Alternativo. Parte 1

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30/01/2019

Billie's POV

9:45

Stavo aspettando Lorainne fuori dal bar, seduta con Scott, l'altra mia guardia del corpo, sul muretto.
Il ragazzo stava fumando la seconda sigaretta della mattinata, mentre io cercavo di capire da che parte poteva arrivare lei.
Son soddisfatta del mio abbigliamento che avevo deciso ieri sera, non avevo voglia, oggi, di essere interrotta dai miei fans durante un appuntamento, se così possiamo chiamarlo, di conoscenza.
Avevo optato per una felpa larga nera, di mio padre, con il cappuccio tirato su da coprire tutti i capelli e gli occhiali neri.

La prima volta che vidi Lorainne è stato lunedì, mia madre già me ne aveva parlato giorni prima.
Una ragazza seria, fin troppo devo dire, sembrava quasi scocciata dal conoscermi.
L'unica sulla faccia della terra che non vuole aver nulla a che fare con me.
Appena entrata nella stanza pensai subito che fosse la segretaria del capo.
Come può una ragazza alta all'incirca 1.70, con una corporatura normale, quindi neanche tanto muscoloso o comunque imponente, far da guardia del corpo?
Si vedrà, per il momento questa situazione mi divertiva.

Mi giro verso Scott e lo vidi spaventarsi, di conseguenza mi spaventai anche io, "ma sei fuori di testa Scott?", dissi ridendo tantissimo.
"vaffanculo Eilish. Non girarti mai più così di scatto, cristo!", sbuffó lanciando la sigaretta a terra.
Questo ragazzo mi divertiva sempre, con lui le risate sono assicurate.
Mi ripresi a fatica, avevo persino mal di stomaco dal ridere.
"Scott, ascolta, cosa ne pensi della nuova arrivata?", lui si girò verso di me, guardandomi da sotto gli occhiali da sole.
"penso che sia là e che ti stia cercando", disse indicando alla mia destra.
Guarda verso quella direzione e abbassai un po' gli occhiali per vederci meglio.
È lei.
Si stava guardando intorno, con una faccia mista a stanchezza e nervoso.
Ma devo sopportarmi una come lei?
"non è male eh", esclamò a bassa voce il ragazzo vicino a me, guardando le curve accentuate dal vestito morbido, semplice e nero di Lorainne.
"smettila, le relazioni son vietate sul posto di lavoro, ricordati", dissi, dandogli un colpetto sul ginocchio.
Mi divertiva guardarla, finché la vidi portarsi il telefono all'orecchio, sotto ai suoi capelli castani.
Mi alzai e mi diressi verso di lei, con Scott dietro di me.

"Ehi, Lo".
Nessuna risposta.
Come fa a non sentirmi? Ero praticamente dietro di lei.
'No, David. Sono al bar giusto! È lei in ritardo! Per questo non volevo badare ad una ragazzina di 17 anni!'.
Rimasi spiazzata da quelle parole.
Non mi conosceva e dava già giudizi.
Si okey, i miei video in rete non sono dei migliori, ma mai giudicare un libro dalla copertina, o no?
La vidi girarsi verso la mia direzione, guardando per terra con la mano sulla fronte, segno che era in ansia.
Presto molta attenzione ai dettagli.
Si fermò di fronte a me, rimanendo bloccata e in silenzio quando vide le mie scarpe nere a pochi centimetri dalle sue bianche.
Alzò lo sguardo, i suoi occhi color nocciola fissarono i miei dietro gli occhiali da sole, rimanendo ferma in quella posizione, e diventò pallida in faccia.
'David, devo andare... È qui.. Ciao'.
Spense la chiamata e incroció le braccia al petto.
"Salutarmi ci voleva tanto?", disse duramente.
"Fino a prova contraria ti ho salutato, ma eri troppo presa a sparare giudizi su una certa ragazzina di 17 anni", risi a quella frase, sentivo quanto fosse in imbarazzo, poverina.
Stava per controbattere quando Scott ci fermò, "stiamo attirando troppo l'attenzione ragazze, ci conviene entrare e farci mettere nella solita parte di bar dove non possono vederci.".
Io annuì e feci segno con la testa, a Lorainne, di seguirmi.

