[T/n]'s pov
Stamattina mi sono svegliata presto. Non so perché, ma non sono riuscita a riaddormentarmi, così ho deciso di sistemarmi e di andare a scuola in anticipo. Così mi sono stesa su una panchina con un libro e sono rimasta lì a leggere per un po.
«Cosa ti porta qui così presto piccoletta?» distolgo lo sguardo dal libro e lo poso sul ragazzo.
«Non mi lasci un attimo di tregua eh?» chiedo, mettendomi a sedere.
«Non potrei mai» scherza lui.
Alzo gli occhi al cielo mentre ride, per poi rispondere alla sua domanda «Mi sono svegliata presto e non sapevo cosa fare. Tu invece?»
«Pensavo lo sapessi, ci sono gli allenamenti» risponde ovvio.
«Li fate anche di mattina?!» chiedo stupefatta, facendolo ridere.
«Certo! mi sembrava strano che non ci fossi mai!» dice lui, divertito dalla situazione.
In risposta io mi alzo e lo affianco «Allora vengo anche io»
«Osservami bene, mi raccomando» ammica.
«Narcisista» sospiro sorridendo «Comunque guarderò le mani di tutti, non solo le tue, quindi non tirartela»
«Allora farò in modo che tu abbia di che guardare» arriviamo in palestra e ci dividiamo, lui a sistemare tutto per l'arrivo dei suoi compagni ed io sopra di loro per assistere all'allenamento. Effettivamente Oikawa aveva ragione. Facendoci caso, lui spicca molto fra i suoi compagni, nonostante siano tutti molto bravi. Ad osservare i suoi movimenti durante le battute, sono rimasta sbalordita, fa sembrare tutto ciò che fa naturale, nonostante...
«Per oggi abbiamo finito, sbrigatevi a cambiarvi, prima che inizino le lezioni» dice l'allenatore ai ragazzi. Riprendo le mie cose e scendo dai balconcini, trovando Oikawa davanti alla porta della palestra ad aspettarmi.
«Allora, come ti sono sembrato?» chiede, già pronto a vantarsi.
«Mh, non ci ho fatto caso» mento, lasciandolo abbastanza deluso.
«Beh, se vuoi oggi a pranzo ti faccio vedere meglio» propone lui.
«Suona davvero male. Comunque il pranzo di solito lo passo con Maiko» rispondo tranquilla.
«Chi, la ragazza che era con te ieri? Porta anche lei no?»
«Non so se le va, è abbastanza timida»
Lui apre la bocca e fa una finta faccia indignata «Stai inventando scuse?» chiede ridendo
«Vorrei che fosse così, ma no, è la verità» sorrido
«Vabbè, ti aspetto qui alla pausa» conclude lui, allontanandosi lentamente dalla palestra.
«Non ho mai detto si» gli faccio notare io
«In realtà lo hai appena fatto, spero di vederti dopo piccoletta» risponde andando via definitivamente.
Roteo gli occhi e mi avvio in classe, per poi sedermi al mio solito posto e seguire le lezioni.
Alla fine, io e Maiko passiamo la pausa sul tetto, a parlare e ridere, finché...
«Ehi piccoletta, ti stavo aspettando sotto!» dice Oikawa, venendo verso di noi ed attirando l'attenzione di tutti i presenti. Vedo la corvina a disagio, così le metto una mano sulla spalla e le sorrido, tranquillizzandola. Nonostante la conosca da poco, so che odia essere al centro dell'attenzione ed avere tante persone attorno.
«Ti ricordo che non ho mai detto che sarei venuta» rispondo io.
«Mi ferisci così» si finge triste, facendo ridere Maiko. Mi unisco a lei ridacchiando, per poi tornare a parlare con il ragazzo.
«La vita è dura, numero uno» dico mente prendo un piccolo pezzo di carne e lo metto in bocca.
«Beh, devo ancora farti vedere le mie azioni da vicino, quindi dopo scuola verrai in palestra» sposta lo sguardo sull'altra ragazza con me «Anche tu se vuoi. Puoi stare sui balconcini, mi hanno detto che sei timida»
«Scusa Numero uno, ma è un no» rispondo, convinta a non dargliela vinta.
«Eddai, dopo questa ti lascerò in pace se vuoi» si mette una mano sul cuore.
