Someone to you

Undicesimo capitolo

É passata una settimana dalla proposta di matrimonio. Questo significa che oggi è anche l'ultimo giorno di vacanza per Najwa. É ora di tornare a Madrid e di riprendere a lavorare.

Ha scritto un nuovo pezzo e non vede l'ora di andare a registrarlo. É molto fiera di come è venuto. É stato un lavoro impulsivo, scritto di getto la notte dopo la proposta di Alejandro. Non ha ancora un titolo, ma poco importa, non serve averne uno ora. Ci penserà una volta tornata a casa.

"Najwa!!", lo sente urlare dall'altra stanza.

"Sì?! Che c'è?"

"Il telefono. Sta squillando."

Najwa posa la pila di vestiti che ha appena tirato fuori dall'armadio per metterli in valigia e corre in salotto dove ha lasciato il suo Iphone.

Quando vede il nome sullo schermo rimane pietrificata.

É Maggie.

Per tutta la settimana ha cercato di non pensare a lei. L'ha evitata in ogni modo e ora ecco ancora una volta che il destino torna a regolare i suoi conti. Non c'è modo di scappare.

Potrebbe ignorare la chiamata, ma conosce bene Maggie e sa che continuerà a richiamarla finché non sarà costretta a rispondere. Sa essere davvero testarda a volte. É una cosa che le piace molto di lei. Forse perché in questo si somigliano molto.

Prende il telefono e schiaccia il tasto verde.

"Pronto?"

"Ciao, Najwa, sono Maggie.", le dice entusiasta.

"Lo so chi sei, Maggie. Ho il tuo numero in rubrica.", ridacchia.

Maggie rimane in silenzio per un attimo e Najwa teme che si sia offesa.

"Ehi, ci sei ancora?", le chiede.

"Sì, ci sono. Scusa mi ero distratta leggendo un messaggio. Comunque, volevo proporti una cosa."

"Che genere di cosa?"

"Ti andrebbe di venire a bere qualcosa con me uno di questi giorni? Itziar mi ha detto che domani torni a Madrid, è vero?"

Najwa non sa cosa rispondere. Un drink con Maggie non è solo una pessima idea, è la peggiore di tutte.

"Sì, è vero, torno domani. Ma non so se avrò tempo per uscire. Devo fare alcune cose al lavoro..."

Non la può vedere, ma sa che Maggie ha appena messo il broncio dall'altro capo della cornetta. Riesce ad immaginarsela perfettamente mentre sbuffa contrariata.

"Ok...però se dovessi cambiare idea chiamami ok? Devo ancora sdebitarmi per quello che hai fatto per me alla festa.", le dice.

"Non mi devi niente, Maggie. Non ti preoccupare."

Sta lottando contro sé stessa. Vorrebbe davvero dirle di sì, ma quale sarebbe il prezzo da pagare? Altre notti insonni e dubbi a non finire. Meglio evitare.

Però...beh in fondo è solo un drink, no? Staranno in un bar pieno di gente, berranno qualcosa. Insomma niente di che.

Maggie sta per riattaccare, ma lei la ferma.

"Maggie!?"

"Dimmi!"

"Sai che ti dico?! Mi servirebbe proprio un bel drink, sei libera dopodomani alle tre?"

Maggie esulta felice di aver ottenuto ciò che voleva.

"Liberissima. Dopodomani alle tre, non mancherò."
"Perfetto, a presto."

"A presto."

Chiude la telefonata e vede Ale entrare nella stanza.

"Chi era al telefono?", chiede incuriosito.

"Maggie...mi ha chiesto se possiamo vederci per un drink e le ho detto di sì. Ci vediamo dopodomani."

"Ah ma allora non ce l'hai più con lei?!"

"Che significa?! Io non ce l'ho mai avuta con Maggie. Si può sapere di che parli?", gli dice con una punta di irritazione nella voce.

"Beh, durante il viaggio per venire qui hai fatto una mezza scenata per la vostra stupida foto che ho appeso in camera...credevo aveste litigato."

Najwa riflette un attimo su cosa dire.

"Non abbiamo litigato. Avevi ragione tu, era solo un po' di stress. Le riprese di El Oasis mi hanno distrutta, ma ora va meglio."

Ale la guarda perplesso. Non le crede fino in fondo.

"Dico sul serio...sto bene!! Ora smettila di guardarmi con quella faccia e aiutami a finire di preparare le valige!"

"Sissignora. Ai suoi ordini!", la prende in giro fingendo di fare un saluto militare.

Najwa scuote la testa cercando di fare la seria, ma le viene da ridere.

"Dai, vai!! Teo è stato più bravo di te. Ha già piegato tutti i vestiti."

Ale le dà un bacio per zittirla.
"Va bene, va bene. Me ne vado...", le dice alzando le mani in segno di resa.

Lo vede salire le scale a due alla volta e sorride tra sé e sé. Quanto vorrebbe poterlo amare come merita. Un po' si odia per questo, ma non può farci nulla. Spera solo che il tempo aggiusti le cose.

Guarda un'ultima volta lo schermo del telefono dov'è segnata l'ultima chiamata ricevuta. Rivedrà Maggie tra due giorni. Due giorni soltanto la separano da lei.