Capitolo 29

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Finite le vacanze di Pasqua, Ron e Ginny tornarono a scuola dove ad aspettarli, c'era un nuovo piano che come obbiettivo principale, aveva quello di parlare con Lucius Malfoy.

La preside aveva acconsentito, li aveva accompagnati ad Azkaban e con il permesso del Ministro, che aveva dato loro alcuni Auror per protezione, erano riusciti a parlare con Lucius. Anche se parlare era una parola grossa. Lui aveva riso per tutto il tempo. E quando gli avevano posto alcune domande, aveva assunto in viso un ghigno malefico e non aveva proferito nessuna parola.

Harry e i suoi amici erano tornati a scuola molto delusi. La McGranitt si era dispiaciuta per  loro e aveva promesso che avrebbe fatto di tutto per far tornare il vecchio Draco e scoprire cosa ci fosse sotto.
Il bambino sopravvissuto non riusciva più a sopportare le risate fredde e maligne che Draco gli regalava. Gli mancavano i suoi abbracci e i suoi baci. Gli mancava il vecchio Draco e avrebbe fatto di tutto per poterlo riavere indietro. Lucius non aveva detto niente. Bene. Avrebbe risolto tutto da solo.

Quella sera aveva preso di nascosto il libro sulla magia involontaria che Hermione teneva nascosto in quella sua borsa capiente come un aereo. Aveva detto loro di essere stanco, aveva saltato la cena e si era chiuso in camera con l'intento di trovare qualcosa di utile.

Dopo parecchie ore passate a leggere, ad aprire i ragazzi che erano venuti a dormire, rileggere, alzarsi per andare in bagno, leggere ancora e riposare qualche minuto, Harry si era steso sul letto in posizione fetale. Era stanco morto. Gli occhi gli facevano male e per un momento aveva provato invidia verso le persone cieche.
Morale della storia? La prossima volta che doveva leggere un libro intero spesso venti centimetri, avrebbe chiesto aiuto. D'altronde aveva sprecato ore preziose di sonno, visto che non aveva trovato niente. Aveva scoperto i nomi di alcuni maghi o streghe capaci di controllare la magia, come Silente, Grindelwald, Tom Riddle, alcuni vecchi di cui non si ricordava il nome e di molte, moltissime altre persone tra cui la sua famiglia, la famiglia di Draco e parecchie famiglie serpeverde e delle altre casate. Tutto inutile ovviamente. 
Il corvino si alzò dal letto sbuffando. Gli era venuta fame. Cosa avrebbe mangiato alle undici di sera? E dove avrebbe trovato da mangiare?
Forse nelle cucine c'era ancora qualcuno sveglio disposto a donargli qualche misero avanzo. Che pensiero da poraccio.
Indossò il suo mantello dell'invisibilità e uscì dalla sua sala comune. Aveva addosso un pantalone grigio della tuta e una t-shirt celeste. Vestiti semplici e comodi e assolutamente non adatti a gironzolare per il castello. Fortunatamente aveva il mantello con se.Camminò per i corridoi vuoti e bui con lo stomaco che brontolava peggio di un troll, oltrepassò la Sala Grande e, trovandola deserta, pregò Merlino, Morgana e Mordred che ci fosse ancora qualcuno sveglio nelle cucine.
Passò accanto ad uno dei bagni maschili e sbarrò gli occhi sentendo una voce a lui molto familiare, parlare singhiozzando. Lentamente abbassò la maniglia ed entrò. Davanti a lui, un Draco fradicio di lacrime, giaceva a terra cosi disinvolto da sembrare quasi morto.
Sembrava non aver notato la porta aprirsi e chiudersi.
~t-ti prego... non voglio~ sussurrava. Aveva il fiato corto. E le sue parole venivano accompagnate da singhiozzi e sussulti.
~perché io? Non voglio farlo~ disse alzando la voce di qualche grado. Harry lo vide asciugarsi il volto con il dorso della mano e lo sentì tirare su con il naso. Vederlo in quelle condizioni, lo uccideva. Sentiva le lacrime agli occhi.
~n-no no ti prego! N-Non farlo!~  urlò terrorizzato, alzando il viso di scatto. Harry non ebbe il tempo di capire, perché la stanza fu riempita da urla orribili e atroci, piene di dolore. Al moro vennero i brividi sentendole. Il corpo splendido di Draco fu invaso da scosse violente e spasmi.  Harry si tolse il mantello con un gesto fulmineo e corse senza nemmeno pensarci verso la figura tremante e urlante distesa sul pavimento. Prese il corpo di Draco tra le braccia. Non sapeva che fare per farlo stare bene. Lo strinse a se più forte che poteva mentre alcune lacrime uscivano dai suoi occhi smeraldo.
~H-Harry~ sussurrò Draco sentendo il dolore affievolirsi. Svenne pochi istanti dopo,tra le braccia del corvino.

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