Capitolo 31

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E anche Aprile era finito. Il tempo passava come un battito d'ali. Il caldo si faceva sentire sempre di più. Per questo motivo ,Draco, se ne stava disteso sul suo letto, vestito solo con i boxer. La chioma scura e indomabile di Harry, era poggiata sul suo petto. Avevano appena finto di fare l'amore, e come ogni volta, se ne stavano parecchi minuti insieme senza dire niente. Entrambi a sentire il battito accelerato dell'altro. Entrambi a regolare il respiro dopo essere venuti. Magari si baciavano. Ma non quel giorno . Quel giorno avevano preferito far parlare i loro cuori. Harry carezzò il petto liscio e pallido del ragazzo, disegnando figure invisibili.
~Draco?~ sussurrò
~mm~
~cosa pensi succederà a tuo padre quando gli Auror scopriranno quel che ti ha fatto?~
~ti prego Harry, non voglio parlarne~ rispose brusco alzandosi facendo così spostare Harry.
~ma prima o poi dovremmo affrontare l'argomento! Lo sai anche tu che bisogna fare qualcosa!!~
~cosa dovrei fare? Preferisco usare questo tempo dove non vengo torturato, per fare altro. Come portarmi avanti con lo studio~ rispose prendendo dalla scrivania scura, il libro di pozioni.
Harry sbuffò.
~Draco..~
~Harry ma non capisci?!!~ chiese quasi urlando. Strinse il libro.
~non capisci che parlarne mi fa stare male!? Se ci tieni così tanto a ferirmi, parla pure! Ma io preferisco di gran lunga godermi questi attimi felici se non ti dispiace!! mio...m-mio
p-padre ..potrebbe diventare più forte e stare con te non servirà più a niente.. ora per favore, lasciami da solo~ disse. Raccolse i vestiti di Harry sparsi per il pavimento, e glielo buttò addosso.
~io non mi muovo da qui!~ rispose lui liberandosi dei panni.
~bene. Allora rimani pure lì, ma sappi che non ti degnerò di uno sguardo e nemmeno di una risposta~ era ferito. Harry voleva tanto parlare di quel che era successo ma non capiva quanto Draco stesse male. Ora stava bene, si. Ma dentro di se aveva ancora paura. Una terribile paura di essere nuovamente comandato. Di essere torturato. Al solo pensiero del dolore che avrebbe dovuto subire, gli si appannarono gli occhi.
Harry non capiva. Era così maledettamente ottuso! Perché? Perché non apriva gli occhi!? Davvero non si accorgeva di quanto Draco fosse spaventato? Davvero non si accorgeva che parlare di quell'argomento lo faceva stare male? Non sene accorgeva o sene accorgeva e faceva finta di niente?

Dopo parecchi minuti, Draco aveva imparato bene 9 pagine invece Harry aveva cercato di parlargli, ovviamente senza risultati.
~Draco, per favore.. rispondimi~ ma il biondo fece finta di non averlo sentito e girò pagina.
Harry sbuffò.
~mi dispiace ok?! Lo so che ti fa stare male ma anche io sto male! Vederti ogni volta mi fa pensare a quello che hai dovuto passare! Mi fa pensare a quanto io sia stato stupido a non aiutarti, a non capire prima.. sono arrabbiato con me perché tu hai dovuto soffrire, quando sappiamo entrambi che avrei dovuto esserci io al tuo posto!! Sono arrabbiato! Arrabbiato con tuo padre per quello che ti ha fatto! Insomma, che razza di padre torturerebbe un figl..~
~VEDI? Lo stai facendo ancora!!~ singhiozzò
~Ma dopotutto avrei dovuto aspettarmelo! Sei un idiota Harry James Potter!! Un grandissimo idiota!~ gridò mentre calde e numerose lacrime, scendevano sul suo viso perfetto.
Harry lo guardò confuso.
~Dra..~ ma il biondo lo fermò.
~va fuori~
~no, non ti lascio~
~ho detto FUORI!~ gridò Draco e un quadro appeso al muro, si ruppe. Harry guardò prima il quadro, poi Draco.
~ti prego.. fammi restare! Starò zitto, non parlerò più~
~va via!!~ gridò ancora.
Harry negò con la testa.
Non l'avrebbe lasciato da solo. Così fragile e indifeso. Senza di lui, suo padre avrebbe potuto riprendere il comando sulla sua mente e questa era l'ultima cosa che voleva.
~vai via..a-altrimenti..~
~altrimenti cosa? Mi ucciderai? Mi lancerai una maledizione?~
Il corpo di Harry venne scaraventato sulla parete opposta al biondo. Harry si alzò dolorante. In viso aveva un'espressione meravigliata e sorpresa. Non si sarebbe mai immaginato una cosa del genere. Davvero Draco ci teneva così tanto a essere torturato ancora? Harry stava cercando di aiutarlo. Stava cercando un modo per farla pagare a quel farabutto. Non voleva vedere Draco di nuovo in infermeria. Ma questo, al biondo, sembrava non importare. Harry lo stava facendo per lui, maledizione!!
Non avrebbe messo mezzo piede fuori da quella stanza. Voleva scaraventarlo ancora in giro? Bene. Poteva farlo. Poteva fare ciò che voleva, ma Harry era serio quando pensava che non sarebbe uscito.
~fallo ancora..~ disse Harry sfidandolo con gli occhi. Draco lo guardò serio. Una lacrima scivolò sulla guancia. Poi Harry venne nuovamente scaraventato contro la parete. Si alzò. Aveva sbattuto un gomito ma poco gli importava.
~ancora~ e Draco lo fece. Harry si alzò tremolante. Faceva male.
~ancora ancora~ Draco negò con la testa.
~smettila Harry.. perché continui a farti del male?~
~continuerò all'infinito se devo. Continuerò finché la tua testolina platinata non avrà capito quanto io ti amo~
~perché Harry? Non puoi semplicemente lasciarmi?~ Harry zoppicò verso di lui.
~no che non posso. Io non vivo senza di te, non l'hai ancora capito vero? Quando capirai che il mio cuore batte solo ed esclusivamente per te? Quando arriverai alla conclusione che io per te morirei?~
Draco abbassò il viso e Harry non perse tempo ad alzarglielo. Con due dita sotto al mento, fece rincollare i loro occhi.
~ti prego, fammi restare. Se ti succedesse qualcosa.. io~ sentì la voce tremare.
~va bene. Puoi restare~ disse infine Draco. Harry si allontanò da lui e prese a danzare contento per la stanza. Il biondo sorrise.
~ma~  Harry si girò di scatto verso il platinato.
~per favore, fai l'amore con me~
Il corvino non rispose nemmeno. Si denudò dei boxer davanti al biondo, con così tanta concupiscenza e bramosia che nemmeno credeva di provare.
Draco, di fronte, lo guardava affamato, sentendo il suo membro diventare stretto nella sottile stoffa. Harry si avvicinò al letto, si sdraiò a pancia in su e spalancò le gambe regalando al biondo la bellavista della sua apertura contrarsi eccitata.
Draco deglutì.
~è un maiale, signor Potter~
~è tutta colpa tua e del tuo essere tremendamente conturbante e procace~
~non saprò mai dove hai imparato queste parolone vero?~ sorrise
Harry gli fece l'occhiolino. Draco si tolse i boxer e il suo membro eccitato sgusciò subito fuori. Vide Harry sbirciare da sopra le gambe.
Draco salì sul letto mentre si massaggiava delicatamente l'erezione. Poi lasciò la presa e si abbassò verso Harry , che prese a baciare con famelicitá e voracità. Harry poggiò le braccia al collo del biondo e lo spinse più verso di lui. Si baciavano avidi e con un desiderio smanioso di sentirsi uniti. Draco si staccò e accarezzò con un pollice il labbro inferiore del corvino, rosso per via del bacio. Guardò quelle labbra piene e semi aperte, respirare a fatica e si eccitò come un animale. Si alzò col busto e fece vagare le mani sul corpo abbronzato e muscoloso di Potter. Ammirò i pettorali contrarsi ad ogni carezza e si sentì fortunato di possedere un ragazzo così ben allenato. Si sentì speciale perché aveva una persona magnifica al suo fianco. Harry gli aveva ripetuto mille volte che lo amava e Draco non poteva che essere più felice. Anche lui lo amava, lo amava da morire. Non avrebbe mai smesso di farlo. Ormai c'era dentro, sarebbe stato difficile uscirne.
Leccò l'apertura di Harry e picchiettò il cerchio di muscoli con la lingua varie volte e quando sentì il grifondoro gemere estasiato, decise che era meglio andare avanti. Oppure sarebbe venuto in quel momento, soltanto sentendo i suoi lamenti di piacere.
Lo penetrò con una mossa decisa e non si meravigliò di non sentire Harry lamentarsi. Sapeva quanto gli piacessero le cose brusche e peccaminose.
Da quel momento, tutto fu stupendo e unico. Il suono dei loro corpi che si incontravano era musica per le loro orecchie. I gemiti, i respiri spezzati, gli ansiti e i sospiri. Tutto fu magico. Le unghie di Harry nella schiena di Draco. I baci sul collo, i succhiotti. Le lingue che si rincorrevano. Tutto era perfetto. Loro erano perfetti. Quella notte scoprirono di amarsi il doppio di quello che pensavano. Quella notte l'amore che provavano uno per l'altro, toccò le stelle. Persino la testata del letto che sbatteva in sincronia con i loro corpi era qualcosa di stupendo. Quella notte fu speciale. Lucius non ce l'avrebbe mai fatta a dividerli. Ne lui e ne nessun altro. Insieme erano forti, insieme erano loro, insieme formavano una tra le più belle magie. Insieme presentavano il significato perfetto di amore vero. Nonostante i litigi, nonostante le difficoltà, riuscivano sempre a fare pace, riuscivano sempre a uscirne, a risolvere tutto. Quella notte si sentirono a casa, si sentirono nel posto giusto. Finalmente quella notte compresero il valore effettivo dell'amore.

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