Capitolo 8

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Sfortunatamente era arrivato il fatidico giorno. Harry era avvolto da un'aura completamente oscura. La tristezza gli penetrava nelle ossa. Quel giorno era forse il più brutto per il corvino. Ormai erano passati 18 anni dalla morte dei suoi genitori ma a lui sembrava fosse successo da poco. Non riusciva a non pensare cosa sarebbe successo se lui non fosse mai nato.
Sicuramente James e Lily sarebbero ancora vivi.
Starebbero vivendo la loro vita con serenità, amandosi ogni giorno sempre di più del precedente.
Harry avrebbe tanto voluto un abbraccio di sua madre, avrebbe voluto ascoltarla mentre ,da piccolo,gli leggeva le storie prima di dormire, avrebbe voluto passare giornate intere a giocare a Quidditch con suo padre, uscire insieme, gli sarebbe piaciuto ascoltarli mentre lo rassicuravano per un brutto voto, chiedergli un consiglio per una ragazza. Avrebbe tanto voluto averli accanto ma sapeva benissimo che la cosa era surreale. Lui,più di tutti, sapeva che ciò che era morto, rimaneva morto. Aveva imparato a convivere con il senso di vuoto che provava ogniqualvolta pensava ai suoi genitori. Ormai era un abitudine. Ma per fortuna non era solo. Aveva pur sempre perso molte persone a lui care.
Ma nonostante ciò sapeva bene che non sarebbe mai stato solo. I suoi amici sarebbero stati con lui fino alla fin, di questo ne era certo. C'erano sempre stati per lui. La famiglia Weasley ormai era diventata un po' anche la sua.
I fratelli di Ron erano anche i suoi fratelli. Lily e James erano felici per lui, lo sapeva. Lo avevano amato incondizionatamente e lo avrebbero amato per sempre, e anche Harry lo avrebbe fatto. Sempre.
Il grifone si trovava sdraiato nel suo letto e una lacrima gli solcò il viso. Era una lacrima di tristezza mischiata al dolore e alla gioia.
L'asciugò subito. Si alzò e andò nella sala del dormitorio. I suoi migliori amici erano seduti sul divano. Ron aveva una mano di Hermione tra le sue mentre le diceva qualcosa, lei sorrideva arrossendo di tanto in tanto. Sorrise anche lui vedendo quella scena. Era felice di vedere quanto si amassero.
~ciao Ragazzi~
Entrambi si voltarono e appena videro il loro amico, si alzarono e andarono ad abbracciarlo. Sapevano che in quel giorno un abbraccio sarebbe servito. Con quel piccolo gesto, entrambi mostrarono quanto tenessero al moro. Ad Hermione scese un lacrima solitaria. Harry gliela asciugò sorridendo caldamente.
~vado a fare un giro con la scopa~
~va bene Harry, per qualunque cosa noi siamo qui~
~lo so herm, lo so~ e si abbracciarono nuovamente .
Ron ed Hermione non chiesero di andare perché sapevano che in quel giorno lui avrebbe preferito volare da solo. Era un modo che usava per schiarirsi le idee, per pensare.
Harry uscì e si recò al campo di quidditch, prese la sua scopa e iniziò a volare. L'aria fresca di fine ottobre gli sventolava i capelli facendoli diventare ancora più spettinati di quanto lo fossero già. Volò intorno al castello pensando a quanto fosse liberatorio farlo. Amava da impazzire volare. Il cielo quel giorno era scuro, sembrava percepire le emozioni di Harry. Ma a lui non importava, anzi, volare sotto la pioggia era ancora più divertente. L'unica cosa negativa sarebbe stata la tirata di orecchie che gli avrebbe fatto hermione se si fosse ammalato.

Draco quella mattina si svegliò tardi. Era Halloween e le lezioni erano state sospese.
Si alzò dal letto, si cambiò e scese nella sala grande sperando ci fosse ancora qualcosa da mangiare. Appena entrato rimase senza parole . Tutto in quella sala era decorato per quel giorno. C'erano zucche appese in ogni dove, il soffitto aveva preso le sembianze di un cielo in mezzo ad una foresta, gli alberi erano alti e possenti, si muovevano anche. Alle pareti c'erano attaccate varie figure che erano tutt'altro che spaventose. I quattro tavoli lunghi, erano pieni di cibo sempre in tema. Molti biscotti erano a forma di ragni, alcune cose cambiavano colore, tutto era stupendo. Draco,nonostante l'età, rimaneva incantato da quel posto. Lo era sempre stato, sin dal primo giorno. Hogwarts era una casa per lui, e questo non sarebbe mai cambiato. Attraversò la sala per arrivare al suo tavolo, assaggiò di tutto, poi uscì. Non aveva visto Potter, ne tantomeno i suoi amici. Forse il moretto stava ancora russando tra le coperte. Senza farlo apposta si ritrovò a sorridere. Quel dannato ragazzo occhialuto con una cicatrice in testa, attraversava sempre la sua mente. Non riusciva a farne a meno.
Perso nei suoi pensieri non si accorse di essere andato a sbattere contro qualcosa ,o meglio, qualcuno.
~miseriaccia Malfoy! Guarda dove vai~
~oh sta zitto Lenticchia, sei tu che hai intralciato la mia strada~
Ron sbuffò
~su Ron, andiamo~disse la sanguesporco. Draco si accorse solo in quel momento che Harry non era con loro. Che stesse ancora dormendo come aveva presupposto lui?
~dov'è Potter?~chiese. Le sue labbra si mossero da sole.
~da quando ti importa di lui?~
chiese la Granger facendo un mezzo sorriso malizioso. Sembrava tanto Pansy in quel momento.
~non mi importa infatti~
~ah no? E allora perché vuoi sapere dove si trova?~chiese quella sempre sghignazzando
~volevo chiedergli quando mi sarei di nuovo allenato~mentì. l'espressione impassibile e sicura che aveva imparato ad avere con gli anni, contribuirono a suo favore.
~ah..se è per questo credo sia ancora al camp-ahia Hermione!~la Granger gli aveva dato una gomitata nello stomaco
Draco sorrise.
~grazie Weasley, sei più stupido di quanto credevo, incredibile!~
Stava per andare nel luogo appena rivelatogli, quando la voce della sanguemarcio lo fermò
~Aspetta Draco! Non credo sia il giorno adatto~
Il biondo si voltò. E perché non era il giorno adatto? Aggrottò le sopracciglia confuso.
~diciamo che oggi Harry non è di buon umore..~
~e perché non lo è?~
I due grifondoro si guardarono, domandandosi se fosse opportuno o no rivelargli il perché.
~in questo giorno,diciotto anni fa, sono morti i suoi genitori~parlò lenticchia.
Draco strabuzzò gli occhi. Non lo sapeva. Ringraziò quei due mentalmente per averglielo rivelato perché se avesse fatto qualche battuta inerente ai suoi genitori quel giorno, Harry lo avrebbe odiato a vita. E questo non poteva permetterselo.
~ti prego sii gentile con lui, almeno oggi~lo pregò Hermione
~oh sisi~ annuì serio. Non stava scherzando. Hermione lo capì e sorrise per ringraziarlo.
~Ron inizia ad andare, io ti raggiungo subito~disse riferendosi al fidanzato.
Quello annuì, guardò prima Draco poi Hermione e infine fece come gli era stato detto.
~devi dirmi qualcosa?~ alzò un sopracciglio.
~in realtà si. Volevo solo dirti che é inutile fingere. Io so quello che provi per lui~
Il cuore del biondo perse un battito. L-Losapeva?
~p-prego?~chiese solo.
Lei sorrise maliziosa.
~pensi mi siano sfuggiti gli sguardi che gli lanci?Persino Pansy l'ha capito~
Pansy? Quella maledetta.. lo sapeva e non gli aveva detto nulla.
Prima di andare via, Hermione gli disse un'ultima cosa che gli fece spuntare un sorriso sul volto.
~sai, io non credo abbia sentito l'odore di Ginny nell'amortentia~ poi se ne andò lasciandolo felice e con il cuore che batteva
all'impazzata.
Appena si fu calmato, corse verso il campo di Quidditch e finalmente lo vide. Bello come non mai. Volava in cielo con la sua scopa. Sembrava fatto d'aria. Svolazzava leggero e sembrava libero da ogni pensiero.
Draco prese una scopa, la montò e volò in direzione del ragazzo che gli faceva battere il cuore.
~Potter~
Harry si voltò ,stupito di vederlo lì .
~Malfoy. Che ci fai qui?~
~per il tuo stesso motivo. Liberare la mente~
Come faceva a sapere che lui era lì per liberare la mente?
