Capitolo 7

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Draco passò tutta la notte a rimuginare sulla sera precedente. Potter che diceva che era bello, Potter che ammetteva di essere scemo, la quasi scopata tra Potter e la Chang, la sua gelosia, il casino che aveva fatto facendo incazzare Potter,i baci tra Potter e la corvonero, l'ammettere di amare qualcuno davanti a tutti. Si soffermò sull'ultimo pensiero. Come gli era saltato in mente di rivelare una cosa tanto privata? In quel momento aveva pensato fosse la cosa più normale di tutte ma ora, sapeva di aver commesso una madornale cazzata.
Ma poi di chi era innamorato? Si mise a ridere soltanto pensandolo. Il temissimo Draco Malfoy,innamorato. Sembrava il titolo di un film comico. Però se pensava a quegli occhi...scosse la testa freneticamente, non doveva pensarci.

Harry si trovava nella sua sala comune insieme a Ron ed Hermione. Stavano studiando. Erano soli. Tutti gli altri stavano dormendo. Solo loro erano i pazzi che studiavano alle 9 di domenica mattina. Hermione aveva insistito e insistito dicendo che era da molto che non studiavano e che quell'anno avrebbero dovuto fare i M.A.G.O. Harry sapeva bene quanto la riccia avesse ragione, quindi anche se non voleva,era obbligato. Il giorno dopo sarebbe dovuto andare dalla preside per dirle la sua scelta. Alla fine aveva accettato di farlo.
~Hermione io non ce la faccio più! Ho sonno!~
~lo so Ron però dobbiamo impegnarci se vogliamo uscire con buoni voti~
~ma quanto manca?~
~dobbiamo solo ripassare divinazione.. anzi ora che mi ci fai pensare,credo di aver dimenticato il libro nella mia stanza, vado a prenderlo~ Hermione si alzò ma sbadatamente inciampò su un foglio poggiato sul pavimento. Stava per cadere sbattendo la testa, ma Harry fu più veloce e grazie alla magia involontaria,riuscì a spostare un cuscino dal divano e lo posò a terra ammorbidendo la caduta dell'amica. Hermione si alzò dal pavimento e guardò gli amici
~c-chi è stato?~chiese sconvolta.
~io~disse Harry tranquillo.
~non ti ho sentito pronunciare nessun incantesimo Harry~
rise nervosa.
~perché non l'ho fatto~ scrollò le spalle.
~ma è impossibile! Dov'è la tua bacchetta?~chiese quasi spaventata.
~sul mio letto~rispose indicando la stanza.
Hermione sbatté gli occhi più e più volte. Anche Ron sembrava meravigliato dalla situazione.
~a-amico come hai fatto?~
~non lo so, ho visto Hermione cadere e ho fatto ciò che mi è sembrato più giusto~
~hai usato la magia involontaria?~
chiese Ron stupito.
~credo di sì~
~ma la magia involontaria è appunto involontaria. Come sei riuscito a usarla? Quando la usi non dovresti accorgertene. Di solito succede quando si è arrabbiati o tristi. Non di certo nei momenti tranquilli~disse Hermione, Ron annuiva per confermare.
~ragazzi non lo so. Non è una cosa importante in questo momento~
~lo è invece. Saper gestire la magia involontaria non è una cosa da tutti Harry~
~va bene, starò attento. Lo prometto~disse per convincere l'amica. Lui non ci trovava niente di male. Anzi, era anche più comodo.
~ora finiamo di studiare~disse l'amica guardando di sfuggita Harry.
Quel giorno passò tranquillamente. Dopo aver studiato, il Golden trio andò a mangiare e il pomeriggio decise di andare a Diagon Alley per far vista a George nel suo negozio "Tiri Vispi Weasley". Quel posto senza Fred era uno schifo. Quando Ron era libero, andava a dare una mano al fratello, ma la sua presenza non poteva mai sostituire quella del gemello. Il negozio non era lo stesso da quando Fred era morto. George provava a non darlo a vedere, ma era triste, dannatamente triste e si sentiva solo. All'inizio aveva anche pensato di chiudere, poi però i suoi amici e la sua famiglia, avevano insistito per lasciarlo aperto, dicendo che Fred avrebbe voluto che lui andasse avanti.
Tornati al castello, i tre avevano mangiato qualcosina e poi si erano subito chiusi nelle loro stanze, stanchi per la giornata trascorsa.
In quel momento Harry si trovava dalla preside, mentre Ron ed Hermione lo aspettavano nella sala grande per cenare.
~allora Potter, cos'ha
deciso?~
Harry si schiarì la gola,poi parlò.
~ci ho pensato a lungo e alla fine ho accettato l'offerta. Credo che questa occasione possa fare del bene anche a me. Solo, le volevo chiedere una cosa se possibile~
La McGranitt sorrise poi annuì incitandolo a continuare
~posso parlare di tutto? Cioè,ogni cosa?~chiese riferendosi alle maledizioni senza perdono.
La professoressa intuì subito dove potter voleva andare a parare.
~certamente. Sarà un professore a tutti gli effetti. Io mi fido ciecamente di lei signor potter, non mi deluda~
~stia tranquilla professoressa, non lo farò~ i due si sorrisero. Poi la preside gli diede un foglio con scritti i giorni in cui avrebbe dovuto insegnare. Non erano poi molti, pensava peggio. Avrebbe dovuto iniziare il giorno dopo.

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