Lorainne's POV

Li seguì dentro al bar mentre mi stavo riprendendo dalla terribile figura di merda che avevo appena fatto.
Non l'avevo riconosciuta, così minuta e piccola, tutta vestita di nero e con gli occhiali da sole.
Chissà da quanto era lì.
Vabbè, non è che mi importa questo.. l'importante è fare il mio lavoro e non relazionarmi troppo.
Un signore, il padrone del bar, ci salutò e ci fece segno verso una porta di vetro opacizzato lungo il corridoio.
Dovevano essere clienti quotidiani per aver tutta questa confidenza.
Entrammo in una stanza magnifica, color panna, con dei divanetti color crema intorno ad un tavolino basso, in legno bianco, sui muri erano appesi dei quadri in arte moderna e, sparsi senza un ordine preciso, dei piccoli vasetti con delle piantine dentro.
"oh oh, il mio divano", urlò Billie saltando sopra ad un divanetto, uguale a tutti gli altri, nell'angolo.
"Deve per forza aver qualcosa di suo.. Anche una foglia", disse Scott rivolgendosi a me, probabilmente ha visto la mia faccia sconcertata nel vedere quella scena, mentre mi sedevo sul primo divano posto di fronte ai due, che si prendevano in giro.
Non sapevo che fare oltre a guardarli e sentire le cose più stupide uscire dalle loro bocche.
Finalmente la porta si aprí ed entrò un ragazzo, anch'esso amico di Billie dato come si erano salutati, a portarci la nostra colazione.
Una volta uscito presi la spremuta e due biscotti al cioccolato.
Mi sentivo osservata.
Alzai lo sguardo e vidi Billie che mi guardava divertita, mentre il ragazzo, accanto a lei, guardava il telefono.
"dimmi", dissi guardandola scocciata.
Mi dispiaceva un po' comportarmi così, ma era più forte di me.
I ragazzi di questa età proprio non li sopporto.
"ma perché sei sempre così scortese?".
Caló il silenzio.
Billie, dopo questa sua uscita, stava mangiando la sua colazione vegana, mentre mi fissava.
"Bene... Io esco, vado a fare una chiamata", disse il ragazzo, alzandosi e uscendo.
Forse non sopportava tutta questa tensione.
Mi girai a guardarla, una volta rimaste sole, "come scusa?".
Lei si alzò e si mise a sedere sulla poltrona vicino alla mia, non togliendomi il suo sguardo da addosso.
"Beh, sei sempre così scortese con me.. Che ti ho fatto?".
Mi aveva colto alla sprovvista questa domanda.
Cosa mi aveva fatto? Beh, praticamente niente.
Non risposi e guardai dritta davanti a me.
La sentí ridere mentre si alzava per ritornare sulla sua poltrona.
"oggi ti va di fare la spesa con me? Per mia madre. Stasera vuole prepararti una cosa buonissima.", chiese lei, prendendo il telefono.
Odio quando la gente prende il telefono in mano mentre si parla, non ti presta la giusta attenzione.
"va bene, ma non c'è bisogno che tua madre si scomodi".
Lei bloccò il telefono e mi guardó sorpresa, con quei suoi occhi color ghiaccio.
"Finalmente un gesto di gentilezza? Comunque tranquilla, non è un fastidio per lei.".
L'unica persona che sa ascoltare con un telefono in mano? Mh, strano.
Fatto sta che la battuta era di pessimo gusto.
"So essere gentile anche io.", dissi con freddezza.
Forse dovevo finirla di far così, non era corretto, lei in fondo non mi ha fatto nulla.
Mi svegliò dai miei pensieri Scott, che entrò in stanza, "bene ragazze, dobbiamo andare che hai uno shooting fotografico e un meet con 10 fans oggi.".
Billie si alzò, "eh, la vita di una classica ragazzina immatura di 17 anni".
"e ancora lo penso, Eilish", dissi infastidita, seguendoli in una loro comune giornata.

21:30

'sono esausta, oggi ho dovuto fare troppe cose Claire! Questa ragazza è pazza! Mi ricorda Harry, solo con più energia e meno divertimento, è seria dai.', esclamai a bassa voce, al telefono con Claire, che rideva ad ogni cosa che dicevo.
Ero seduta sul bordo della vasca, con addosso il pigiama e i capelli ancora bagnati.
È stata una giornata folle, dove stavo iniziando a rivalutare la maturità di questa ragazzina.
In fondo dimostrava una certa serietà, in confronto ai suoi coetanei.
Subito aver finito il meet, Scott ci salutò, e noi andammo a fare la spesa per la stupenda e buonissima cena vegana di Maggie.
Mille domande sulla mia esperienza lavorativa durante i concerti, per fortuna erano più le risate che ci siamo fatti, che altro.
E ora mi trovo qui, in bagno in casa O'Connell, al telefono con Claire.
'Dai amore, domani sarà tutto finito! Dove dormirai?', ahia... Brutta domanda.
'Dormo con Billie.. Non hanno un'altra stanza e il divano è praticamente del cane', sentì silenzio dall'altra parte.
Già immaginavo, la gelosia di Claire era un qualcosa che non sopportavo.

"Loo, devo pisciareee!".
Billie mi salvò, a suo modo, da quell'imbarazzante momento.
'Claire, devo andare, scusami. Un bacio amore, ti amo, buonanotte'.
'va bene, amore. Buonanotte'.
Chiusi la chiamata.
Utilizzai quel momento per staccare, so che non era corretto, ma di certo non sto in chiamata in silenzio.
Dovevo parlarle assolutamente a Claire di tutte queste cose che non vanno.

Mi alzai dalla vasca e presi tutte le mie cose, aprì la porta e vidi Billie in mutande con una maglia larghissima blu e rossa.
Claire mi avrebbe ucciso.
"succede qualcosa Lo?", disse lei, legandosi i capelli azzurri in una coda alta disordinata.
"lascia stare, vado in camera".
"va bene, io arrivo", disse lei, facendo spallucce per poi chiudersi in bagno.
Non avrebbe capito, troppo giovane.
Tutte le stanze erano chiuse.
In quella di Finneas sentí della musica, mentre in quella dei genitori la tv.
Arrivata in stanza, mi misi sul lato sinistro del letto e guardai il soffitto tutto rosso, come il resto della camera.
Chi l'avrebbe mai detto?

Ciao ragazzi! Grazie mille per le visual, i commenti e i voti!
Se avete consigli per questa povera ragazza dislessica, son ben accetti AHAHAHAH
A parte gli scherzi
Grazie mille davvero di cuore.
Spero vi stia piacendo la storia!
Questo capitolo l'ho voluto fare più lungo del solito e sarà diviso in 3 parti.
Il prossimo capitolo descriverà la notte delle due ragazze!
Un bacio, al prossimo capitolo!

Tutto ciò che voglio. °Billie Eilish°Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora