissi grattandomi il mento.
-Non so di chi stai parlando, ma sì, ad Auria ci sono anche maghi e streghe che svolgono un ruolo fondamentale.-
-E dimmi, chi è stato il mago o stregone più potente?- chiesi scalciando una foglia dalla mia scarpa.-
-Oros... lo stregone Oros, tranquilla non quello che tu conosci, ma un altro, vissuto milioni di anni fa. Grazie a lui Auria è al sicuro, per il momento... Karol hai già sentito parlare dei Dragoneri, giusto?- mi chiese interrompendosi.
Annuì e lei continuò.
-Sono i nemici di Auria, che per nostra immensa fortuna sono stati bloccati dalla barriera magica creata da Oros, che per farla unì la forza con gli altri stregoni più potenti di Auria.
Fino ad oggi la barriera non è stata ancora distrutta, ma potrebbe accadere da un momento all'altro, domani o tra cento anni...-mi spiegò.
Era interessante ascoltare quelle cose e conoscere di più sulla storia di Auria.
Mi venne in mente la profezia: "il giorno del suo diciottesimo compleanno".
E se la barriera si distruggesse proprio quel giorno?
In fondo era una profezia e poteva anche avverarsi.
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La prescelta
RandomIl destino può cambiare tutto. -E se ci fossi anche tu nel mio destino, sarebbe perfetto-