"I'll bring you back my love"

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Bellamy singhiozzava piegato sulle ginocchia, Murphy abbracciava Emori, Miller e Echo guardavano Raven cercare disperatamente un modo per liberare Clarke. Non potevano estrarre il cip non sapevano quali danni avrebbe provocato.
"Forse un modo c'è, ma dobbiamo portarla da Gabriel, presto"
Bellamy alzò lo sguardo, aveva preso un po' di colore, forse potevano salvarla.
"Andiamo allora" disse e senza pensare un attimo si avvicinò al corpo di Clarke, che avevano liberato e steso sul pavimento, e la prese in braccio. Murphy e Miller presero Russel per portarlo ai figli di Gabriel così da convincere Gabriel ad aiutarli anche se pensavano li avrebbe aiutati ugualmente. Il viaggio durò un po' e ogni tanto erano costretti a fermarsi a causa delle "crisi" di Clarke, iniziava a tremare e a piangere, talvolta urlava, ma non si sbagliava mai. Il pensiero di lei che riviveva tutto quel dolore terrorizzava Bellamy, cosa avrebbe dovuto affrontare una volta liberata? Arrivarono a Sanctum. Alla vista del corpo di Russel, i fedeli (ritornati a Sanctum dopo aver eseguito gli ordini del loro capo) caddero sulle ginocchia in lacrime, i figli di Gabriel gioirono e si abbracciarono fra loro, il Wonkru lo guardava stupito. Jackson corse da Miller vedendolo e disse:
"Cosa succede a Clarke?"
"Abbiamo bisogno di Gabriel" rispose Raven togliendo le parole a Miller.
Gabriel si fece subito spazio tra la folla.
"Cosa succede?" Guardando Bellamy scoprire il collo di Clarke continuò "andiamo in laboratorio ora".
Una volta spiegata la situazione Gabriel disse che aveva bisogno delle sue attrezzature per studiare un modo per salvarla. Tutti si diedero un compito per liberarla il prima possibile.
Bellamy non riuscendo a separarsi da lei, rimase in laboratorio. Appena la stanza fu vuota, gli afferrò la mano e si sedette al suo fianco.
"Non so se puoi sentirmi...lo spero tanto. Ho bisogno di te Clarke, devi essere forte ti prego. La mia vita non ha alcun senso senza di te, non posso perderti ancora ti prego torna da me. Non so cosa stai vedendo in questo momento, ma nulla di tutto quello è colpa tua, non sentirti in colpa. E se stai vedendo me sappi che sono vivo che sono qui e che ti aspetto. Ti amo Clarke". Le lacrime percorrevano veloci il suo viso, sperava con tutto se stesso che lei lo avesse sentito.

MENTE DI CLARKE

Sono ancora una volta sulla terra, sono giorni che le persone che amo continuavamo a morire, tutti uno dopo l'altro, per colpa mia. L'ultima cosa che go visto è stata la mia mano trafiggere il cuore di Bellamy, lui che mi chiede perché e io che grido con tutta la forza che ho. Tutto questo mi sta uccidendo.
Sono nel bosco la testa fra le mani, tutto il corpo mi fa male, ho pianto talmente tento che alcune volte i miei occhi sanguinano non so nemmeno se sia normale, non dormo da tantissimo. Ho così tanta paura di non rivedere più nessuno, so che Bellamy sta bene eppure vederlo morire ogni volta uccide me.
Ho provato ad uccidermi più e più volte ma ogni volta riapro gli occhi e sono ancora qui. Sto impazzendo. Ma qualcosa mi distrae dai miei pensieri. Sento uno strano calore alla mano e ad un tratto le mie orecchie vengono riempite dal suono che più amo al mondo, la sua voce. La voce di Bellamy. È diversa da come la sento di solito sembra così distante.
"Non so se puoi sentirmi...lo spero tanto. Ho bisogno di te Clarke, devi essere forte ti prego. La mia vita non ha alcun senso senza di te, non posso perderti ancora ti prego torna da me. Non so cosa stai vedendo in questo momento, ma nulla di tutto quello è colpa tua, non sentirti in colpa. E se stai vedendo me sappi che sono vivo che sono qui e che ti aspetto. Ti amo Clarke". Le lacrime mi riempiono gli occhi, devo uscire da qui. Devo correre da lui. Iniziò ad urlare, con tutta la mia forza. A prendere a pugni gli alberi.
"Bellamy!!! Sono qui!! Ti prego tirami fuori, non resisterò ancora..." 
Voglio arrendermi ma non posso, se sento la sua voce significa che non sono più da Russel, che forse c'è ancora speranza...ma devono fare in fretta ogni minuto la voragine nel mio petto cresce e il dolore aumenta.

SANCTUM
Mentre stringo la mano di Clarke la sento agitarsi, penso che sia un'altra crisi e invece no. Dai suoi occhi cola del sangue. La paura mi assale, che succede? Cerco di chiamarla ma non cambia nulla. Non so cosa fare, non so come aiutarla, come salvarla. Sono inutile.
Il sangue ha smesso di scorrere, le pulisco il viso e mi siedo nuovamente al suo fianco. Non ho intenzione di lasciarla anche se lei non può sentirmi io ci sarò. Ad un tratto la porta si apre, Gabriel e gli altri entrano.
"Bellamy c'è un modo per salvarla, ma dovrai essere tu a farlo, se vuoi"
"Certo che voglio ditemi cosa fare e lo farò, tutto per lei"
"Servirebbe un familiare ma siccome non ha nessuno la scelta più plausibile sei tu, perché il vostro legame è molto forte. Dovrai collegarti alla mente di Clarke e trovarla. Girerai fra i suoi ricordi e dovrai riportarla indietro, quando la vedrai saprai come fare"
"D'accordo" non aveva paura di farlo, ma paura di vedere cosa c'era nella mente di Clarke, vederla soffrire era da sempre la cosa che gli faceva più male.
"Dovrai capire qual è la vera clarke e quale invece è solo un ricordo, per questo serve un forte legame come il vostro sei l'unico che potrà capire chi è lei"
Bellamy si voltò a guardarla.
"Ti riporterò indietro amore mio".

~𝘼𝙡𝙬𝙖𝙮𝙨 𝙗𝙮 𝙮𝙤𝙪𝙧 𝙨𝙞𝙙𝙚~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora