Capitolo 19

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~Ron hai visto la mia camicia? L'avevo poggiata sul letto~
Harry era in ritardo. E anche Ron. Quella sera c'era la festa nella stanza delle necessità e loro due avevano passato il pomeriggio a dormire come ghiri. Si erano chiusi in camera con l'intento di studiare un po', ma alla fine la noia e il sonno avevano preso il sopravvento e i due amici si erano addormentati sul pavimento con tutti i fogli e i quaderni in giro. Si erano svegliati un'ora prima dell'inizio della festa e erano stati costretti a fare tutto il più veloce possibile.
~no Harry~ rispose il Weasley dal bagno. Dopo un po' la sua testa rossa fece capolino nella camera.
~Harry sei stato tu a prendere il mio spazzolino?~
Harry, che stava cercando sotto al letto, alzò il viso verso l'amico.
~che colore era?~
~rosso~
~oh...ops~
~cos? No Harry~
~mi dispiace.. era uguale al mio~
Il rosso sbuffò e si richiuse in bagno.
Alla fine, il moro trovò la camicia sotto al letto di Seamus. Come c'era arrivata? Beh nessuno lo sapeva. Forse un poltergeist si divertiva a spostare gli oggetti della loro camera.
Uscirono dalla sala comune che erano in ritardo di quarantacinque minuti. Non era colpa di Harry se Ron si addormentava nella doccia!
Appena entrarono nella stanza, la musica e l'odore di alcool li colpirò no in pieno. Ron sorrise e corse da Hermione che stava parlando animatamente con Ginny e un'altra ragazza grifondoro. Harry invece fece vagare lo sguardo finché i suoi occhi non si posarono su una chioma che si differenziava dalle altre per il suo colore. Sorrise come un maniaco e corse dalla chioma platinata che tanto amava. Lo vide ridere come un pazzo ad una battuta di Theo. Gli arrivò dietro e lo abbracciò senza nemmeno pensarci due volte. Il biondo smise di ridere e si girò. Appena riconobbe Harry, le sue labbra ripresero a sorridere con ancora più entusiasmo.
~ehi~ disse barcollando un po'. Era leggermente ubriaco. Solo leggermente eh.
~ciao~ il moro fece vagare lo sguardo sul suo corpo e arrossì.
~sei bellissimo~
~lo so~ rispose il biondo facendo un movimento fulmineo con le sopracciglia.
Il moro sollevò gli occhi al cielo e sorrise. Si divertirono e si ubriacarono per tutto il tempo. Draco era ubriaco fradicio, Harry un po' meno. Il serpeverde quel pomeriggio aveva deciso di non presentarsi alla festa perché non era dell'umore adatto. Poi Pansy, Blaise e Theo erano entrati da lui per vedere come stava.
Ah, Blaise ormai non dormiva più in camera con lui. Si era messo con Pansy e passava tutte le notti da lei. Theo invece era stato messo in camera con Tiger. Quindi era solo.
Appena il biondo disse loro di aver cambiato idea, Pansy lo prese da un orecchio e lo buttò nella doccia letteralmente a calci in culo. Blaise e Theo lo consolarono dicendo che quella ragazza aveva dei problemi molto gravi.
I tre amici sapevano della situazione di Draco. Erano forse gli unici a saperlo. Anche i loro genitori erano evasi da prigione. Era una situazione brutta per tutti e quattro. Ma nonostante ciò, sapevano che Draco era quello che soffriva di più. Era troppo sensibile. Non lo dava mai a vedere ma nel profondo lo sapeva anche lui di avere la lacrima facile.
Lo avevano obbligato ad andare alla festa. Per divertirsi un po' e dimenticare, almeno per quella sera, tutti i problemi che lo affliggevano. Lui aveva accettato pensando che forse avevano ragione.
Si era fatto aiutare da Blaise a mettere quintali di crema sulle ferite, si era vestito al meglio ed era sceso alla festa con un finto sorriso. Poi però aveva bevuto e la sua testa era diventata leggera come l'aria.
Finalmente non pensava più a niente.. avrebbe voluto vivere così per sempre. In quel momento si trovava con Harry. Erano seduti ad un tavolo e il moretto aveva proposto di andare a fare una passeggiata al lago nero. Draco sorrise malizioso e accettò. Uscirono dalla stanza, incoscienti che qualcuno li stava guardando e che ,da lì a poco, li avrebbe seguiti.
Arrivati al lago nero, I due ragazzi si sedettero di fronte alla distesa d'acqua. Draco si era addirittura sdraiato. Le braccia dietro la testa. Gli occhi chiusi. Harry si incantò a guardare i lineamenti perfetti del suo ragazzo, brillare sotto la luce della luna. I capelli sembravano bianchi. La sua pelle chiara faceva un contrasto assurdo con il buio che li circondava. Il suo corpo sembrava fatto apposta per la notte. Harry si abbassò su di lui e fece scontrare le loro labbra. Le loro lingue si unirono fameliche. Si baciarono per parecchi minuti. Poi si staccarono per riprendere fiato. I loro occhi brillavano di lussuria. Le labbra semi aperte di entrambi, erano rosse e piene a causa del bacio avvenuto pochi attimi prima. Draco poggiò una mano sulla guancia di Harry che si strisciò sul palmo pallido. Piegò la testa mettendo in risalto il collo abbronzato. Draco si leccò le labbra e si buttò su di esso. Iniziò a succhiare e leccare ogni lembo di pelle visibile. Lo marchiò a sangue. Non si fermò nemmeno quando sentii alcuni gemiti di approvazione uscire dalle labbra del grifondoro. Anzi, quella fu la goccia che fece traboccare il vaso. Quei versi eccitarono anche lui, prese Harry e se lo posizionò sulle sue gambe, ignorando i suoi dolori alla schiena.Il moro prese a muoversi sul suo bacino facendo scontrare le erezioni. Draco si catapultò sulle sue labbra mordendole fino a sentire il sapore ferreo del sangue. Harry lo fermò e lo guardò negli occhi.
~vado a prendere una cosa che scommetto ti piacerà da matti~ sorrise malizioso.
~fai presto, non vedo l'ora di entrare dentro di te~ il moro gli fece l'occhiolino e corse dentro al castello. Draco si sdraiò nuovamente sul prato. Stava tremando dalla voglia di possederlo. Il suo amico là sotto iniziava a stare stretto nei pantaloni. Sentì dei passi. Harry era arrivato. Ci aveva messo pochissimo.
~ciao Draco~ quello non era Harry.
~e tu saresti?~ chiese alzando un sopracciglio
~ci siamo incontrati ad una festa nella stanza delle necessità un paio di mesi fa~
~mi dispiace ma non ricordo di averti mai visto prima~ non si ricordava davvero di quella ragazza.
~davvero non ti ricordi di me?Eppure mi hai baciata~
~credo tu ti stia confondendo con qualcun'altro. Non ti ho mai vista e sono sicuro di non averti mai baciata. Quindi ora sparisci~
~non riconosci queste labbra?~ chiese sporgendo le labbra sottili e crespe all'infuori. Vedendo la faccia confusa e schifata del biondo, sbuffò ~Eh va bene, non mi hai baciato.. ma di sicuro vorresti farlo.. vero?~ disse avvicinandosi spaventosamente al suo viso.
~non ti avvicinare~ ringhiò il biondo.
~altrimenti che fai?~ chiese lei divertita.
~ti lancio una maledizione cruciatus~
Dopo questa frase nell'aria si sentì la risata fredda della ragazza.
~il tuo fidanzato non vorrebbe che lo facessi...approposito... hai davvero un bel ragazzo~
Draco tremò.
~non so di cosa tu stia parlando~ strinse le mani in due pugni.
