Capitolo 6

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Mi svegliai perché Delia entro nella mia stanza.

-Mi dispiace molto disturbarla, ma la cena reale sarà tra mezz'ora. Le ho portato vari abiti e scarpe, scelga quelle che le piacciono di più.- disse la servitrice, lasciando dei vestiti sul mio letto e appoggiando le scarpe per terra.

Subito dopo uscì dalla stanza.

Mi misi a sedere, sbadigliai, e mi stiracchiai come un gatto.

Avevo dormito a lungo, era già sera.

Mi alzai e guardai gli abiti: erano tre, fatti di un tessuto sicuramente pregiato, con pizzi e decorazioni varie.

Scelsi il meno vistoso, un abito blu a balze che mi arrivava fino al ginocchio e un paio di ballerine dello stesso colore.

Lì presi e mi cambiai. Subito dopo mi misi davanti allo specchio in fondo alla camera per vedere com'era il mio aspetto: avevo tutti i capelli scompigliati, ma per fortuna le occhiaie erano completamente sparite, visto che avevo dormito tutto il pomeriggio.

Come se avesse avesse captato che avessi finito di cambi armi, Delia entrò di nuovo nella stanza e disse:

-Se è pronta, la posso accompagnare giù, nella sala da pranzo.-

-Ah... sì, sono pronta.- dissi e la seguì.

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La sala da pranzo non era in stile medievale, ma più regale.

Era gigantesca come il resto delle stanze ininmodimpeccabiliotatutatue modimpeccabiliotatutatue, quadri e fiori dal profumo celestiale.

Al centro era posto un lunghissimo tavolo con sopra ogni ben di Dio e tantissime bevande.

Pensai che i cuochi dovessero alzarsi la mattina presto per cucinare tutte quelle squisite pietanze.

Ma stranamente al mio arrivo non ci furono molte persone: a capo tavola sedeva in una sedia regale la regina, più distante Oros e infine al suo lato opposto sedeva un uomo dai capelli biondi legati in una coda di cavallo e dallo sguardo serio.

La regina fu la prima che si accorse di me e disse:

-Ah eccoti... benvenuta Karol, puoi sederti qui, vicino a me.- e mi indicò la sedia alla sua destra.

Deglutì, mi feci coraggio e raggiunsi il mio posto.

-Sarai sicuramente imbarazzata, ma tranquilla, non mordo mica!- disse sorridente.

Nel frattempo mi ero seduta e avevamo incominciato a cenare.

Avevo un pò d'ansia, non sapevo come rispondere alle domande che mi avrebbe posto, ma cercai di non pensarci e di concentrarmi sul cibo.

Avevo molta fame, non mangiavo da questa mattina ma improvvisamente avevo paura di maneggiare male le posate, facendo una figura da idiota.

Avevo anche paura di strozzarmi con un boccone, essere costretta a sputarlo e fare così una vera e propria figura di merda.

Credo che chiunque si sarebbe spaventato a mangiare avendo accanto la regina in persona.

-Non essere timida, prendi quello che vuoi...- m'incoraggiò lei.

Dopo che me lo ebbe detto presi un pò d'insalata e una coscia di pollo da un vassoio e li mangiai assaporandone pezzo dopo pezzo.

Per tutta le cena rimanemmo in silenzio, solo quando la regina finì il suo piatto disse:

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