~chi ti ha detto che ero qui?~
chiese. Sapeva che era stato informato da qualcuno.
~lenticchia e la mezzosangue~
Ron ed Hermione gli avevano detto di trovarlo lì? Gli avevano anche detto il perché?
~va via~
Draco aggrottò le sopracciglia
~no~
~cosa?Che vuol dire no?~
~vuol dire no. Non andrò via~
~e perché mai dovresti restare?~
~per batterti naturalmente~disse con aria orgogliosa.
~battermi?~chiese confuso il grifondoro.
~certo rincitrullito. Batterti. Vai a prendere il boccino, ti mostrerò un vero cercatore~ sorrise alzando le sopracciglia.
Harry sorrise a sua volta.
~bene. Facciamolo~
Harry andò a prendere il boccino e i due iniziarono la partita.
Stavano mettendo il meglio di loro, entrambi volevano mostrare all'altro di saper fare tanto.
~forza Potter!Se continui così non c'è divertimento~urlò con voce annoiata Draco per farsi sentire.
~taci serpe~rispose ridendo.
Harry stava andando piano,ma lo stava facendo per una buona causa.Aveva visto il boccino poco distante da Draco e stava aspettando il momento giusto per agire. Si aggrappò saldamente al manico della scopa, si abbassò col petto verso di esso e ,senza che il biondo potesse accorgersene, Harry gli sfrecciò di fianco prendendo il piccolo pallino d'oro alato. Sorrise vittorioso. Alzò il braccio per fargli vedere che aveva vinto. Draco sorrise, amava vederlo felice. Poco dopo sentì alcune gocce d'acqua bagnargli la testa. Stava iniziando a piovere.
~forse è meglio se rientriamo~disse riferendosi al moro che ancora sorrideva orgoglioso per la vittoria.
~e perché? La pioggia è bella~
~non voglio ammalarmi, Potter. Io rientro e credo sia meglio che tu faccia altrettanto~
Harry si avvicinò all'ex mangiamorte lentamente.
~da quando ti importa della mia salute, Malfoy?~Harry vide Draco deglutire dopo quella domanda. Si avvicinò ancora.
~sbaglio o tu mi odiavi?~
~ti odio ancora~
Harry sorrise, dal suo sguardo chiunque avrebbe capito che stava mentendo. Ed era così. La possibilità di mentire era andata in fumo non appena il biondo aveva guardato gli occhi del corvino. Draco non riusciva a mentire di fronte a lui.
Harry scese a terra proprio nel momento in cui iniziò a piovere più forte. Draco fece la stessa cosa.
~andiamo nel capanno~suggerì quest'ultimo vedendo il luogo più vicino a loro.
L'altro annuì.
Corsero sotto la pioggia ed entrarono tra le piccole mura di legno.
~ti avevo avvisato. Se ora sembro un pulcino è solo colpa tua~ fece Draco.
~a me piace questo pulcino~disse sorridendo e avvicinandosi al biondo.
~P-Potter~disse Draco vedendo il prescelto avvicinarsi sempre di più.
~si?~ormai Harry gli era di fronte. I nasi si sfioravano. Sarebbe bastato un piccolo movimento e le loro bocche si sarebbero toccate.
Draco deglutì e Harry lo notò
~Paura Malfoy?~
~ti piacerebbe~
Entrambi sorrisero a quelle parole. Si erano appena scambiati le battute che avevano detto al secondo anno.
~p-posso chiederti
una cosa?~ chiese Draco alternando lo sguardo dagli occhi alla bocca di Potter
~tutto quello che vuoi~il cuore di Harry batteva forte. Non si era mai sentito così. Nemmeno con Ginny aveva provato queste emozioni.
~che cosa hai sentito nell'amortentia?~chiese per l'ennesima volta. Non riusciva a smettere di pensare a quella volta. Quella domanda gironzolava sempre per la sua mente e lui non riusciva a trovare pace.
Harry sorrise. Avvicinò la faccia al collo di Malfoy. La sua pelle chiara lo eccitava, e non poco. Ci strofinò il naso, le labbra. E l'odore di Malfoy si intrufolò tra le sue narici. Era così buono.
~sentivo questo~disse riferendosi al suo profumo.
Malfoy boccheggiò per un attimo poi prese il viso di Harry tra le mani, lo guardò attentamente. Gli occhi verde smeraldo erano di un colore acceso, erano pieni di lussuria e di imbarazzo. Quegli occhiali che tanto amava si erano spostati leggermente e gli davano un aria sbarazzina. Spostò i capelli che erano sulla fronte e finalmente la vide. La famosa cicatrice. Gliela sfiorò con un dito. Entrambi ebbero un pizzichio a quel tocco, ma non lo darono a vedere per non spezzare quella fantastica atmosfera che si era creata. Draco, infine, spostò lo sguardo sulle labbra del moro. Erano così rosse e piene. Le toccò con un dito. Stava impazzendo. Il cuore gli martellava nel petto come un pazzo.
~posso baciarti?~ sussurrò sulle sue labbra.
~si, ti prego~
E finalmente le loro labbra si incontrarono. Entrambi aspettavano quel momento da troppo tempo. Entrambi avevano sognato di farlo tempo prima. E ora che lo stavano facendo, si sentivano finalmente completi. Si baciarono dolcemente, unendo le lingue in una dolce danza.
Quel capanno si riempì dei loro schiocchi umidi e degli ansiti che producevano tra un bacio e l'altro.
Harry mise una mano nei capelli di Draco e l'altra la portò sulla sua camicia, iniziando a sbottonarla.
Il biondo si staccò dalle labbra soffici del moro.
~frena gli ormoni, Potter. Per quanto anch'io muoia dalla voglia di farlo, questo non mi sembra ne il luogo ,ne il momento~sorrise.
~ti prego, io..io ti desidero .. per favore dimmi che lo vuoi anche tu..~
Draco sorrise nuovamente
~certo che lo voglio anch'io. Cazzo se ti desidero, però non voglio che succeda in un lurido capanno, sono pur sempre un Malfoy, io~scherzò alla fine.
Harry abbassò il capo deluso e imbarazzato. Che aveva fatto? Era riuscito a rovinare uno dei momenti più belli della sua vita. Finalmente dopo tanto tempo si stava sentendo vivo e completo, e come uno stupido era riuscito a rovinare persino quel momento. Che poi cosa intendeva fare? Andare a letto con Draco? Le guance gli si colorarono. Oh per tutti i fondatori!!! Che imbarazzo. Voleva sprofondare.
Si allontanò da Draco prima di saltargli di nuovo addosso come un animale.
~f-forse è meglio se andiamo~disse guardando un punto a caso della stanzetta.
Malfoy lo guardò confuso. Aveva detto qualcosa di sbagliato? Harry si era intristito d'un tratto, e Draco non capiva il motivo. Aveva forse fatto qualcosa che non doveva fare?
~Harry...~disse prendendogli una mano e stringendola nelle sue. Voleva dirgli che lo amava, che lo aveva sempre fatto anche senza rendersene davvero conto, che lo avrebbe sempre fatto. Perché come lui riusciva a fargli battere il cuore, nessun altro c'era mai riuscito. Ma non trovò il coraggio di farlo.
~ti prego non fare così~
Harry sciolse la presa tra le loro mani.
Lo guardò negli occhi.
~abbiamo fatto un errore. Non si ripeterà più. Buonanotte Malfoy~
Detto ciò uscì dal capanno, fregandosene della pioggia che continuava a scendere. Alcune goccioline di acqua salata avevano iniziato a rigare il viso del biondo. Draco aveva iniziato a piangere. Non se ne era nemmeno accorto. Perché doveva andare tutto male nella sua vita? Perché doveva rovinare tutto? Perché era così sfortunato? Perché voleva ancora le labbra di Harry sulle sue? E perché diamine stava piangendo??

Un errore.. era stato un errore aveva detto. Caspita! Allora era stato l'errore più bello della sua vita. Non si era mai sentito più vivo. E allora perché aveva detto a Draco che non sarebbe più successo? Lui desiderava ardentemente rifarlo, e sapeva che prima o poi sarebbe riaccaduto, o almeno ci sperava. La faccia del serpeverde dopo la sua ultima frase, era così triste, che Harry per un attimo aveva sentito il bisogno di rientrare in quel capanno, abbracciare Draco e dirgli che sarebbe andato tutto bene. Ma sapeva che era tremendamente sbagliato. Sbagliatissimo! Quindi aveva continuato a camminare provando a dimenticare quegli occhi vuoti e colmi di lacrime che gli stavano spezzando il cuore. Anche Draco aveva sperato che Harry tornasse. Ma dopo dieci minuti aveva perso le speranze. Avevano aspettato altri venti minuti, giusto il tempo per calmare quel diluvio che era sceso, ed era rientrato. Si era strofinato più e più oltre gli occhi, provando a rimuovere ogni segno che faceva capire che aveva pianto. E c'era anche riuscito. Aveva rimesso la sua maschera di freddezza e malignità e nessuno aveva capito cosa fosse successo pochi minuti prima. Era corso nella sua stanza e si era addormentato in pochissimo tempo. Una lacrima solitaria era scesa nel preciso momento in cui la sua mente era entrata nel mondo dei sogni.

Harry, diversamente da Draco, era corso nella sala grande e per fortuna aveva visto i suoi amici ancora seduti al tavolo che parlottavano con Seamus e Neville.
In pochi erano presenti nella sala. La maggior parte erano andati a dormire. Si avvicinò lentamente alle figure dei suoi amici.
~ciao a tutti~disse sedendosi di fianco a Hermione. Tutti scambiarono il saluto .
~Harry hai fame?~chiese Hermione amorevolmente avvicinandogli un piatto pieno di biscotti al cioccolato a forma di ragno. Quel giorno, oltre al giorno della morte dei suoi genitori, era anche il giorno di Halloween e lui se ne era completamente dimenticato.
In quel giorno era successo di tutto. Se ripensava a quel bacio..
~Harry tutto ok?~chiese Hermione accorgendosi subito del cambio di espressione dell'amico.
~eh? Oh sisi~rispose con uno sguardo perso.
Hermione sembrava aver capito l'enorme bugia che Harry aveva appena detto ma decise di lasciare stare. Pensò stesse così per colpa dei genitori.
A fine pasto, i grifondoro tornarono nel dormitorio. Harry ripensò di nuovo a quel bacio e non riuscì a trattenersi nel mordersi un labbro. Draco era così bello. Quegli occhi grigi lo ipnotizzavano. Appena posava il suo sguardo su di loro, non riusciva a smettere di guardare. Quelle iridi ghiaccio sembravano voler leggergli la mente, riuscivano a entrargli nella pelle e nelle ossa. Riuscivano a entrargli nel cuore. E quando lo facevano era stupendo. La carnagione chiara del biondo lo rendeva così puro e semplice. Il suo viso leggermente a punta era a dir poco magnifico. Gli dava un'aria altezzosa. Quelle labbra, oh quelle dannatissime labbra! Voleva baciarle. Voleva morderle. Erano così belle, così perfette. Come gli era saltato in mente di dire quelle cose?! Lui voleva baciarlo di nuovo, cazzo! Eccome se lo voleva. Quel bacio gli aveva offuscato la mente e in quel momento voleva solo sentirsi più vicino al serpeverde. Voleva sentire il suo corpo caldo sotto al suo, voleva sentire le mani lisce e delicate del biondo mentre lo accarezzavano. Voleva sentirlo gemere il suo nome mentre lui....Ahh! Ma a cosa stava pensando!? GODRIC DANNATO! Stava immaginando di.... oh nononono!! Scosse la testa freneticamente per cacciare quei pensieri perversi dalla sua mente, ma fu tutto inutile ormai il danno era stato fatto. Da sopra le lenzuola si vedeva una sporgenza che non aveva niente di delicato. Strabuzzò gli occhi. Si era eccitato per un pensiero! Mise la mano per verificare e, si, si era decisamente eccitato. Non poteva di certo stare così ora!! Iniziò a toccarsi delicatamente per poi farlo con più forza. Gemeva in silenzio per non svegliare gli altri. Che stava facendo?! Avrebbe voluto sbattere la testa contro il muro, o magari sbattere qualcun altro...spalancò gli occhi per quel pensiero, poi si morse il labbro inferiore per trattenersi dal gemere nel momento in cui venne. Ripulì tutto con un incantesimo e si mise a dormire. Aveva un estremo bisogno di qualche ora di sonno. Chiuse gli occhi dimenticandosi dell'accaduto di pochi attimi prima, e si addormentò.

❌REVISIONATO FINO A QUI❌

•Ehiiiii amici
finalmente si baciano!!!!
Che ne pensate?
Avrei dovuto continuare la parte del capanno?😏
Se vi è piaciuto lasciate una stellina
Grazie 🙏🏻 😊

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