Sbuffo, per poi acconsentire «Sei proprio insistente»
In risposta lui sorride «A dopo allora» dice, per poi andare via.
«Vieni anche tu?» chiedo a Maiko.
«Si dai, mi fa simpatia» sorride la ragazza
«Io e te abbiamo concetti diversi di simpatia» rido io
«Il mio deve essere davvero strano visto che passo il mio tempo con te» mi prende in giro.
«Ehi!» scoppiamo entrambe a ridere e dopo un paio di minuti, finiamo di mangiare e torniamo in classe.
Arriva poi il fatidico pomeriggio. Anche se all'inizio ho rifiutato, in realtà sono contenta di poter osservare le tecniche di Oikawa singolarmente e da più vicino. D'altro canto, lui non fa altro che vantarsi ed atteggiarsi davanti a me, che rispondo alzando gli occhi al cielo.
«Non è così facile essere così perfetto» dice lui, sorridendomi.
«Oh, io invece credo sia facile» rispondo
«Ah si? Se lo pensi davvero allora perché non mi fai vedere, sapientona?» allunga la mano con cui teneva la palla verso di me, porgendomela.
«Sapientona? Mi hai già affibbiato un altro nomignolo?» chiedo.
«Mh, visto che sei piccolina, sarebbe meglio sapientina, che dici?» mi prende in giro.
«Sei un caso perso, ma accetto la sfida» mi alzo e prendo il pallone dalle sue mani. «Ma di certo non resto con la gonna. Per fortuna ho avuto educazione fisica, aspettami qui» prendo il mio zaino e vado verso gli spogliatoi, tornando poco dopo con addosso qualcosa di più sportivo ed una coda. «Guarda e impara» mi vanto quando gli passo accanto.
Arrivo alla fine del campo, osservando la palla. Ricordo i movimenti che gli ho visto fare, ogni minimo dettaglio. Faccio un respiro profondo e prendo una rincorsa, imitando i suoi gesti. Lancio la palla in aria e salto, colpendola poco dopo. Arriva dall'altra parte del campo, così in fretta che vederla è stato difficile. Mi giro verso Oikawa, che mi guarda stupefatto.
«E tu tutto quello quando lo hai imparato?!» chiede
«Mh... adesso, credo» rispondo tranquilla.
«[T/n] è stato fantastico!» dice Maiko da sopra i balconcini, anche lei strabiliata.
«Talento naturale» fingo di vantarmi con il ragazzo. In realtà sono riuscita a farlo solo perché l'ho osservato con attenzione, ma non glielo dirò mai. Si monterebbe la testa.
«Mh... che mi dici degli altri fondamentali?» mi sfida ancora.
«Mettimi alla prova» accetto io.
Palleggi, bagher, schiacciate, alzate, ricezioni, muri... avevo imparato tutto in quegli anni passati ad osservare. Ovviamente a casa mi ero allenata un po, ma non avevo mai messo in pratica ciò che avevo imparato con qualcuno.
Dopo una decina di minuti di fondamentali, decidiamo di fermarci, e ci sediamo su una panchina a parlare.
«È stato divertente, devo ammetterlo» sorrido io.
«Anche io devo ammettere che sei davvero brava» si complimenta il castano, girandosi verso di me. «Hai mai giocato a pallavolo?» chiede
«No, mai. L'ho sempre e solo guardata» rispondo
«Potresti iniziare» propone lui
«Che intendi?» domando confusa.
«[T/n]» inizia «Credo che dovresti entrare nella squadra di pallavolo femminile»
Ciao guysss
come state?
Spero bene :)
L'estate sta passando troppo in fretta uff. Non sappiamo manco se torneremo a scuola :(
Love you uwu
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𝐍𝐮𝐦𝐛𝐞𝐫 𝐎𝐧𝐞 [𝐎𝐢𝐤𝐚𝐰𝐚 𝐱 𝐑𝐞𝐚𝐝𝐞𝐫]
Fanfiction! in pausa ! [T/n] amava la pallavolo. Tuttavia non si era mai concentrata sul singolo giocatore o sulla singola squadra. Guardava solo le loro mani e i loro movimenti. Oikawa questo lo notò, e rimase intrigato dalla ragazza, che non lo osservava so...