La ragazza mise la mano nella giacca nera che indossava, Draco istintivamente poggiò la sua sopra la bacchetta. La sconosciuta tirò fuori una foto e la guardò bene.
~mi dispiace farlo. Io non volevo ma beh, tu non mi dai altra scelta. nessuno ha mai rifiutato di baciarmi.. tu sei diverso, è per questo che mi tocca fare qualcosa di diverso~ Draco strappò quella foto dalle sue mani e la guardò. Il cuore smise di battere. In quella foto c'erano lui e Harry che si baciavano. La foto si muoveva facendo vedere perfettamente le mani di Harry nascoste tra i capelli platinati di Draco e le mani del biondo poggiate sulle natiche de moro.
~tu.. lurid~ ma lei non lo fece finire perché prese la foto e la nascose nella giacca.
~ora tu mi baci e io in cambio strappo la foto. Se non lo fai, la manderò a Rita Skeeter e tutto il mondo magico saprà della relazione tra l'erede dei Malfoy e il bambino sopravvissuto~
Draco strinse i denti. Quella puttanella sapeva bene come raggirarti. Non poteva rifiutarsi. Se si rifiutava lei avrebbe di sicuro mantenuto la parola e la notizia sarebbe arrivata a suo padre e questa era l'ultima cosa che voleva.
~sbrighiamoci~
Lei sorrise. Prese il biondo dalla maglia e lo avvicinò alla sua bocca.
~non sai da quanto aspetto questo momento~ e lo baciò.
Infilò subito la sua lingua tra le labbra del biondo e quello fece una smorfia di puro schifo.
Harry era andato in camera sua per prendere il dildo che Hermione gli aveva regalato. Arrossì al pensiero che da lì a poco, avrebbe dovuto usarlo. Chi sa la faccia di Draco appena avrebbe visto l'oggetto!? Che imbarazzo.
Corse fuori dal castello ridendo come un matto. Avrebbe rifatto l'amore con Draco. Non vedeva l'ora. Quel biondino gli faceva battere il cuore così forte che a momenti pensava potesse esplodere nel petto. Dio come lo amava. Si avvicinò al lago e noto due figure sedute davanti al lago. Rallentò e si avvicinò. Non riusciva a riconoscere le due figure. Si avvicinò ancora e giurò di sentire dei gemiti. Fece altri due passi e riconobbe i capelli biondi di Draco. Il suo cuore si fermò. Lui smise di respirare. Tutto intorno smise di muoversi. Harry sentì le lacrime riempire i suoi occhi. Fece un altro passo e si fermò. Draco stava baciando una ragazza che il moro nemmeno conosceva. Lo aveva lasciato solo pochi minuti e lui..Finalmente aveva capito il motivo di tanti segreti. Un singhiozzo scappò dalle sue labbra. I due si staccarono e i suoi occhi verdi incontrarono quelli grigi di Draco.
~H-Harry~ disse quello deglutendo e spalancando gli occhi. Harry si girò e corse via.
~HARRY!~ gridò il biondo. La ragazza gli prese un braccio.
~lascialo stare, torna a sederti~ lui cacciò il braccio di lei dal suo.
~non toccarmi!~ gridò ~è tutta colpa tua~
Corse dietro al moro.
~Harry aspetta!~ gridò
~ti prego non andartene~ disse ancora
Il moro corse nel suo dormitorio, attraversò la sala comune deserta,a parte qualche ragazzo,e si precipitò nella sua stanza. Neville era sul letto e stava leggendo. Appena si accorse di Harry, chiuse il libro.
~Harry va tutto bene?~disse avvicinandosi all'amico.
Harry iniziò a piangere. Si tirò i capelli con le mani. Buttò pugni ovunque.
~Harry ti prego calmati! Se continui così distruggerai tutto~ gridò il grifondoro per sovrastare il rumore che Harry stava provocando.
Il moro si fermò e respirò profondamente. Aveva rotto quattro cuscini e ora tutta la stanza era piena di piume. Tirò su col naso. Aveva il viso basso. Il cuore a pezzi.
~LO ODIO!~ gridò cominciando a piangere di nuovo. Si accasciò sul pavimento e pianse. Neville provò a tranquillizzarlo ma non ci riuscì. Andò a chiamare Hermione e Ron. I due entrarono in camera come furie e appena videro Harry buttato per terra con il corpo scosso dai singhiozzi, si precipitarono su di lui, abbracciandolo e tranquillizzandolo. Dopo tre ore, Harry era nel letto che dormiva mentre i due amici erano seduti sul letto di Ron e fissavano il loro amico, pensierosi. Neville aveva detto loro delle parole che Harry aveva urlato. E loro non capivano cosa fosse successo. Si addormentarono abbracciati, entrambi preoccupati per il bambino che è sopravvissuto.

Il giorno dopo Harry era a pezzi. Non mangiò ne a colazione ne a pranzo. Hermione si preoccupò molto. Stava nel letto a piangere tutto il tempo.
Aveva visto Malfoy fuori dalla loro sala comune un sacco di volte ma non l'aveva mai fatto entrare perché Harry le aveva detto di non farlo. Aveva spiegato ai suoi amici l'accaduto poi si era rimesso a piangere.

Il quel momento si trovava sul suo letto a pensare a quanto fosse brutta la sua vita. Ogni cosa finiva male. Tutte le persone a lui care, piano piano sene stavano andando tutte. Vide l'immagine di Draco mentre baciava quella sconosciuta e il suo cuore si ruppe nuovamente. Calde lacrime presero a scendere copiose sul suo volto. Strinse le mani in due pugni e si mordicchiò il labbro per non singhiozzare. Stava male, stava malissimo. Non mangiava e non dormiva. Aveva smesso di vivere.

Draco d'altro canto,non era molto diverso da lui. Si era chiuso anche lui in camera dopo l'accaduto e si era messo a piangere. Era stato un cretino. Cosa diavolo gli era saltato in mente!? Ora ben gli stava. Si meritava di soffrire. Si meritava una vita da solo a soffrire come un cane. Non meritava nessuno perché era capace solo a far star male le persone.
Harry era stato così buono con lui..
tirò un calcio al comodino facendolo tentennare, causando così la caduta della sua lampada sul pavimento. Si buttò sul letto ,non curandosi dei pezzi di vetro sparsi per terra, e chiuse gli occhi provando a dormire. Immagini di lui e Harry impegnati in un bacio mozzafiato fecero nascere nei suoi occhi centinaia e centinaia di lacrime. Tirò su col naso e si girò su un fianco cercando di dormire. Altre immagini di lui e il corvino mentre ridevano a crepapelle si fecero vivide nella sua mente, alcune lacrime uscirono incontrollate dai suoi occhi. Si morse il labbro inferiore per trattenersi dal singhiozzare. Rivide, nella sua testa, la loro prima volta e gli scappò un singhiozzo. Harry sudato e arrossato sotto di lui.. Harry che gemeva il suo nome.. Harry che lo faceva eccitare con un solo sguardo.. Harry con una piuma in bocca mentre pensava ad un compito da fare... Harry su una scopa mentre volava in cerca del boccino.. Harry che sorrideva alla sgridata della Granger verso Weasley.. Harry che lo guardava... i suoi occhi verdi che brillavano di luce propria.. i suoi capelli corvini e sempre spettinati.. le sue mani ruvide ma gentili.. le sue labbra carnose che sembravano invitarti a baciarle.
Si girò dall'altro lato. Ormai il viso era completamente zuppo di lacrime. Continuava a singhiozzare e non riusciva a smettere di pensare a Harry. Lo amava alla follia e si odiava per questo.
Tirò su col naso.
Sarebbe stata una notte molto complicata e davvero molto lunga.

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